Il termine funne in dialetto trentino significa donne. Il docu-reality parte dalla considerazione che 12 anziane signore ottantenni sono vissute nelle montagne di Daone, un luogo incantato del Trentino lontano però dal mare. Le dodici protagoniste hanno trascorso la loro vita senza mai vedere il mare. Il loro sogno era proprio quello di arrivare a mettere i piedi nell’acqua e ad ammirare un paesaggio differenze da quello della montagna. {module Pubblicità dentro articolo 2}
L’idea del documentario è stata di Katia Bernardi che ha realizzato una campagna di crowdfunding riuscendo ad attirare l’attenzione dei media di tutto il mondo. La Bernardi ha anche pubblicato un libro dal titolo omonimo edito dalla Mondadori ed è riuscita a portare alla Festa del cinema di Roma 2016 questo prodotto che adesso arriva su NOVE in prima visione assoluta.
Inoltre in occasione del ventennale del circolo dei pensionati di un paese del Trentino, la presidentessa decide di aderire alla causa della raccolta fondi alla quale hanno partecipato davvero in tanti. È iniziata così un’avventura che ha portato tutti gli aderenti al progetto a tentare qualunque cosa pur di raccogliere fondi. Le protagoniste hanno cucinato torte da vendere in paese, hanno posato da modelle per un calendario e si sono impegnate nel crowdfunding in tutti i modi possibili ed immaginabili.
Nel corso della raccolta fondi tutti gli sforzi realizzati sono stati documentati e da hanno portato le dodici anziane signore ad acquisire una inaspettata notorietà.
Si tratta dunque di una storia vera che ha anche un messaggio da comunicare al pubblico: non bisogna mai smettere di sognare. I sogni possono diventare realtà a qualsiasi età, anche ad 80 anni, basta che ci sia l’entusiasmo, la curiosità e la voglia di vivere il proprio sogno con ottimismo. La ideatrice Katia Bernardi ha così realizzato un film della durata di un’ora anche con il supporto di Trentino Film Commission oltre che di Discovery Italia. {module Pubblicità dentro articolo}
Katia Bernardi ha sottolineato di aver incontrato per caso le 12 protagoniste del suo film. “Mi sono subito innamorata di queste anziane ragazze che sognavano il mare. La maggior parte di loro il mare non l’aveva mai visto se non in televisione o in qualche cartolina sbiadita. La loro vita è sempre trascorsa tra vette innevate e in quel piccolo paesino sperduto tra le montagne, una vita vissuta con i mariti che lavoravano in miniera crescendo i figli con la polenta e impiegando il tempo a mungere le vacche nel corso di inverni gelati. Ma in ogni azione della loro giornata le ragazze sognavano il mare e non smettevano di inseguire questo obiettivo, anche quando gli anni passavano”.
La loro forza però, che deriva proprio dalla vita dura trascorsa in quelle montagne, aumentava. Ma sono state proprio quelle montagne a rendere le 12 protagoniste ancora più forti, a non aver paura di nulla soprattutto dei propri sogni. Il film ha finalmente esaudito il desiderio delle 12 anziane signore che hanno potuto indossare per la prima volta un costume da bagno, passeggiare sulla riva del mare e godere della vista sconfinata dell’orizzonte marino.