A comprendere per primo la potenzialità del social network è stato Rosario Fiorello. Nel novembre 2011, prima di tornare su Rai1 con lo show Il più grande spettacolo dopo il week end, aprì un account Twitter che fece da volano al successo della trasmissione. Oltre a commenti e anticipazioni, Fiorello propose una sorta di gioco coinvolgente: le prime dieci persone che avrebbero risposto a un suo tweet settimanale, avrebbero partecipato come spettatori alla trasmissione, con possibilità anche di fare osservazioni in diretta. Poi lo show man spari dal social network. Adesso ha ideato una nuova coinvolgente maniera di interazione tra Twitter e la tv: la sua @edicolafiore.
L’edicola quotidiana, inizialmente, nasce proprio per il popolo del cinguettio. Ma la popolarità di Fiorello, onnipresente sul piccolo schermo grazie alla pubblicità di un’azienda di telefonia, ha convinto Sky a trasmettere la singolare lettura dei giornali quotidiani addirittura due volte al giorno in orari differenti. Ecco, dunque una tripla sinergia: Twitter, la tv e You Tube dove Fiorello riversa il filmato. Non c’è solo lui come protagonista, ma differenti personaggi: ogni mattina si riuniscono dall’edicolante e fanno da contorno alle notizie, esprimendo pareri a modo loro. Oramai son tutti volti noti. A loro si aggiungo anche “guest star” mattutine come ad esempio Salvo Sottile e il padre, ben lieti di essere stati chiamati alla corte di Fiorello.
L’importanza di Twitter come nuova frontiera per la tv, è evidenziata dalla presenza sul social network, di tutti o quasi i dirigenti di televisioni pubbliche e private, direttori di Tg, attori, registi, funzionari che ogni giorno sviscerano ai loro follower le ultime novità nei propri settori di competenza.
L’ultima tendenza è addirittura fare anticipazioni su quanto accadrà in tv, svelare notizie e dare informazioni su programmi in arrivo. Un esempio? Il direttore del Tg5 Clemente Mimun ha cominicato su Twitter l’ingaggio nella squadra del suo notiziario del giornalista Alessio Vinci. E Giancarlo Leone, direttore di Rai1, ogni mattina, con anticipo su tutti, annuncia i dati di ascolto delle trasmissioni del giorno prima.
Spesso si assiste anche a dispute, diatribe, scambi di opinioni, tra rappresentanti televisivi di opposti schieramenti che difendono le proprie posizioni. Twittare con frequenza durante un programma può incrementare il numero di spettatori, grazie anche alla possibilità di seguire la tv sul web.
Altro caso di riuscita interazione tra tv e Twitter è stato X Faxtor 6. Il talent show ha capito in pieno le potenzialità del social network e ne ha sfruttato ogni minima potenzialità, offrendo anche la possibilità al popolo del cinguettio, di votare su Twitter i propri beniamini.
Risultato: non c’è trasmissione che, appena in onda non apra un account e un hashtag. Non c’è personaggio che non riveli volentieri a chi lo segue tutte le proprie mosse, gli spostamenti da una tv all’altra, da una emittente radiofonica all’altra.I soliti noti, addirittura, riescono a twittare persino in diretta. Pupo lo ha fatto durante Ti lascio una canzone. E i politici anche quando sono ospiti a Porta a porta. Tutti chiedono pareri, spiegano le proprie posizioni, si giustificano in caso di dibattiti molto infuocati.
Si è sperimentato persino il racconto di brevi mini-fiction attraverso un tweet e l’altro. Le potenzialità futire sono enormi e foriere di ulteriori novità.