Secondo questo documento Carlo Conti, in qualità di direttore artistico, non dovrebbe avere alcun intervento nel settore dell’informazione. Ma la sua nomina sarebbe “l’ennesima nuova figura apicale il cui contratto peserà in maniera molto evidente sui conti aziendali. Proprio in un momento nel quale c’è un estremo bisogno di spending review“. {module Pubblicità dentro articolo}
Dunque l’arrivo di Carlo Conti a via Asiago 10 non è stato gradito da tutti. Il conduttore però ha immediatamente messo in evidenza il suo amore per la Radio mezzo con il quale è nato professionalmente ed al quale da tempo desiderava tornare.La verità è che ancora non si conosce come dovrebbe intervenire Carlo Conti nei palinsesti delle tre reti radiofoniche. Si tratta per adesso di un ruolo abbastanza evanescente che probabilmente verrà chiarito nei prossimi giorni.
Appena investito dell’incarico lo stesso Carlo Conti ha immediatamente messo le mani avanti. Ha infatti detto: “mi piacerebbe trasferire a tutti coloro che lavorano in radio le grandi emozioni che mi ha sempre dato questo mezzo, a me caro, al quale mi dedico da quando avevo 15 anni“. Sono state proprio queste le prime parole con le quali ha commentato l’investitura da poco ricevuta. Ma proprio l’incertezza del ruolo al quale è stato chiamato ha messo in allarme le testate giornalistiche dei tre canali radiofonici e probabilmente non è stata gradita neppure ai grandi nomi che attualmente hanno prodotti di successo in onda. {module Pubblicità dentro articolo}
Quasi per rassicurare l’ambiente nel quale stava per entrare Carlo Conti ha annunciato che non rinuncerà alla televisione. Infatti si dividerà tra piccolo schermo, teatro e Radio.
Certo però, è sintomatico il malumore dei giornalisti radiofonici all’annuncio di un direttore artistico con poteri tra l’altro non meglio identificati.
Il pensiero corre a Pippo Baudo quando, a cavallo tra gli anni 80 e 90, fu nominato direttore artistico delle reti Mediaset. Sappiamo tutti come è andata a finire.