Per Uliveto, ciò che conta è tenere in primo piano gli apporti benefici della sua acqua soprattutto nella digestione, attraverso un messaggio diretto e spiritoso, rivolto al pubblico più vasto possibile.
Negli anni sono sorte anche polemiche sui suoi reali benefici – pare, tuttavia, che abbia delle caratteristiche effettivamente in grado di agevolare alcuni processi – ma il messaggio principale da veicolare è rimasto lo stesso.
Un obiettivo che passa anche attraverso sponsorizzazioni di ampio respiro come quelle sportive. Dopo la lunga sponsorizzazione della nazionale italiana di calcio (dal 1998 al 2014), da qualche anno Uliveto supporta il nuoto, il rugby, l’atletica, il ciclismo, il basket, il canottaggio, la ginnastica, il pugilato e le squadre di calcio della capitale.
Alessandro Del Piero riesce ad essere perfettamente funzionale allo scopo. Uno dei migliori giocatori della storia del calcio italiano che adesso non fa fatica a stare davanti alle telecamere e a confermarsi tra i volti più familiari per il pubblico.
Tra le attività portate avanti in giro per il mondo, infatti, c’è anche quella di commentatore sportivo per Sky Sport e poi proprio l’ultra-decennale esperienza nelle pubblicità dell’acqua Uliveto (ma non solo, attualmente appare in video anche negli spot di Sky ed è stato un testimonial di Adidas).
Del Piero prova a parlare delle ottime proprietà della Uliveto, della capacità di facilitare la digestione grazie ai minerali che contiene. Ma ad ogni frase l’uccello è lì ad infastidirlo, rifacendogli simpaticamente il verso mentre si sposta da una parte all’altra.
Fino a che l’ex calciatore si ferma e gli si rivolge stizzito: “Fammi capire, sei diventato un pappagallo, ora?”. Siccome il passerotto continua, petulante, nel suo gioco, alla fine Del Piero punta sulla carta più temuta dall’uccello: “Domani compro un gatto!”, gli dice guardandolo con un’aria di sfida, divertita più che seccata.
Nel secondo spot, Alessandro Del Piero compare insieme ad Elena Santarelli. La showgirl ha preso da circa due anni il posto che era stato di Laura Chiatti e Cristina Chiabotto come testimonial dell’acqua Rocchetta, “sorella” della Uliveto che da sempre strizza l’occhio per prima cosa al target femminile.
https://www.youtube.com/watch?v=f2Q8PZOt-Ak
Il contesto è lo stesso, quello della cucina irradiata dal sole, in cui Del Piero sta di nuovo preparando il pranzo per alcuni ospiti. La Santarelli entra e gli chiede dell’acqua perché a tavola è finita. Lui risponde prendendo due bottiglie di Uliveto e iniziando a spiegarle perché è un’acqua così preziosa. Fino a che non interviene di nuovo il passerotto, deciso a mettere i bastoni tra le ruote al suo compiacimento: “Ale, non fare il dongiovanni!”.
A quel punto la Santarelli esclama, sorpresa e divertita: “Un passerotto che parla?”. Del Piero ribatte prontamente: “Impossibile! Ti è sembrato”, e copre l’uccellino con una cloche da cucina. Lo spot si chiude con una sorta di brindisi in bottiglia tra i due protagonisti.
Come abbiamo già accennato, l’obiettivo di questi spot tv è di comunicare in maniera semplice e leggera l’idea che Uliveto sia “l’acqua della salute”. Anche se le abitudini alimentari stanno cambiando velocemente, l’immagine del classico pranzo a tavola rimane iconica del nostro modo di intendere i pasti.
L’acqua, dal canto suo, può essere vista ugualmente una valida alleata. Abbiamo imparato a leggere le etichette, a confrontare i prodotti per capire quale fa al caso nostro, a quali occasione se ne addice una piuttosto che un’altra, quali proprietà la rendono desiderabile. L’Uliveto si pone come particolarmente efficace nel facilitare la digestione e cerca di farlo nella maniera più immediata possibile.
Essendo l’acqua minerale un prodotto della nostra quotidianità anche casalinga, l’azienda ha anche cercato di darsi nel tempo un’immagine, appunto, familiare, in grado di accompagnarci nel corso degli anni come prezioso alleato sulle tavole.
Uliveto ha scelto un personaggio come Alessandro Del Piero, calciatore tra i più famosi e talentuosi della sua generazione, generalmente riconosciuto come corretto, educato, rispettoso. Un personaggio positivo e vicino al pubblico, dunque. E poi ha pensato ad un alleato – il passerotto – per una “coppia pubblicitaria” che si è impressa nella mente degli spettatori.
Insieme, vengono inseriti in situazioni come quelle degli spot in onda in questa fase: comuni e spiritose, in grado di raggiungere lo spettatore con leggerezza e ironia. Uno schema che si è deciso di far durare molti anni, proprio per puntellare il senso di familiarità che si voleva rendere.
Non sappiamo se e quando il sodalizio tra l’ex calciatore e la Uliveto si scioglierà, ma sappiamo che, se dovesse accadere, non sarà facile per l’azienda costruire in poco tempo un nuovo pattern pubblicitario così immediato presso il grande pubblico.