{module Pubblicità dentro articolo}
Fabrizio Rigolio ha lasciato la sua azienda del nord per dirigersi verso la terra dei fuochi, qui incontrerà persone che hanno veramente bisogno di aiuto e vivrà con i loro standard. Il giorno della partenza, il protagonista si spoglia di tutti gli abiti firmati per indossare vestiti semplici. Già il viaggio è difficoltoso, da Gallarate a Marcianise, senza navigatore e con soli 200 euro in tasca per 10 giorni.
Arrivato a Marcianise è il momento di scoprire la momentanea abitazione di Fabrizio, un piccolissimo monolocale, niente a che vedere con la mega villa a cui è abituato. Una bella dormita, un doccia fredda ed è il momento di andare alla scoperta di uno dei comuni della terra dei fuochi. Fabrizio ha una missione: trovare persone bisognose con un progetto, meritevoli del suo aiuto. Parlando con gli abitanti, Fabrizio viene a sapere di un convento e di Padre Michele.
Fabrizio incontra anche dei ragazzi che hanno fondato l’associazione “Marcianise in bici”, poichè la bici è anche una delle sue passioni, è stato facile per lui trovare il primo contatto. E’ il momento di tornare da Padre Michele, che nel suo convento, insieme ad altri 3 frati, ospita persone bisognose, gli aiuti vengono da alcuni amici, Michele non accetta aiuti dai politici poichè vuole rimanere libero.
Prima di continuare il viaggio, Fabrizio si ferma per tatuarsi il numero 13, il suo numero fortunato che rappresenta anche il viaggio che sta facendo. Poi si ricomincia, la prossima tappa è una palestra dove ai bambini viene insegnato il pugilato. La giornata sta per concludersi ma Fabrizio non ha voglia di tornare a casa quindi va a trovare i ragazzi di Marcianise in bici. Qui gli chiedono qualcosa della sua vita e Fabrizio è obbigato a raccontare una bugia, la sua è una missione sotto copertura e deve fingere di essere disoccupato.
{module Pubblicità dentro articolo}
Presa la bici, Fabrizio viene accompagnato da Francesco alla scoperta della storia di Marcianise. Si torna poi al convento dove il ragazzo aiuta ad apparecchiare e a preparare la cena. In questo modo, Fabrizio entra in contatto anche con le persone che vivono nel convento e che hanno perso casa e lavoro per qualche motivo. Nicola, ad esempio, si occupa di fare qualche lavoretto nel convento dove vive il padre. Si passa poi alla palestra, qui ai bambini viene insegnato uno sport che spesso li salva dalla strada.
E’ il quarto giorno che Fabrizio è a Marcianise, una mattina, mentre beve il caffè, viene a sapere di un’associazione che si occupa di prevenzione tumori. I ragazzi che hanno fondato l’associazione sono stati colpiti per primi da questo brutto male ed è proprio la loro esperienza che colpisce il ricco imprenditore. Indossata la maglietta dell’associazione, Fabrizio accompagna i ragazzi ad attaccare qualche locandina, tutto è finanziato grazie a donazioni. L’obiettivo principale dell’associazione è arrivare a comprare l’ecografo.
La mattina dopo, Fabrizio torna in palestra, vuole aiutare il maestro nelle pulizie, sa che li è proprio lui a fare tutto da solo. Il maestro non chiede un euro ma passa tutti i giorni della sua vita ad insegnare a questi ragazzi la box, ma anche la vita. In questi dieci giorni Fabrizio ha intuito quali sono le realtà più in difficoltà e sta cercando di aiutare chi lavora tutti i giorni per gli altri. La mattina del nono giorno, Fabrizio accompagna i ragazzi dell’associazione nell’ambulatorio di pediatria, dove ci sono bambini malati. Qui, i volontari, aiutano i piccoli ma anche i genitori che hanno bisogno di sfogarsi.
Dopo un ultimo saluto al parroco e a Francesco, si conclude l’esperienza sotto copertura di Fabrizio. E’ arrivato il momento della verità, Fabrizio può indossare i suoi abiti firmati e finalmente aiutare le persone che ha conosciuto. Il primo ad essere incontrato è il maestro Raffaele, Fabrizio gli lascia un assegno e il maestro rimane senza parole: “Tu sei un grande”. E’ il momento di passare al conveto. Per primo Fabrizio incontra Nicola, il falegname del convento a cui racconta la verità, anche per lui cìè un regalo. Poi naturalmente arriva il momento di salutare Padre Michele. Anche a lui Fabrizio racconta la sua vera identità, ringraziando il parroco per averlo ospitato senza chiedere nulla. Padre Michele non vuole accettare l’assegno, alla fine molto emozionato accetta la donazione.
La terza tappa è l’associazione di Teresa e i suoi amici, anche per loro è arrivato il momento della verità. Un piccolo pensiero per aiutarli a comprare l’ecografo e tanta emozione per questo aiuto inaspettato che salverà qualche vita in più. Per ultimi, fabrizio va a trovare Francesco e Concetta. Anche per loro c’è una sorpresa, sarà l’azienda di Fabrizio a realizzare le prime bici e dare il via al progetto dei ragazzi.
La puntata volge al termine, Fabrizio può tornare a casa ma per lui, questi dieci giorni, sono stati un’esperienza di vita che lo ha portato a conoscere una realtà molto distante dalla sua e persone che nella vita cercano di aiutare gli altri senza chiedere nulla in cambio.