Edoardo Raspelli raggiunge l’Archeopark di Darfo Boario Terme, in Valle Camonica, una delle più estese delle Alpi Centrali, in provincia di Brescia.
Raspelli ci spiega che l’Archeopark, aperto nel 1999, è nato grazie all’intuizione dell’archeologo Dott. Ausilio Priuli e dell’imprenditore Walter Venturi.
E’ stata la prima realtà museale italiana assolutamente innovativa nel proporre al pubblico in modo interattivo la ricostruzione della vita materiale e spirituale dell’uomo della preistoria e protostoria.
La struttura si svolge attraverso circa 100.000 mq. è circondata dalle Prealpi e immersa nella natura tra boschi di castagno e prati verdeggianti.
In una cornice così suggestiva, il telespettatore potrà scoprire come hanno vissuto nel corso di 15.000 anni gli antichi Camuni e le genti padane e alpine.
L’antichissima storia di questa valle iniziò con la fine dell’ultima glaciazione, circa 15.000 anni fa, quando il ghiacciaio, sciogliendosi, creò l’ambiente adatto per ospitare i primi abitanti: i Camuni.
La conformazione del territorio attirò l’attenzione degli uomini preistorici grazie a particolari eventi naturali che la fecero diventare un santuario del Neolitico.
Qui i Camuni, nei millenni, lasciarono importantissimi segni e incisioni che permisero agli esperti di conoscere l’evoluzione dell’uomo e il suo rapporto spirituale con la Madre Terra. Questa popolazione è ricordata dalle fonti storiografiche classiche a partire dal I secolo a.C.;
Ma come vivevano i Camuni? Qual era la loro economia? In che cosa credevano?
Lo scopriremo insieme a Edoardo Raspelli.
Conosceremo l’organizzazione della vita quotidiana dell’uomo del Neolitico, la sua economia e la venerazione verso la madre terra, considerata un bene sacro.
Le storie di Melaverde
Edoardo Raspelli visita di nuovo un luogo di montagna dove l’agricoltura è vitale e, tra recupero di vecchie tradizioni e nuove idee, ci sono tante cose interessanti e curiose da conoscere.
Si parlerà innanzitutto di segale e dei prodotti che ne derivano. La segale è un cereale tra i più antichi coltivati dall’uomo, si parla di 3000 anni di storia. Fino ad una quarantina di anni fa, insieme ad un po’ di grano e alle castagne, ha rappresentato la principale fonte di sostentamento per le genti di montagna.
In Italia, a differenza del nord Europa, era considerato però un cereale povero, soprattutto perché la sua farina è scura. Fino a pochi decenni fa, era il bianco il colore della farina considerata migliore. E così il grano, anche in montagna, ha soppiantato la segale, considerata troppo scura e quindi grezza e di bassa qualità .
Oggi sappiamo che non è così. La segale è ricca di elementi utili al nostro organismo. E questo lo sanno ormai anche gli agricoltori che vivono in montagna e stanno recuperando questo cereale antico.
Edoardo Raspelli si occupa poi di un pesce autoctono, una trota Fario diversa da tutte le altre, che un tempo viveva nei fiumi e nei ruscelli della zona, scomparsa ad un certo punto, ma oggi recuperata grazie ad una ricerca durata 10 anni .
Infine Raspelli incontra il campione del mondo di mungitura, vincitore per ben tre anni di seguito dell’ambito “secchio d’oro”.