La puntata inizia a quota 3.346 metri sul livello del mare. Siamo al confine tra Veneto e Trentino-Alto Adige, su cima Punta Penia, la vetta più alta della Marmolada e di tutte le Dolomiti. Qui si apre la puntata con Massimiliano Ossini in compagnia di Lino Zani ed una guida alpina.
Il primo argomento affrontato è il ricordo della Grande Guerra. Ossini mostra una caverna simile a quelle che i soldati scavarono negli anni della Prima Guerra Mondiale per ripararsi dalle intemperie e dal nemico.
Successivamente si reca a Punta Rocca nella Grotta della Madonna, universale simbolo di pace, che ospita la statua della Madonna, donata e consacrata da Giovanni Paolo II il 26 agosto 1979.
A quota 2950 metri, Ossini arriva alla stazione intermedia della funivia della Marmolada, il Museo della Grande Guerra, il più alto d’Europa, realizzato nel 1990 con lo scopo di conservare i reperti bellici, recuperati, principalmente, dalla famosa “Città di Ghiaccio”, vera e propria caserma scavata tra i ghiacci della Marmolada.
Sulla cima Punta Penia Ossini incontra Carlo Budel, il re della Marmolada e guardiano del rifugio che, dopo 20 anni di lavoro in fabbrica, è arrivato sul tetto delle Dolomiti. Classe 1973, un uomo puro, trasparente e contro corrente, con le sue vicende quotidiane tra silenzi e spazi infiniti ha raccontato una storia romantica, quella che tanti, pressati da stress e impegni, vorrebbero avere il coraggio di poter vivere.
Prossima tappa: nel comune di Livinallongo del Col di Lana, alla scoperta dei segreti del Castello di Andraz, Davvero caratteristica la sua struttura architettonica, dovuta al fatto che sorge appunto su uno sperone roccioso. Alla rocca si accedeva solo da una rampa di pietra (oggi in parte recuperata) che metteva in comunicazione i vari piani sovrapposti.
L’accensione del fuoco per scaldare l’acqua con il pentolino, la carne secca, le scatolette di cibo, il pane grattugiato: nella cornice “senza tempo” di un bosco vicino al Castello di Andraz, con un gruppo di alpini e fanti, la minuziosa ricostruzione di un “momento di quiete”, quello della preparazione del rancio, fotogramma della lunga e drammatica storia della Grande Guerra.
Con una giornalista del TGR Piemonte, Ossini si reca nella spettacolare cornice della gola del Serrai, profondo canyon di circa due chilometri e mirabile capolavoro scolpito da Madre Natura.
Inoltre verrà spiegato a che punto sono i lavori di riqualificazione e recupero del territorio del borgo di Sottoguda, colpito duramente dall’alluvione del 30 di ottobre scorso.
Salve! In apertura della puntata del 5 gennaio 2019, quella riguardante Arabba – Marmolada e il Museo della Grande Guerra, in apertura c’era una musica, che si sente per pochi secondi, di cui mi interessa conoscere autore e titolo: L’ anno, certamente, 1996 o al massimo 1995; si sente un vocalizzo, voce chiara, maschile, quasi un’eco. L’ho sempre associato alla Marmolada ed è stato fantastico ritrovarla proprio in una puntata dedicata alla Marmolada. Sono anni che cerco quel brano. Sarei veramente contenta di conoscere qualche informazione su quella canzone; penso ne esista anche una versione “disco”, meno evocativa, ma comunque simile, con lo “yodel” iniziale. Grazie mille 🙂