La trasmissione è entrata per la seconda volta nel Guiness World Records come il programma di più lunga durata di tutti i tempi condotta sempre dallo stesso presentatore.
Per festeggiare il primato mondiale, la Rai ha ripercorso in quattro ore, il lungo viaggio di Sereno Variabile e i quarant’anni di conduzione di Osvaldo Bevilacqua.
Per l’occasione il giornalista si è recato presso il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA), con sede a Pratica di Mare (Rm). E’ stato un modo di ripartire dalla prima puntata, quando il famoso meteorologo Edmondo Bernacca intervenne nella puntata quasi a tenere battesimo il programma.
Abbiamo incontrato Osvaldo Bevilaqua durante la conferenza stampa di Sereno Varibile – 40 insieme, dove ha ricevuto il certificato ufficiale del Guiness World Records.
Di seguito l’intervista rilasciata dal conduttore al nostro sito maridacaterini.it
Si aspettava di entrare per ben due volte nel Guiness World Records?
“Assolutamente no. Quando nel 1978 iniziai Sereno Variabile, avevo 37 anni e venivo dalla Radio. All’epoca non avrei mai immaginato di condurre un programma in Televisione. Figuriamoci di avere così tanto successo.”
Come erano strutturate le prime edizioni del programma?
“Le puntate si svolgevano solo in studio ed ero affiancato da Enrica Bonaccorti. Ricordo che avevamo solo qualche collegamento. Due o tre anni dopo decidemmo di realizzare le esterne. Per circa 15 anni ci siamo occupati di paradisi come le Seychells e i Caraibi. In seguito abbiamo deciso di dedicarci esclusivamente al nostro Paese.”
In questi 40 anni qual è il primo ricordo che le viene in mente?
“Sicuramente l’incontro con Papa Giovanni Paolo II. Accompagnai in Vaticano un medagliere delle Olimpiadi. Il Papa parlava pochissimo l’italiano e ricorderò per sempre il suo abbraccio e la mano che mi posò sulla spalla. E’ stato un momento particolarmente emozionante. Recentemente, mentre mi trovavo a Lampedusa, ho incontrato Papa Francesco. Non mi fecero indossare il microfono perché c ‘erano 130 giornalisti da tutto il mondo e gli organizzatori ci avevano concesso solo la possibilità di stringere la mano al Santo Padre. Mi ha confessato di aver scoperto la Necropoli e tutto ciò che non si conosce all’ interno del Vaticano grazie a Sereno Variabile che la sera prima aveva realizzato uno speciale e lui è voluto scendere e vedere tutte quelle meraviglie. E’ stata una grande soddisfazione indicare al padrone di casa un patrimonio artistico che ancora non conosceva.”
Il Presidente della Rai, Marcello Foa, lo ha soprannominato un “James Bond Viaggiatore”. Tra i tanti incontri che ha avuto, l’abbiamo vista anche con l’attore Sylvester Stallone…
“Sylvester Stallone è stato una scoperta. Da un uomo che nella vita fa tutt’ altro non mi aspettavo che conoscesse la storia del Rinascimento e dell’arte italiana. Mi raccontava i grandi artisti italiani, come Leonardo Da Vinci, Michelangelo… E’ stata una piacevole sorpresa.”
Come è cambiato il viaggio dal 1978 ad oggi?
“Gli Italiani sono cresciuti grazie anche a Sereno Variabile ma soprattutto grazie ai Media e alla carta stampata. Quest’ultima ha realizzato per prima pagine speciali dedicate al territorio e al viaggio. La stampa e i Media hanno avuto un ruolo straordinario e anche Sereno Variabile ha fatto la sua parte.”
Il titolo, Sereno Variabile, come l’ha scelto?
“Massimo Fichera, che è stato un grande uomo della Tv, ha voluto insieme a Benigni e ad Arbore, una trasmissione di Servizio Pubblico che parlasse del Territorio e io gli presentai il progetto. Lui l’ approvò subito perchè l’idea lo aveva conquistato. Gli domandai : “Chi lo presenterà?”e Fichera rispose che sarei stato io a condurlo. Io, stupito, risposi : “Con questa faccia?” e lui annuì. Ed è stato un successo, per fortuna (Ride).”
Con un lavoro che lo porta sempre in giro, si è mai sentito invidiato?
“Si ma nulla di eclatante. Le persone gelose e invidiose non mancano mai però non ho mai dato loro molto peso. Anzi per cercare sempre di migliorare ho ascoltato i suggerimenti della gente comune e dei giornalisti. Aldo Grasso,ad esempio, una volta scrisse sull’imponente presenza di Assessori e Sindaci in Tv. Così decisi di limitarli in trasmissione. In passato ci accusava sull’ Espresso di non comunicare i costi dei viaggi. Io omettevo questo aspetto per non fare pubblicità ma il pubblico voleva sapere e ho cercato di adeguarmi.”
Qual è l’episodio più pericoloso o bizzarro che le è capitato in quarant’anni di viaggi?
“Una volta fui aggredito da un calabrone mentre ero in macchina. Ero convinto che fosse uscito ma all’improvviso mi ha punto dietro la schiena ed è partita una tachicardia inverosimile. Proprio quel giorno avevo lasciato in albergo il kit, per ogni evenienza, che porto sempre con me.”
In un programma come il suo è difficile annoiarsi, non è stato mai tentato di fare altro?
“Non mi sono mai annoiato. Oltre a Sereno Variabile ho scritto libri e ho insegnato all’Università Giornalismo televisivo e comunicazione. Sereno Variabile è irrinunciabile per me, smetterò solo quando lo vorrà il pubblico.”
Qual è, invece, il viaggio più bello che ha fatto con la sua famiglia?
“Il viaggio più bello con la mia famiglia è quello che faccio quotidianamente. Mia moglie era uno Chef e ha lasciato i suoi ristoranti per dedicarsi alla famiglia. E’ la chef più applaudita del mondo perché a pranzo e a cena i nostri nipotini, di 10 e quasi 9 anni, le fanno un grande applauso: sono contenti di quello che ha preparato.”
C’è una meta che ancora vuole visitare?
“Tanti anni fa avevo organizzato con la Nasa un viaggio nello Spazio ma mia moglie si oppose. Mi ha ostacolato ma ho sempre quel pallino in testa e prima o poi ci andrò. I figli vedranno lo Spazio e i nipoti vivranno nello Spazio.”