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Testimonial dal 2012 per Mulino Bianco, sul duro colpo inferto da Banderas alla sua immagine da sex symbol, si è abbondantemente discusso. Ora si aggiunge la Finocchiaro, che presta la sua professionalità alla campagna pubblicitaria. Senza mai rinunciare alle commedie, in passato l’attrice si era anche accreditata in ruoli drammatici: nel 2006 la sua interpretazione ne La bestia nel cuore le valse un David di Donatello, un Nastro d’argento e un Ciak d’oro come miglior attrice non protagonista. Era quindi lontano il ricordo del pandoro Melegatti, quando reclamizzava il dolce natalizio negli anni ’90.
Invece ora la Finocchiaro è tornata alla pubblicità. Il tentativo è di stemperare con un pizzico di ironia una serie di spot che ne sono sempre stati privi, avendo principalmente sfruttato la figura di un Banderas che, a tratti, risultava quasi patetico alle prese con i cornetti al cioccolato.
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Nello spot Angela Finocchiaro aiuta Banderas nella preparazione dei biscotti. Si tratta però di biscotti particolari in quanto a basso contenuto di grassi, cosa che lascia la nuova testimonial perplessa. Il dubbio infatti, è che non siano affatto buoni, o meglio che “non sanno di niente”: appena sfornati i biscotti quindi, si procede all’assaggio. Il partner la rassicura ammiccando: “Ti sembro il tipo che rinuncia al gusto?”
Non rimane allora che assaggiare, e naturalmente la risposta non può che essere negativa: no, effettivamente no. Si tratta però solo del primo di una serie, durante la quale alla Finocchiaro spetta ogni volta di portare una nota di umorismo. In rete sono stati caricate alcune versioni estese degli spot, della durata di 30”, in cui la Finocchiaro è assoluta protagonista. In uno cerca impaziente di mangiare i biscotti senza scottarsi; nell’altro invece è bendata, pronta a sfoggiare la sua espressione soddisfatta mentre addenta un biscotto con farina integrale. Che dunque Banderas possa passare il testimone alla collega? Di certo l’attrice è l’ideale per portare la leggerezza sul piccolo schermo, specie quando si dimostra scettica sui prodotti a basso contenuto calorico: una posizione in cui molte spettatrici si identificheranno. E se il sex symbol è stato distrutto, tanto vale puntare sulla risata.