Naturalmente all’interno dell’azienda di viale Mazzini i rumors si rincorrono ed anche i nomi. Si esclude il ritorno di Andrea Fabiano, ex direttore prima di Rai 2 e ancor prima di Rai 1, e si pensa a nuove dinamiche che dovranno anche fare i conti con il responso delle urne. Infatti le nomine di viale Mazzini sono sempre strettamente legate ai palazzi del potere.
E poiché il 26 maggio prossimo gli italiani vanno a votare per le elezioni europee, il risultato delle urne avrà sicuramente una influenza su quanto accadrà all’interno delle varie reti di viale Mazzini. Non è escluso che ne possa risentire anche la futura direzione Rai 2.
Vi diciamo subito che tra i nomi più accreditati a prendere il posto di Carlo Freccero a partire dal 29 novembre potrebbe esserci quello di Angelo Teodoli. Si tratta di rumors con una certa credibilità perché Teeodoli è stato direttore di Rai 1 e di Rai 2 ed ha una notevole esperienza come dirigente. Inoltre è un grande conoscitore delle dinamiche televisive e sa muoversi con equilibrio tra i partiti politici.
Ricordiamo che è stato proprio Teodoli, quando era direttore di Rai 1 prima di Teresa De Santis, a volere il ritorno nell’azienda di Mara Venier. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Domenica In ha ripristinato la sua credibilità superando il 18% di share e talvolta anche il 20%, come ad esempio nel caso della puntata sanremese.
Un ritorno Angelo Teodoli alla rete che ha già gestito in precedenza sembrerebbe essere gradito agli equilibri politici attuali. Sempre naturalmente che lo stesso Teodoli dia la propria disponibilità per riprendere il suo posto.
Infatti c’è da considerare che Carlo Freccero sta anche lavorando al suo palinsesto autunnale per il quale ha già annunciato molte novità che saranno svelate soltanto in fase di presentazione dei nuovi palinsesti autunnali il prossimo giugno.
Freccero ha assunto la dirigenza di Rai 2 lo scorso ottobre con l’allontanamento di Andrea Fabiano. Ha cercato un proprio stile di comunicazione ma ha dovuto anche subire degli smacchi. Uno tra questi, forse quello che brucia di più, è Popolo sovrano. Il programma di informazione e di reportage andava in onda il venerdì in prima serata ed aveva preso il posto di Nemo – Nessuno escluso. Condotto da Enrico Lucci, Nemo era cresciuto lentamente negli anni fino ad accreditarsi positivamente nel palinsesto di Rai 2.
Non ha mantenuto le aspettative neanche Tg2 Post, il programma di approfondimento dell’access prime time fortemente voluto dallo stesso Freccero per dare alla rete l’immagine di una informazione corretta, puntuale e al di sopra delle parti. Stesso discorso, ma in maniera minore, anche per Povera patria che ha preso il posto di Tabloid.