Al centro del sequel c’è la lotta incontrastata tra i clan camorristici per assicurarsi il controllo del territorio. In particolare a lottare senza esclusione di colpi sono Ciro Di Marzio (Marco D’Amore), Salvatore Conte (Marco Palvetti) e i due Savastano: il padre Pietro (Fortunato Cellino) contro il figlio Jenny (Salvatore Esposito). Dunque la famiglia Savastano si è sdoppiata: da una parte il padre Pietro che dopo la morte della moglie donna Imma è diventato un uomo diverso: aveva raggiunto il massimo del potere e della ricchezza ed ora ha perso il controllo sia politico sia sul territorio. Infine non riesce a controllare neppure la sua emotività. Contro di lui si è schierato furiosamente il figlio Jenny che contende al padre il dominio del territorio. Jenny non è più il ragazzo che abbiamo visto nella prima serie, obeso ma con qualche tratto di umanità. {module Pubblicità dentro articolo}
I telespettatori adesso lo vedranno ammazzare senza battere ciglio, il cameriere di un locale soltanto perché aveva osato ricordargli il suo passato di uomo grasso. Il padre don Pietro si ritiene il più umano in un mondo disumano e tra i due comincia una lotta spietata che fa leva anche sulla solitudine in cui si trovano entrambi. Jenny infatti non si fida di nessuno e ce l’ha a morte con il padre che per portare avanti la sua evasione dal carcere non ha guardato in faccia nessuno, neppure il figlio. Ma Jenny sarà fortificato dai suoi errori e lo vedremo nel ruolo di un boss più forte e più machiavellico. Anche Pietro è solo e non si fida di nessuno.
Intanto nella serie entrano due nuovi personaggi femminili. Dopo l’uscita di scena di donna Imma (Maria Pia Calzone), come abbiamo visto nella prima stagione, ci sono due nuove figure femminili nella saga di Gomorra. Sono Scianel (Cristina Donaddio) e di Patrizia (Cristiana Dell’Anna).
Annalisa detta Scianel ha preso il posto del fratello Zecchinetta (Massimiliano Rossi), boss di quartiere ucciso nella serie precedente dagli scagnozzi di Jenny. La donna dovrà gestire lo spaccio di droga e lo farà con grande furbizia votata soprattutto alla conquista del potere. Infatti si dimostra subito senza scrupoli e spietata. Dal carattere impenetrabile e misterioso, è sempre molto razionale, non si abbandona mai ai sentimenti, però ama il gioco d’azzardo, ubriacarsi e fumare. È una vera e propria matrona del male.
Patrizia invece, lavora come capo commessa in un importante negozio di moda frequentato da tutte le donne bene della città di Secondigliano. Il suo impiego è una copertura. Infatti la donna è lì soprattutto per sapere tutto quanto succede in città e nei dintorni per riportarlo allo zio Malamò, luogotenente e fedelissimo di Pietro Savastano.