Il racconto di Daverio sui Savoia Carignano si svolge quasi interamente all’interno del Castello di Racconigi, nei pressi di Cuneo, luogo di rara bellezza e di grande interesse storico. Il castello fu fatto costruire nel 1676 da Emanuele Filiberto di Savoia Carignano che affidò il progetto al grande architetto Guarino Guarini. Il risultato fu un edificio straordinario, diventato un prototipo per le altre monarchie europee. È da qui che prende il via l’idea che il barocco non sia un modello architettonico valido solo per le chiese, ma uno stile perfettamente applicabile anche ai palazzi dei principi. Una dimostrazione di questo trionfo barocco che il Guarini ha messo in mostra a Racconigi è già nella facciata, assolutamente normale nella sua essenza, ma deliziosamente messa in movimento da una briosa serie di volute e di artifici decorativi. Anche i successivi interventi sono degni di nota, quelli settecenteschi e ancor di più quelli ottocenteschi dove emergono tutte le possibili declinazioni del neoclassicismo.
Per capire chi siano in realtà questi Savoia Carignano e soprattutto perché Daverio afferma che bisognerebbe ricordarsi di loro quando si citano i fatti relativi all’unificazione italiana, si deve partire da una piccola guerra civile tutta piemontese. Maria Cristina di Francia, moglie di Amedeo I, diventata alla morte del marito Madama Reale, entra in conflitto con due suoi cognati: il principe cardinale Maurizio e il principe Tommaso che rivendicano il compito di educare il nipotino e di governare. Gli scontri tra madamisti e principisti durano per circa tre anni fino a quando non si trova una soluzione soddisfacente per tutti. Maurizio smette di fare il cardinale per sposarsi con la figlia tredicenne di Madama Reale, mentre Tommaso riceve il Principato di Carignano tornato per estinzione dei legittimi al ducato. Il figlio di Tommaso sarà proprio quell’Emanuele Filiberto che farà costruire il Castello di Racconigi. Andando poi avanti di generazione in generazione, nel 1831, alla morte di Carlo Felice, sarà designato per mancanza di eredi diretti Carlo Alberto, il primo Carignano a diventare re. Suo figlio, Vittorio Emanuele II porterà a compimento l’unificazione italiana e diventerà primo re d’Italia.La regia di Passpartout è di Mauro Raponi.