Il titolo del programma richiama l’omonima storica trasmissione culturale della tv in bianco e nero andata in onda tra gli anni Sessanta e Settanta che si occupava di argomenti come le arti e la cultura.
La prima puntata del programma comincia con un soggetto ben preciso, la Lega e la sua ascesa.
Gad Lerner dopo aver ricordato le origini storiche del nome del programma introduce un breve riassunto sulla storia della Lega.
Il giornalista si trova sul prato della Pontida, luogo dove i membri della Lega si ritrovavano per spiegare che questo movimento è passato dal voler staccarsi dall’Italia al controllarla ed ora i membri della Lega non si riuniscono più su quel prato ma a Piazza del Popolo, a Roma.
Ci trasferiamo in studio dove Lerner introduce i suoi ospiti, Marco Tarchi e Luciano Canfora.
I tre presenti in studio sono chiaramente contro la Lega e lo si evince dalle varie espressioni e dai ragionamenti.
Va in onda un servizio che rispecchia bene il cambio di direzione eloquente che c’è stato nell’arco di vent’anni all’interno della Lega.
Bossi e Salvini vengono inquadrati come due leader inizialmente uguali ma divenuti molto differenti dopo il cambio di pensiero del vice Premier su alcune tematiche importanti del nostro paese.
La chiacchierata prosegue e ci si concentra soprattutto sulla strategia comunicativa di Matteo Salvini e soci, secondo Marco Tarchi, i leghisti sono stati bravi ad utilizzare un linguaggio che viene parlato in contesti popolani.
Per farsi capire meglio, Tarchi specifica che questo linguaggio viene parlato nei negozietti di periferia e Gad Lerner appoggia la tesi del suo ospite dicendo che secondo lui il popolo non sempre è tutto uguale e che secondo lui fare spesso di tutta l’erba un fascio può essere sbagliato.
Si fa un altro salto nel passato della Lega ed attraverso un contributo video ci viene ricordata la strategia aggressiva della Lega nei confronti degli stranieri e delle altre religioni.
Nello specifico nel video si vedono e si sentono tanti esponenti della Lega attaccare soprattutto l’Islamismo ed il loro libro sacro.
Gad Lerner prosegue con i servizi e fa mandare in onda un altro recap sul passato della Lega riguardante la battaglia del movimento nato in Lombardia contro l’Europa.
Dal video si evince tutto l’odio e la volontà di sminuire l’Europa, Roma e l’euro da parte di Matteo Salvini ed altri esponenti del movimento leghista.
Luciano Canfora prende la parola dopo il video per ricordare anche che Salvini è la stessa persona che odiava gli abitanti del sud italia mentre ora sta cercando in ogni modo di farseli amici.
Gad Lerner allarga la questione evidenziando le parole del sottosegretario della difesa americano che paragonava il movimento leghista al fascismo.
Canfora e Tarchi cercano di spiegare che la parola fascismo deve essere usata quando ci vuole e non deve infastidire la sensibilità dei giornalisti.
I due ospiti trovano diverse somiglianze tra i due movimenti e spostano la discussione sulle leggi pericolose introdotte da Matteo Salvini come la legittima difesa che è l’esempio massimo del motto salviniano “Prima gli Italiani”.
Gad Lerner annuncia ai suoi ospiti che la puntata sta volgendo al termine ed i tre lasciano lo studio mentre ci viene fatta ascoltare la poesia di Primo Levi, intitolata proprio “L’approdo” letta da Lerner.
Così termina la prima puntata di un programma legato molto al passato nel quale il conduttore è spesso al centro dei fatti che tratta e non esita a dire la propria opinione o a farla trapelare senza troppa difficoltà.