Il gruppo IlCam fattura ogni anno 170milioni di euro. Pierluigi Zamò racconta come è nata l’azienda, che nel tempo ha saputo rinnovarsi: “Siamo stai i primi afare solo antine in legno, dal ’76”. Conosciamo anche la famiglia del boss, moglie figlio.
Pierluigi Zamò ha deciso di andare in incognito per tenere meglio il polso della situazione. Tinti i capelli di nero, inforcati gli occhili, il boss si trasforma in un commesso di articoli da pesca: per una settimana, con la scusa di un programma da girare, comincia l’operazione.
Il primo tutor è la scrupolosa Susanna, attentissima al suo lavoro. Nonostante in passato sia stata presa di mira dai colleghi, non ha perso l’entusiamo: insieme a lei Zamò procede al carteggio. La donna gli racconta della sua storia d’amore, che vive da ciinque anni.
Il secondo tutor è Claudio, addetto alla macchina rivestitrice. Con il boss, ora diventato Francesco, ci sono dei problemi in quanto a velocità: CLaudio a un certo punto accelera trascurando le norme di sicurezza.
Durante la pausa i due si conoscono meglio, e l’uomo confida di aver perso la figlia quando aveva appena 12 anni. Nel giro di dieci giorni, da quando la piccola si è accorta di avere un grandissimo livido su una gamba, si è scoperto che aveva una leucemia fulminante. Claudio descrive il lutto come un ergastolo.
Ci spostimo ora nella sede in Slovenia. Terza tutor, nel reparto di imballaggi, è Anita. Lei si aspettava un “apprendista” più giovane: nonostante l’impaccio iniziale però, si dimostra paziente. Quando però le vengono poste delle domande, non risponde mai: dice in continuazione di non sapere niente, lasciando perplesso il boss. Francesco allora telefona al direttore generale, scoprendo qualcosa che la riguarda.
Il sogno di Anita era il pattinaggio sul ghiaccio, carriera che non ha potuto portare avanti. Al ricordo di come abbia dovuto interrompere, la donna è in lacrime.
Il prossimo tutor è Matjaz, dipendente che si occupa del rivestimento delle ante. Il ragazzo mostra al boss come fare, un po’ in ansia per la sua lentezza.
Sposato con una ragazza serba, la moglie di Matjaz è affetta da sclerosi multipla: lui però cerca di parlarne il meno possibile per non impensierirla troppo, e soprattutto per non addolorare il loro bambino. Vivere una simile malattia significa rinunciare a tante piccole cose, come una passeggiata in montagna: al figlio dell’operaio è stato spiegato tutto.
Infine, la falegnameria. Il boss affianca Bruno, accorgendosi che l’uomo, per quanto molto bravo nella propria mansione, ha a che fare con una macchina obsoleta. Calabrese, Bruno se ne è andato da casa a 33 anni, in cerca di un miglioramento: l’uomo ricorda il travagliato rapporto con il padre, con cui non è mai riuscito a parlare apertamente.
È giunto il momento di svelarsi. I tutor vengono convocati e lasciati soli in una stanza: nessuno di loro sa cosa stia accadendo, motivo per cui sono in agitazione.
Quando entrano nell’ufficio di Zamò, dopo un primo attimo di smarrimento, la voce non mente.
Il primo è Claudio: a lui il boss elargisce un bonus di 3mila euro e regala un telescopio, per guardare la stella di sua figlia in cielo. Zamò infatti, ha davvero intestato una stella anome di Ilenia, la piccola scomparsa: a nome di Claudio è stata poi effettuata una donazione a un ospedale pediatrico.
Tocca poi ad Anita: quando Zamò aveva telefonato al direttore, aveva scoperto che quello in cui glistava facendo da mentore, non era il suo reparto. Anita riceve un paio di pattini per tornare a sognare e un bonus di 4mila euro.
Per Bruno invece, ci sono tre libretti di risparmio da 2mila euro ciascuno: sono per le sue figlie.
Per Matjaz il boss ha pensato a un regalo per lui e il bambino: due biglietti per la partita del Milan, con accesso allo spogliatoio. Non solo: anche un aumento della paga.
Infine Susanna: se la donna sente il peso di essere chiamata stupida dalla gente, ci pensa Zamò con un certificato che ne attesta la bravura e l’irreprensibilità come dipendente. Oltre a un bonus in denaro naturalmente, stavolta di mille euro: Susanna però dice di non meritarselo, perché c’è chi ne ha più bisogno di lei.
La puntata si conclude proprio con la purezza di Susanna, titubante nell’abbracciare il boss perché appena uscita dal lavoro. Appuntamento a martedì prossimo.