Così non è accaduto. Alessandra Casella è stata dimenticata. Nessuno si è ricordata di lei e della sua Lilli Gruber per il ritorno del programma al femminile che, nell’edizione all’esordio giovedì 8 novembre, ha aggiunto al primitivo titolo La tv delle Ragazze, la dicitura gli Stati generali 1988-2018.
Dopo aver espresso il suo rammarico su Twitter ed aver ricevuto in cambio la solidarietà della Rete, l’artista, impegnata oggi nel settore dell’editoria e della letteratura, ha rilasciato a maridacaterini.it la seguente intervista in cui, tra l’altro, si dice estremamente orgogliosa di aver fatto parte di un gruppo televisivo al femminile così importante.
Ha capito il motivo per il quale non è stata invitata nella réunion?
Assolutamente no. Ho provato un grande dolore e lo confesso senza polemiche, sono stata davvero molto male. Mi sono chiesta: perchè io no? Sono colpevole di qualche atto o comportamento fatto inconsapevolmente che potrebbe aver urtato le mie ex colleghe? Dopo una lunga analisi non ho trovato nulla di cui possa pentirmi. Ma se davvero ci fosse qualche mia mancanza vorrei saperlo per difendermi ed eventualmente chiedere scusa. Insomma il modo con cui sono stata trattata “ancor m’offende”.
Ha cercato di parlare con qualcuno per chiedere spiegazioni?
Dopo il mio rammarico su Twitter, nessuno mi ha risposto. Ho scritto anche a Stefano Coletta direttore di Rai3 senza alcun esito. Non ho ritenuto opportuno chiamare le poche colleghe di cui ancora conservo i riferimenti telefonici per non metterle in imbarazzo. Premesso che ammiro alla follia questo gruppo di artiste di cui ho fatto parte, senza rancore alcuno, ma solo per amore di verità, vorrei conoscere il motivo della mia esclusione.
Ha visto la prima puntata?
Certo ed ho apprezzato il ruggito della vecchia generazione della Tv delle Ragazze, la forza di un team che continua ad esprimere il meglio della professionalità al femminile. Sono profondamente orgogliosa di averne fatto parte. La partecipazione al programma di 30 anni fa ha rappresentato per me un momento epocale. Io ero solo una normale attrice di teatro che ha avuto una enorme opportunità di farsi conoscere. Sarò grata per sempre a Serena Dandini a Linda Brunetta e Valentina Amurri.
Quale aspetto ha apprezzato di più nella prima puntata?
L’impostazione data al programma: non solo comicità ma anche tanto spazio alle donne che lottano per raggiungere obiettivi di grandissima rilevanza sociale. Non posso che formulare i miei complimenti a tutti.
Anche l’informazione, però, non ha evidenziato la sua assenza...
Credo che per tutti fosse scontata la mia presenza. Infatti alcuni settimanali che hanno intervistato Serena Dandini, hanno pubblicato anche immagini della mia interpretazione della Gruber. Adesso che è venuta fuori questa dimenticanza, desidero soltanto conoscerne le motivazioni.
Quali sono state le reazioni di Twitter al suo appello?
Ho avuto una enorme solidarietà che mi ha commosso. Vorrei ringraziare tutti per la partecipazione che davvero non mi aspettavo.
Nella prima puntata sono stati inseriti due frammenti della sua Gruber di 30 anni fa...
Ho visto. Non hanno potuto farne a meno. Ma rivedere tutte le mie ex colleghe così brave e convincenti e constatare che sono stata esclusa, mi ha amareggiato ancor di più. All’indomani, però, mi sono detta che, nella vita, le priorità sono altre.
Quale sarebbe stato il suo contributo se fosse stata invitata?
Per me già essere con loro sarebbe stato un regalo. Avrei parlato di come ci si evolve in 30 anni, della società in trasformazione. Ma certo non avrei riproposto imitazioni.
Lei ha cambiato settore professionale. Di che si occupa attualmente?
Lavoro nel settore dell’editoria, della letteratura in particolare. Ho in cantiere alcuni progetti di grande importanza. E soprattutto sono madre di una ragazza di 17 anni che riempie di orgoglio la mia esistenza.