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Maurizio Crozza stasera vuole mettere in evidenza le meraviglie concrete della nostra Penisola. E lo fa snocciolando dei numeri, che dimostrano come il patrimonio agroalimentare italiano sia inestimabile.
Eppure, con il trattato TTIP tra Unione Europea e Usa, che tra le altre conseguenze favorirebbe una maggiore circolazione di merci a livello internazionale, il rischio sarebbe che questo primato possa essere offuscato da prodotti alterati o geneticamente modificati, che secondo il comico spesso provengono da Oltreoceano.
Il trattato summenzionato “allargherebbe” i poteri delle multinazionali. È l’occasione per presentare ancora una volta la sua parodia di Tim Cook con la fantomatica Inc. Cool 8, l’azienda pronta a fare fregature ai potenziali clienti. La prima è il Chianti fatto in California: i consumatori finali dovranno preparare loro stessi il vino, attraverso un apposito e assurdo kit.
Sorprese tra il pubblico. Questa sera ci sono anche Sergio Marchionne e Raffaella Carrà, che Crozza definisce: “la regina del tuca tuca” e “il re del panda panda”. Il comico stuzzica il manager dell’FCA, che ha presentato la nuova Alfa Giulia a Renzi e Mattarella. “Come stavate in macchina? Renzi era seduto dietro a mangiare il gelato?”
L’ironia di Crozza si sviluppa proprio a partire da questo evento. “Cosa mi ha colpito di più? Le bocchette d’aria, adesso sono vere. Prima erano finte, c’erano solo degli adesivi!”, afferma travestito da Marchionne. Il suo obiettivo è fare una satira intelligente sui prodotti di casa Fiat, sminuendone la qualità, come fa anche a proposito dell’accordo del gruppo automobilistico con Google per la creazione dell’ auto che si guida da sola.
E su Vettel, pilota della Ferrari: “Le sembra un pilota? Lo mettiamo lì per gli sponsor sul casco, altrimenti vinceremmo sempre!”
Maurizio Crozza ripropone la sua caricatura del mondo dei talk show, con il suo personale “Dimartedì”, con lui nei panni di Giovanni Floris. Come ogni volta, il comico genovese è contemporaneamente anche Pagnoncelli, Luttwak, Cacciari, Freccero, tra strampalati sondaggi, strambe opinioni e un parterre di ospiti poco credibili, così come gli argomenti che dice di voler trattare.
Sarcasticamente, Crozza dice di voler diventare renziano. “Allora parlo male dei Cinque Stelle!” Secondo lui chi sta godendo in questo periodo delle “disgrazie” grilline è il governatore campano Vincenzo De Luca. E parte l’imitazione.
Stasera dice di aver portato in Campania il rame, il concetto di risposta e di 8000 metri. “La sanità campana diventerà la prima al mondo! Le lastre le farà Oliviero Toscani, i punti di sutura li metterà lo stilista Roberto Cavalli”. Stasera Crozza gioca molto su una frase detta dallo stesso De Luca: “Basta, la ricreazione è finita!”. La ripete a proposito di qualsiasi cosa che a suo giudizio non funziona o non va per il verso giusto.
Il numero si conferma uno dei migliori dello showman, per originalità nei testi e per la carica comica che esplode nel finale.
In questa seconda parte di stagione, uno dei personaggi più spesso proposti è Germi Di Soia, il cuoco vegano. Non può mancare nemmeno in questo appuntamento finale. Per lui oggi è la giornata mondiale in ricordo delle vittime del frappè, come ad esempio la frutta.
La ricetta di questa sera è a base di pesce: tra gli ingredienti c’è una zucchina, che addirittura sottopone ad una seduta di psicanalisi. Il suo credo alimentare vacilla fino a crollare, mangiando una frittura di pesce che s’illude di voler spacciare per fritto misto vegano-crudista.
Ringraziamenti per autori, corpo di ballo, tecnici da parte del comico, che chiude quest’edizione del suo show. Il programma tornerà ad ottobre.