A differenza della prima serie, del 2016, focalizzata sull’utilizzo a fini personali di devices e applicazioni, per il 2017 il tema centrale di Start! è quello delle opportunità che i linguaggi, le piattaforme e le reti digitali rappresentano per lo sviluppo delle nostre società. Come stanno cambiando i metodi di insegnamento nelle scuole sotto la spinta della digitalizzazione? Perché la tecnologia può essere determinante per trovare una soluzione alle enormi sfide ambientali di fronte a cui ci troviamo? E quale futuro ci attende nelle nostre città, sempre più smart? Le cinque puntate della serie provano ad affrontare queste e altre domande, ciascuna focalizzandosi su un tema: scuola, scienze, green, smart cities e cultura.
I due conduttori cercano le risposte e le presentano con la leggerezza di chi vuole raggiungere un pubblico più ampio possibile.
Nella prima puntata, quella sui metodi di insegnamento nelle scuole, Federico Russo e Francesco Mandelli sono tornati bambini per un giorno in una scuola elementare milanese, per vedere come il digitale stia entrando nelle aule e per conoscere alcuni dei progetti più innovativi in questo campo. Hanno messo in risalto l’importanza di padroneggiare i linguaggi che fanno funzionare le applicazioni e gli strumenti tecnologici utilizzati ogni giorno da milioni di persone. Imparare le logiche e le tecniche di programmazione diventa fondamentale per i cittadini della nostra epoca.
Una competenza preziosa quanto quelle nel campo umanistico e scientifico, su cui si fonda da sempre la nostra istruzione. Non importa se il singolo individuo abbia o meno l’intenzione di lavorare nel campo dell’informatica o come sviluppatore di app: conta conoscere i meccanismi di funzionamento, e le opportunità, del mondo in cui viviamo.
I prossimi appuntamenti seguiranno uno schema simile e i due conduttori si metteranno in gioco prima come come improbabili scienziati, poi come esploratori amanti della natura, giocatori di una straniante partita a Monopoli con amici-robot in una casa smart e, infine, come ideatori di uno stravagante progetto culturale. Lo scopo è mettere in risalto come la scienza, le aziende green, la robotica e gli attori culturali possano trarre vantaggio e nuove idee dalle opportunità messe in campo dalla sfida teconologica.
L’Italia è uno dei Paesi in cui appare pressante l’esigenza di un’alfabetizzazione digitale che riduca lo scarto con altre realtà più avanzate. Per affrontare il digital divide è necessario lavorare tanto sulle infrastrutture quanto sulle possibilità degli individui di sfruttarle nella maniera più matura e produttiva possibile. Non è un caso, dunque, che Start! sia un programma ideato e finanziato da Tim, tra gli attori più impegnati nella diffusione della banda larga nel nostro paese. È significativo, inoltre, che il servizio pubblico si impegni nell’affrontare certi temi con una divulgazione al passo con i tempi. Start! è un piccolo progetto che però sembra andare nella giusta direzione.