Nella seconda puntata in onda questa sera domenica 20 gennaio, Strabioli si occupa dei duetti del Festival di Sanremo. Ci saranno come ospiti Ornella Vanoni e Gino Paoli.
La terza puntata invece è incentrata sugli stranieri che hanno partecipato al Festival e l’ospite in studio è Nina Zilli.
Nella quarta puntata si parla di impegno e disimpegno nei brani festivalieri. In studio Elio delle Storie Tese.
Abbiamo incontrato Pino Strabioli che parla della seconda edizione di Grazie dei fiori e si racconta a 360 gradi.
La prima puntata ha avuto un grande successo di pubblico con l’8% di share. A quali motivi attribuisce un tale gradimento?
«Io credo che Sanremo sia nel DNA degli italiani e ogni anno è come una liturgia. Noi abbiamo cercato di raccontare ad un pubblico trasversale l’importanza del Festival nella società e nell’evoluzione dei costumi nella seconda parte del ‘900. Questo successo ci fa capire che quando si trova la chiave giusta per raccontare un evento il pubblico gradisce».
Saranno complessivamente quattro puntate?
«In effetti sono cinque. La quinta la registreremo a Sanremo nei giorni del Festival e vogliamo dedicarla a tutte le donne che con il loro contributo sono entrate nella storia del Festival. Come già accaduto nel 2018, gireremo per le principali location sanremesi, e parleremo con gli abitanti per capire come stanno seguendo il Festival 2019. Ci saranno cinque signore rappresentative di tutte: Paola Turci, Patty Pravo, Arisa, Anna Tatangelo e Loredana Bertè».
A proposito di Patty Pravo. Come considera la sua scelta di cantare con un giovane come Briga?
«È un segno del grande coraggio della mia amica Nicoletta Strambelli. Sono certo che lei è Briga porteranno una ventata di rinnovamento sul palcoscenico dell’Ariston».
Qual è la sua opinione sul cast di Sanremo 2019?
«Baglioni ha fatto una scelta oculata portando al Festival le grandi dive ed i giovani. Questa gara è piena di un’interessante trasversalità. Sanremo non può restare un museo ed apprezzo Baglioni che ha aperto la strada a nuove sperimentazioni. Pensiamo ad esempio ad “Una vita in vacanza” classificatasi al secondo posto nel 2018 che ha fatto ballare una anziana signora di 83 anni. L’impegno dell’attuale edizione si esprime attraverso cantautori come Simone Cristicchi e Daniele Silvestri».
«Io sono contro qualsiasi censura ma capisco anche che vanno tutelate alcune condizioni in cui si esprimono determinate opinioni».
Ci anticipa i contenuti della puntata odierna?
«Con Ornella Vanoni parleremo del suo rapporto con il Festival e con la canzone in generale. L’artista ci dirà quanto le sia servito partecipare alla manifestazione canora che racchiude anche una certa teatralità. La Vanoni svela poi il suo grande amore per Napoli che ha omaggiato con il brano “Tu si’ na cosa grande”. Arbore realizzerà un duetto comico molto simpatico e Gino Castaldi racconta quanto sia facile scrivere canzoni di immediata presa sul pubblico. Un esempio: il grande autore Pasquale Panella ha scritto il brano “Vattene amore” insieme ad Amedeo Minghi e si classificò al terzo posto dell’edizione 1990 del Festival».
Ha altri progetti teatrali?
«Dopo la conclusione di Sanremo, sarò al Teatro della Cometa di Roma in uno spettacolo su Sergio Tofano dal titolo “Cavoli a merenda”. Successivamente andremo in tournée attraverso l’Italia con lo spettacolo “Christian racconta De Sica”. Il figlio del grande Vittorio racconta sé stesso ed il padre sollecitato dalle mie domande. La prima tappa è a Roma all’Auditorium Parco della Musica».