I due conduttori racconteranno tutti gli aspetti caratteristici della capitale lombarda. Sul fronte della modernità Milano non è seconda a nessun’altra città europea, ma contiene anche grandi ricchezze monumentali e artistiche che fanno parte del suo glorioso passato.
Il Cenacolo di Leonardo e la splendida chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore saranno le prime tappe di questo excursus nella Milano dei vecchi tempi. In particolare il critico d’arte Costantino D’Orazio illustrerà le bellezze ed i capolavori della città meneghina soffermandosi sul San Maurizio al Monastero Maggiore definita come la Cappella Sistina di Milano. Questo per far capire quanta è l’imponenza dell’edificio.
Ed ecco adesso Syusy Blady e Livio Beshir tra i Navigli di Milano. Ne verrà raccontata l’antica storia e ci si soffermerà in particolare sulla importanza che i Navigli hanno avuto come via di comunicazione fluviale nel passato. Un argomento questo che ha affrontato anche Mario Tozzi nella prima puntata di “Fuori Luogo“. E proprio nelle atmosfere magiche dei Navigli i due conduttori incontreranno Barbara Carniti la figlia della grande poetessa Alda Merini il cui rapporto con Milano era profondo e molto stretto.
Naturalmente Milano viene ricordata anche come la città di Giorgio Gaber che le ha dato tanto con la sua musica insieme ad altri artisti eccezionali come Adriano Celentano ed Enzo Jannacci. Infatti anche per il “Signor G” l’identificazione con la città di Milano è quasi scontata.
Per quanto riguarda l’astetto moderno ecco la città verticale, un elemento che ha trasformato Milano in una grande capitale europea con i suoi grattacieli “La Torre Branca“, la piazza sopraelevata “Da Gae Aulenti” e “Il bosco verticale“. Quest’ultimo è un complesso di due palazzi residenziali a forma di torre situato nel centro direzionale della città e inaugurato nel 2014. La caratteristica è la presenza di oltre 2000 alberi distribuiti su terrazzi, balconi e tutte le aree disponibili della costruzione.
La Milano della tradizione non può fare a meno del Duomo uno degli edifici sacri più importanti a livello europeo. Blady e Beshir ci racconteranno, come aveva già fatto Mario Tozzi, che il Duomo non sarebbe stato mai costruito se non ci fossero stati i Navigli. Proprio attraverso questi canali navigabili è stato possibile far arrivare il marmo pregiato dalla Toscana fino a Milano.
Sotto questo punto di vista ci verrà spiegato che Milano era una piccola Venezia e che praticamente era tutta adagiata sull’acqua.
Infine i due conduttori andranno alla scoperta dell’altra Milano, ovvero l’altra parte della città che tenta di nascondersi al grande turismo e non vuole farsi cercare da chi non è del posto e non la conosce. Ma proprio questi luoghi presentano una bellezza mai scontata è sempre piena di fascino.
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Il marmo per la costruzione del duomo arrivava dalle cave di Candoglia, ora in provincia di Verbania.