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Grandi toni, discussione come al solito sopra le righe: il conduttore e giornalista ha cercato anche questa settimana, di difendere i diritti e la legalità, obiettivo molto difficile in questo paese dove la legalità appare, giorno dopo giorno, una sorte di araba fenice. Anche quando si tratta di operazioni apparentemente di secondo piano, comer il controllo di chi prende metro e autobus senza biglietto.
Abbiamo scoperto con nostra grande meraviglia che non esiste una maniera per fermare chi senza biglietto, si serve dei mezzi pubblici. I controllori non hanno l’obbligo di controllare. Nessuno può fermare i “furbetti della metro”. Successivamente Massimo Giletti si è collegato con alcuni sindaci di paesi siciliani nei quali case costruite abusivamente, non sono mai state abbattute, nonostante ci fosse un’ordinanza.
Giletti parla di enormi numeri di case abusive, in alcuni centri anche cinquemila. In studio ospiti come Tommaso Cerno, ma anche esponenti politici che cercano di difendere le posizioni dei primi cittadini che, nonostante le ordinanze di abbattimento, non fanno demolire le costruzioni fuori legge. In studio l’unico sindaco che ha fatto il proprio dovere e per questo è sotto scorta. Si tratta di Angelo Cambiano, primo cittadino di Licata in provincia di Agrigento al quale Giletti offre il proprio sostegno e la propria solidarietà.
Ed ecco l’attacco davvero feroce contro colui che il conduttore ha definito “un pennivendolo”. Un giornalista che osa, continuamente, sottolinea Giletti, attaccarlo sui media sui quali scrive. E lui si sente come un eroe, difensore della legalità, che viene ingiustamente accusato mentre con coraggio cercas di portare avanti i propri obiettivi per un mondo migliore.
“Continuerò sempre a difendere i diritti dei cittadini onesti in qualsiasi parte io stia” tuona Giletti che subito dopo chiude la doppia pagina del talk show per aprire, quella molto più breve, dedicata ai Protagonisti.
L’ospite è Riccardo Fogli. Insieme a lui la sua ultima compagna dalla quale ha avuto una bambina, diventando padre alla non più tenera età di 65 anni. Viene ripercorsa tutta la love story tra l’artista e la partner molto più giovane di lui. Musica e sentimenti si mescolano insieme nella maniera nazional-popolare che Giletti sa utilizzare molto bene. Ed è subito amarcord.