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E’ stato un autunno piatto e ripetitivo, punteggiato dagli unici eventi del concerto di Adriano Celentano dall’Arena di Verona, trasmesso lo scorso ottobre, e dallo show di Roberto Benigni La più bella del mondo, sulla Costituazione italiana, che ha occupato il prime time del 17 dicembre.
Poca la voglia di sperimentare, nessuno il personaggio di spicco che avrebbe dovuto caratterizzarsi come rivelazione televisiva. La nostra televisione è sempre nelle mani dei soliti noti che fanno il bello e il cattivo tempo. Il people show C’è posta per te, vera corazzata di Canale 5 ha sempre bloccato la corsa dei bimbi canterini di Antonella Clerici che, con Ti lascio una canzone non è mai riuscita a vincere la sfida del sabato sera.
{module Google richiamo interno} L’altro format, The winner is di cui Gerry Scotti ha condotto quattro puntate ha subito rivelato i suoi limiti su Canale 5, la rete che l’ha ospitato per quattro puntate. Restando sulla principale rete Mediaset, c’è da sottolineare il crescente gradimento di pubblico di Avanti un altro. Il game show condotto da Paolo Bonolis, iniziato a settembre, ha avuto un aumento di audience negli ultimi tempi, al punto che i vertici dell’azienda televisiva commerciale hanno deciso di mantenerlo in video per altre 42 puntate. Il che significa che Bonolis con Luca Laurenti terrà compagnia al pubblico della fascia oraria preserale fino al 31 marzo.
I motivi del gradimento sono da ricercare nella capacità istrionica di Bonolis di essere al centro della scena ma non di dominarla. La sua caratteristica è l’interazione con i concorrenti che diventano a loro volta parte integrante dello spettacolo.
Altro format consolidato, su Rai1 è L’Arena di Massimo Giletti. Il primo segmento di Domenica in vince regolarmente sulla concorrenza anche con grande scarto di preferenze. L’Arena è divenuto un vero e proprio programma populista nel quale Giletti ama ergersi a paladino della gente comune contro la solita casta politica. Il padrone di casa tenta di apparire distaccato e imparziale nelle interviste da lui realizzate a Lorsignori, sforzandosi, non sempre con risultati vincenti, di mostrarsi immune dalla consueta accondiscendenza verso il potere.
In effetti le poche novità della stagione conclusasi da poco, arrivano dai canali del digitale terrestre, tra cui il canale Ream time che riesce a proporre trasmissioni accessibili al più vasto pubblico. I motivi? L’aver compreso i bisogni delle famiglie e delle donne in tempi di crisi economica.
Infine: abbiamo assistito ad una stagione piena di “sequel”, pochissime sono state infatti le trasmissioni nuove. Tra queste Tale e quale show, il programma condotto su Rai1 da Carlo Conti. Ma evocava le atmosfere della vecchia tv dei cloni e delle imitazioni risalenti a qualche decennio addietro. Carlo Conti, però è uno dei volti rassicuranti di Rai1 e questo ha fatto la differenza.