Il Crime si è rivelato in Inghilterra nel 1841, quando Edgar Allan Poe scrisse “I delitti della Rue Morgue”.
Si tratta di un racconto pubblicato per la prima volta nell’aprile del 1841 sulla rivista The Graham’s Lady’s and Gentleman’s Magazine di Filadelfia. La prima edizione in volume risale al 1845, quando a Londra uscì la raccolta Tales, pubblicata presso Willey and Putnam. È considerato il primo racconto poliziesco della storia della letteratura
Da allora, il genere si è evoluto molto e i maestri del noir sono stati tanti, in letteratura come nel cinema: da Conan Doyle a Camilla Lackberg, da Hitchcock a Tarantino, da Agatha Christie a Fred Vargas, e hanno attirato ogni anni milioni di lettori e di spettatori.
Da Los Angeles a Buenos Aires, da Seul ad Atene, i creatori del noir mostrano agli spettatori uno specchio impietoso dei loro incubi. Quando ci si imbatte in questo genere, si intraprende infatti un viaggio agli inferi, nel cuore del mondo. E in questo universo nero e caotico, i personaggi sono sempre tre: un detective, che rappresenta il nostro doppio eroico e coraggioso, ciò che noi non saremo mai; una vittima (che può essere innocente o colpevole) e un criminale che ha un solo scopo: fare del male. Tre personaggi irrimediabilmente rovinati dalla vita e dal mondo che li circonda che rappresentano tre archetipi dell’essere umano. {module Pubblicità dentro articolo}
“L’arte del crimine – Il killer, la vittima, il detective” è una produzione Arte France ed è stato scritto e diretto da Stéphane Bergouhnioux et Jean-Marie Nizan.