Naturalmente è l’occasione per conoscere più da vicino l’autore, la sua vita artistica e personale. Dopo la scorsa puntata su Il nome della rosa, si discute di un mistero che da secoli affascina.
Intanto si parte dal Louvre,il museo in cui il quadro è collocato e dove fu portato dallo stesso Leonardo nel 1516. Dopo il quadro sarebbe stato acquistato da Francesco I.
Si sa che un secolo dopo, nel 1625, un ritratto chiamato “la Gioconda” fu descritto da Cassiano dal Pozzo tra le opere delle collezioni reali francesi. Altri indizi fanno pensare che fin dal 1542 si trovasse tra le decorazioni della Salle du bain del castello di Fontainebleu.
Più tardi Luigi XIV fece trasferire il dipinto a Versailles, ma dopo la rivoluzione francese venne portato al Louvre. Napoleone Bonaparte se ne innamorò tanto essporlo nella sua camera da letto, ma nel 1804 tornò al Louvre. Durante la guerra Franco-Prussiana del 1870-1871 fu nascosto in un luogo sicuro. Durante la prima e la seconda guerra mondiale, il dipinto venne di nuovo rimosso dal Louvre e conservato in posti inaccessibili. Durante il secondo conflitto in particolare cambiò molte ubicazioni, prima di finire sotto il letto del conservatore del Louvre e tornare a Parigi nel 1945.
Il sorriso impercettibile della Gioconda, col suo alone di mistero, ha ispirato tantissime pagine di letteratura, di studi anche psicoanalitici. Sfuggente, ironica e sensuale, la Monna Lisa è stata di volta in volta amata ma anche derisa o aggredita.Ogni giorno è visitata da migliaia di persone e, nella grande sala in cui è esposta, un cordone deve tenere a notevole distanza i visitatori: nella lunga storia del dipinto non sono mancati i tentativi di vandalismo e un furto rocambolesco che ne ha alimentato la leggenda ed ha ispirato anche una fiction televisiva. Angela juonior spiegherà tutto questo e cercherà di capire da che scaturisce il fascino eterno della donna dipinta. In particolare: di chi si trattava?
Per indagare a fondo bisogna partire dal piccolo borgo di Vinci in Toscana dove visiteremo quella che per tradizione viene considerata la sua casa natale di Leonardo. Il genio era figlio primogenito del notaio venticinquenne Piero da Vinci, di famiglia facoltosa, e di Caterina, una donna di estrazione sociale inferiore; frutto di una relazione illegittima fra i due.
Scopriremo le sue moltiplici attività ed i suoi interessi dalla medicina alla meccanica, dall’ingegneria al volo, dall’urbanistica all’architettura, dalla scultura alla pittura. Angela juonior ci farà visitare I preziosi codici che testimoniano le sue ricerche riprodotti nel museo Leonardiana di Vigevano dove ci sono le copie di molte altre opere di Leonardo, dalla Dama con l’ermellino a la Belle Ferronière.
Alberto Angela ci permetterà anche ad osservare da vicino il famoso Autoritratto tracciato da Leonardo in età ormai avanzata custodito presso la Biblioteca Reale di Torino.
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Molti sono gli interrogativi sulla identità della giovane donna raffigurata e su quanto è accaduto in seguito. Alla fine Angela junior si fa portavoce di una ipotesi diversa da quelle finora accreditate che fa riferimento a una storia tenera ed emozionante.
Intervengono a spiegare il tutto gli storici dell’arte Paolo Forcellino e Ernesto Solari, la costumista Nanà Cecchi. Consulente della puntata è il massimo esperto di Leonardo: il professor Carlo Pedretti.
I geni tra loro hanno un volto somigliante nella maturità. Gesù di Nazaret, Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti lo avevano. (riprodotti nella mia immagine su facebok). Il ritratto anziano di Michelangelo eseguito da Daniela da Volterra ricorda l’Autoritratto di Leonardo che a sua volta rimanda al negativo del volto sindonico. La Gioconda li racchiude tutti. Cfr. ebook/kindle. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo.