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Giorgio Montanini dunque, occuperà la seconda serata domenicale fino alla conclusione del mese di luglio.
Ancora una volta, sarà un one man show giocato tutto sulla presenza di Montanini, che imprime al programma il proprio stile. Naturalmente, all’interno di ogni puntata ci saranno anche contributi esterni e segmenti filmati, secondo una tradizione inaugurata dal comico già nel primo ciclo del programma.
Giorgio Montanini riprende il suo posto nel palinsesto di Rai 3 con un mese di ritardo rispetto al 2015, e dopo la conclusione di Report, che pure rappresenta un traino non indifferente anche per Gazebo, il nuovo ciclo di Nemico Pubblico-Live potrà contare esclusivamente sulla forza del proprio valore comico. L’impegno di Montanini quest’anno è perciò ancor più arduo, soprattutto perché dovrà riuscire ad intercettare il pubblico in piena estate.
C’è molta attesa per questa terza edizione di Nemico Pubblico-Live, dato che è trascorso un anno da quando abbiamo visto il comico sul piccolo schermo. Nel frattempo, il paese e la società sono cambiati.
Il format avrà delle novità, ma senza stravolgimenti. Ci saranno quindi le candid camera, realizzate secondo la natura dissacrante del protagonista, e una serie di monologhi che, oltre a far ridere, suscitano delle riflessioni. Di settimana in settimana, un tema diverso costituirà il filo conduttore della serata.
Nemico Pubblico-Live ha debuttato su Rai 3 nella primavera del 2014, in particolare la data della prima puntata è stata martedì 6 maggio. Ma si trattava di sole sei puntate di circa mezz’ora, che andavano in onda a partire dalle 23.30. È stata poi mantenuta la stessa collocazione oraria, ma quella settimanale è cambiata, spostandosi alla domenica sera.
Ovviamente anche in questa edizione ci aspettiamo provocazioni molto forti da parte di un autore che ha sempre affrontato la satira da un punto di vista non banale. A Montanini e al suo gruppo autorale si deve di essere riusciti a portare in tv, su una rete generalista, la stand up comedy, ovvero la comicità di stile anglosassone solitamente definita come politicamente scorretta, perché basata sulla totale di libertà di espressione, senza filtri né ipocrisie.
Ed è proprio nel ruolo di stand up comedian che i telespettatori italiani hanno visto Montanini anche nell’autunno 2014, alla copertina di Ballarò per due puntate consecutive. Con lui si chiuse definitivamente lo spazio comico che il talk show politico dedicava tradizionalmente a Maurizio Crozza, passato in quella stagione televisiva a La7 insieme a Giovanni Floris.