Il comico ha scritto che la sua presenza, concordata al Dopofestival, è stata poi cancellata dopo essere stata messa in discussione.
Saverio Raimondo avrebbe dovuto avere uno spazio in ognuna delle serate della manifestazione.
Il comico scrive:
Dopo la celebre conferenza stampa, e il caso politico montato sulle dichiarazioni di Claudio Baglioni, Rai1 ci ha ripensato e mi ha tolto tutto.A quanto pare la mia presenza lì non è più gradita.
Cosa avrei fatto a Sanremo di tanto pericoloso?
Avrei indossato un gilet giallo.
Avrei fatto un collegamento dal porto di Sanremo -chiuso per la celebre politica dei porti chiusi- e speculando sulle parole del direttore artistico Claudio Baglioni, che in conferenza stampa ha detto di non volere ospiti stranieri (un festival sovranista!), avrei raccontato l’emergenza umanitaria di un barcone bloccato da giorni in mezzo al mare con a bordo un centinaio di ospiti stranieri -Shakira, gli U2, Amii Stewart…- che non vengono fatti sbarcare.
Approfittando della mia somiglianza con Di Maio, sarei salito sul balcone dell’Ariston a festeggiare l’abolizione della povertà e ad annunciare un nuovo boom discografico.
Avrei rivelato l’arrivo di Cesare Battisti come super ospite sul palco di Sanremo, esibito in catene di fronte alla folla impellicciata.
Insomma, avrei fatto il mio lavoro. Quello per cui mi avevano chiamato.
Ma a quanto pare no, non lo posso fare.
Eppure sono italiano, e bianco, e uno vale uno.
Rai 1 non fa attendere la propria risposta.
E a poche ore dalla pubblicazione del post su Facebook fa sapere:
In merito alle dichiarazioni di Saverio Raimondo Rai precisa che non esiste al momento nessun tipo di accordo contrattuale o trattativa economica che lega il comico al Festival di Sanremo. Il fatto che Raimondo non faccia parte della squadra del Festival non ha niente a che vedere con il contenuto delle sue eventuali esibizioni.