Il ritorno di Miss Italia su Rai 1 sembrava essere stato un passo televisivo dovuto. La manifestazione infatti è sempre andata in onda sulla prima rete di viale Mazzini con un ampio gradimento di pubblico.
Dal 2012 con l’ultima Miss eletta, Giusy Buscemi, il concorso è stato allontanato dalla Rai con il pretesto che offriva un’immagine obsoleta e non più in accordo con i tempi, dell’immagine femminile.
Il concorso di bellezza è stato così costretto ad emigrare su La7. Urbano Cairo lo ha ospitato per sei edizioni consecutive dal 2013 al 2018, ma per celebrare gli 80 anni di vita della kermesse di bellezza, Patrizia Mirigliani la patron del concorso, è stata richiamata su Rai 1.
Il 6 settembre prossimo, in prima serata e con la conduzione di Alessandro Greco, verrà eletta la Miss Italia 2019 che ha un significato particolare perché è l’ottantesima reginetta di bellezza da quando il concorso è nato.
Ma subito dopo Ferragosto e nell’imminenza della serata finale ecco che si scatenano le polemiche. Insorge Michele Anzaldi, commissario di vigilanza Rai del Partito Democratico, che accusa il Consiglio di Amministrazione Rai di aver riaccolto Miss Italia senza che la proposta passasse proprio per il CdA.
La polemica di Anzaldi è venuta dopo pochi giorni che Matteo Salvini avesse decretato la fine del governo giallo-verde. Qualcuno ha visto in questi due eventi un filo rosso. Fatto sta che per Miss Italia le polemiche non si placano. Ed è soprattutto il Partito Democratico ad andare all’attacco. «Vogliamo sapere chi ha deciso» replicano i Dem».
Accanto a Michele Anzaldi c’è anche Loredana De Petris altra componente della commissione di vigilanza Rai.
Ma Anzaldi continua ad infierire sulla manifestazione. Ha scritto, infatti, una lettera alla Corte dei Conti per i presunti debiti del marchio Miss Italia con la società organizzatrice.
Si tinge dunque di politica il concorso gestito dal 2003 dalla patron Patrizia Mirigliani, che si dichiara completamente estranea ad ogni polemica. La patron sottolinea che Miss Italia è sempre andata in onda, qualunque sia stato il governo in carica.
Ricordiamo che c’è stato anche un flash mob delle prefinaliste contro gli attacchi che si stanno muovendo al concorso. E la patron Patrizia Mirigliani ha sottolineato: «lasciate libere le donne di partecipare ad una gara di bellezza».
Come se non bastasse alla levata di scudi contro Miss Italia si è aggregata anche Valeria Valente, senatrice del Partito Democratico e presidente della commissione femminicidio. La Valente ha ritenuto assurdo il ritorno su Rai 1 di un programma che, a suo parere, propone un’immagine stereotipata della donna.
La risposta di Patrizia Mirigliani è stata immediata. La patron difende strenuamente il concorso e le ragazze di Miss Italia. «Si tratta di una manifestazione pulita, una vera e propria garanzia di serietà e di rispetto per le ragazze che in Miss Italia trovano un ambiente protetto» ha ribadito la Mirigliani.
Molti si sono schierati a difesa del concorso che rappresenta un vero e proprio spaccato dell’Italia nella seconda metà del ‘900. Tra le ex miss, Roberta Capua ha sempre sottolineato di non sentirsi mercificata per la sua partecipazione al concorso. «Ho cercato di affermare il mio talento ed il mio modo di essere» ha detto l’ex reginetta di bellezza. Le fanno eco tutte le altre sulla medesima lunghezza d’onda.
E per manifestare il proprio amore per il concorso, molte ex Miss Italia saranno presenti nella serata finale del 6 settembre 2019.