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L’opening stasera è completamente interattiva, affidata al pubblico tramite app: stesso brano dei Coldplay per tutti, i ragazzi passano da un genere all’altro sulla base delle scelte degli spettatori che stanno cliccando.
La puntata più delicata, dice Cattelan: nella sesta infatti, si decide chi va alla semifinale e che, di conseguenza, può presentare il proprio inedito. L’occasione per entrare nel mondo del professionismo.
La prima a partire è Roshelle, a cui Fedez ha assegnato Doo-Wop di Lauryn Hill. Un’assegnazio che ha reso felice la ragazza, ed è un modo del rapper per dirle che le vuole bene. “Quando fai pezzi che ti piacciono, si vede la differenza” sottolinea Agnelli, mentre Soler ha pensato per la prima volta “wow” anche se pensa che non abbia dominato bene il palco. Arisa è curiosa di sentire l’inedito.
I Soul System si esibiscono con un pezzo della band virtuale Gorillaz: Feel Good Inc. Fedez non ha parole, o meglio ha una parolaccia in merito: “la più bella esibizione vista quest’anno”. Agnelli apprezza gli arrangiamenti, fantastici: “vi voglio vedere in finale, perciò mi permetto di dirvi che voglio vedervi rischiare di più”. Per Arisa è stato un “festone”; Soler infine, vuole lavorare di più perché vuole assolutamente portarli al Forum di Assago.
Eva Pevarello arriva sul palco con Mad about you degli Hooverphonic: il pezzo è stato ri-arrangiato per renderlo consono allo stile della cantante. Arisa e Alvaro Soler concordano: sexy, padrona del palco, ma vocalmente non è stata la sua performance migliore; anche Fedez l’ha trovata la sua esibizione meno efficace. Agnelli sostiene di non poter combattere contro le orecchie di titanio.
Dopo la scelta azzardata di giovedì scorso, Arisa ha scelto per Loomy Cheap Thrills, di SIA e Sean Paul. Essendo un featuring, Arisa si è spesa in prima persona per i cori, registrandoli per il ragazzo. Nella clip di presentazione si vede Fedez che lo esorta a non subire le scelte della sua coach. Per Soler la scrittura del ragazzo risulta ripetitiva, così come Agnelli, che gli fa notare come tutti lì dentro vogliano riscattarsi e magari abbiano anche storie più dure. Fedez più che le parole, si aspettava più lavoro a livello di flow e ritmica: difende però che Loomy racconti se stesso. E qui parte la staffilata del collega: secondo Agnelli è Arisa che vuole che lui porti quella versione patetica di é, ma “qui non siamo a Uomini e Donne“. Ne nasce un diverbio tra Agnelli e Arisa, che prende le parti di Loomy dicendo che non viene accettato il fatto che lui scriva: non mancano i suoi urli, tra cui un “suca” che Cattelan teme possa diventare hashtag da trending topic.
Andrea Biagioni porta Wonderwall degli Oasis. Arisa l’ha trovato bravo, ma ha sempre l’impressione che sia poco autentico. Soler temeva l’effetto chitarra-in-spiaggia, motivo per cui Fedez trova giusto l’aver cercato una propria sfumatura reinterpretando la canzone: gli è mancato però l’animo arrabbiato degli Oasis.
Gaia chiude la prima manche con Let It go di James Bay. La ragazza ottiene i complimenti di Agnelli, ma quando Arisa ammette di non conoscere il brano, part eun altro scontro tra i due. Agnelli le fa notare che è il caso che studi, dato che il pubblico può permettersi l’ignoraza sui brani, ma non un giudice di X Factor: lei gli dà del saccente. Cattelan cerca di placare gli animi, però ci riesce solo dopo un paio di scambi agguerriti.
In attesa di conoscere il risultato della prima manche, sul palco torna Skin: insieme agli Skunk Anansie, l’ex giudice canta un medley dei successi della band. Ritrovata e salutata Skin, ecco il verdetto: va all’ultimo scontro Loomy.
La seconda manche riparte con Andrea Biagioni: Please, Please, Please let me get what I want dei The Smiths. Con l’accompagnamento di un’orchestra di 30 elementi, Biagioni riesce a colpire la giuria: per Fedez era naturale che si sarebbe giocato un simile pezzo, “un po’ come Salvini che fa un post contro gli immigrati: sai che prima o poi arriva”.
Roshelle raccoglie consensi con No di Meghan Trainor: vogliono ascoltare tutti il suo inedito.
Subito, di seguito, l’altra ragazza di Fedez: Gaia con Come foglie di Malika Ayane. Agnelli l’ha trovata un po’ imprecisa nell’inciso, Arisa non le avrebbe assegnato questo pezzo perché il confronto con l’originale è troppo forte; Soler l’ha trovata più precisa prima, ma si è emozionato di più adesso.
Certamente nella “comfort zone” i Soul System in Where’s the love dei Black Eyed Peas. Fedez si sarebbe aspettato arrangiamenti diversi, Agnelli si trova noiosamente d’accordo con il collega. In generale però, i giudici li hanno trovati più compatti rispetto alla prima esibizione.
Infine Eva con Senza fine di Gino Paoli. Il pubblico la applaude calorosamente. Arisa la ringrazia per l’intensità “pensavo di essere in paradiso”, e Soler: “ho snetito la magia di Eva”. Fedez nota che, pur essendo indubbiamente bravissima, è come se interpretasse sempre lo stesso ruolo di cantante seria: Agnelli gli risponde che Eva è così, il suo carattere è questo.
Conclusa la seconda manche, scopriamo come ha votato il pubblico: va al ballottaggio Gaia.
Loomy e Gaia duettano con il proprio cavallo di battaglia: Anima Fragile di vasco Rossi contro Youth di Daughter. A questo punto la parola spetta ai giudici: naturalmente Fedez e Arisa savano rispettivamente Loomy e Gaia, Soler preferisce Gaia e pure Agnelli, che è curioso di acoltarne il singolo. Il leader degli Afterhours però, ci tiene a sottolineare che oggi ha trovato più emozionante Loomy. Il ragazzo ringrazia tutti, per la possibilità di crescere.
La puntata si conclude qui, con Fabio Rovazzi e il suo nuovo singolo. La prossima settimana ci saranno Giosada e gli Urban Strangers.