Sergio Friscia è anche uno dei migliori imitatori di Beppe Grillo. I telespettatori di Canale 5 potranno continuare a seguirlo nella parodia del fondatore del Movimento 5 Stelle che realizza per Striscia la Notizia. L’attore e comico è stato infatti confermato nel personaggio di cui realizza forse la migliore parodia in assoluto.
Abbiamo incontrato l’attore, conduttore e recentemente anche scrittore e cantante per farci raccontare il suo futuro ed alcuni episodi della sua carriera.
Come riesce a conciliare il suo lato comico con la recitazione in serie drammatiche come ad esempio Il capo dei capi?
«Io credo che un artista debba essere in grado di mettersi alla prova in tutti i settori dalla comicità, alla recitazione impegnata e drammatica. Per questo motivo non amo le etichette utilizzate oggi nello spettacolo italiano. Molti personaggi vengono infatti definiti solo attori, altri invece comici, altri presentatori. Negli Stati Uniti questa differenza non esiste, si considera soltanto l’artista con le sue sfaccettature professionali».
La sua grande amicizia con Amadeus ha origini antiche: com’è nata?
«Ci conosciamo da 10 anni ed il nostro rapporto è stato sempre incentrato su una grande stima oltre che su una amicizia reciproca sempre all’insegna della correttezza, della lealtà e della sincerità. Con Amadeus ho lavorato in molti programmi televisivi tra i quali “Stasera tutto è possibile”. E sono stato al suo fianco lo scorso 31 dicembre nello show della notte di capodanno L’anno che verrà. Eravamo a Matera ed io sono stato al timone del programma insieme a lui».
È vero che è stato espulso dall’asilo?
«Sì. La verità è che ho sempre amato recitare e lo facevo anche a scuola. I maestri hanno sempre cercato di limitare la mia esuberanza. Qualche volta non ci sono riusciti ed ecco spiegata la mia espulsione».
Oltre Beppe Grillo, in cantiere altri personaggi per Striscia?
«Ci si potrebbe pensare, ma per adesso cerchiamo di dare più spessore possibile al creatore del MoVimento 5 Stelle».
Quali sono i personaggi a lei più cari nelle sue parodia?
«Ricordo ad esempio un’imitazione singolare di Salvo Montalbano: il commissario sbagliava set delle riprese e si ritrovava improvvisamente nella soap opera Un posto al sole. Sono soddisfatto anche della mia imitazione di chef Antonino Cannavacciuolo fatta a Made in Sud. Il giorno dopo mi ha chiamato e si è complimentato con me».
Qualche altro personaggio che ricorda con piacere?
«Il signor Di Giovanni del settimo piano, una delle parodie realizzate nel programma Macao di Rai 2 condotto da Alba Parietti e ideato da Gianni Boncompagni».
Qualche altro aneddoto?
«Forse non tutti sanno che sono stato protagonista dell’apertura dei concerti di Vasco Rossi a San Siro. Davvero una gran bella soddisfazione ed un pubblico che mi ha gratificato molto».
In autunno sarà anche un attore cinematografico?
«Sì, il 3 ottobre arriva nelle sale la pellicola “Tuttapposto” con Luca Zingaretti e la regia di Gianni Costantino. È la storia di un’università della quale Zingaretti è il magnifico rettore. Purtroppo l’ateneo è estremamente corrotto perché i docenti vendono gli esami e vengono assunti solo professori raccomandati».
Ma lei è mai stato raccomandato?
«Ebbene sì. Io sono raccomandato dal mio pubblico, il mio unico editore di riferimento. Sono gratificato dall’affetto che mi dimostra la gente comune quando mi incontra per strada e mi fa domande sui personaggi che interpreto».
Quando è arrivata la grande popolarità?
«Con Mattina in famiglia. Sono stati anni molto belli sia dal punto di vista professionale che umano».