{module Pubblicità dentro articolo 2}
Maurizio Crozza inizia spiegandoci che tutti noi siamo spiati e basta che noi facciamo qualche ricerca sul web perchè si conoscano i nostri gusti. Poi si parla di spiagge: in Italia il 70% delle coste è dato ai privati. E questo non è giusto. Per approfondire l’argomento ecco la parodia del ministro Padoan che, come al solito, fa lo gnorri e dice di non sapere nulla.
L’argomento successivo è quello dello Stato che dovrebbe essere un padre per i suoi figli e non una figlia per il padre. E’ il modo di introdurre il “caso Maria Elena Boschi” e le polemiche legate alle dichiarazioni di Ferruccio de Bortoli secondo cui la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglioavrebbe chiesto ad Unicredit di comprare la Banca Etruria, quella del padre e quindi di famiglia.
Il successivo argomento riguarda Tiziano Treu che, duante la campagna elettorale per il Referedum Costituzionale aveva fatto propaganda per l’abolizione del CNEL. E poi ne è diventato Presidente.
Il prossimo tema riguarda l’ex Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama che è venuto recentemente in Italia, a Milano. Critiche feroci sul capo di Stato che ha avuto il Premio Nobel per la pace ma ha fatto la guerra in Siria e Libia e in altri paesi. Uno statista che ha incassato per questo suo intervento italico 400 mila euro ed ha fatto togliere la cravatta a tutti solo perchè lui non la indossava.
Obama vuole creare una scuola per futuri statisti. E, ad aiutarlo non sarà la Merkel o la Mey, ma il nostro ex Premier Matteo Renzi che, tra l’altro, ha inserito i Millennials nella direzione del PD. Parte la parodia di Renzi.”Per lui tutto si roslove in Casa, lavoro e Mamme” dice Crozza-Renzi perchè i babbi hanno creato fin troppi problemi.
Un altro personaggio molto caro a Maurizio Crozza è il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Crozza, nella parodia, prima lo fa parlare su Emmanuel Macron nuovo Presidente francese e poi affronta il problema dei rifiuti, prima in Campania e poi a Roma. “Noi per il polistirolo a burro e salvia potremmo avere quattro stelle Michelin”. “Da noi la monnezza la preveniamo come Minority report, e allora eliminiamo tutti gli alberi perchè da questi si fa poi la carta e il cartone e si riempiono i cassonetti”. Bella parodia e buoni testi.
Adesso una incursione filsofica: Maurizio Crozza introdue il pensiero di Ludwig Feuerbach per dire che l’uomo è ciò che mangia. Dopo una serie di “paradossi alimentari” Crozza arriva a presentare Germidi Soia. Lo chef deve partecipare al Vegan Festival. Tra le novità i profilattici vegani e una porchetta vera che lo Chef vuole far passare per una grandissima rapa. Germidi Soia la taglia e la distribuisce ai suoi adepti ricoperta da una “mimonese” una crema alla mimosa che è ovviamente tutt’altro.
Ed ecco arrivare Mauro Corona, ancora più estremo dei vegani dice Crozza. “Il tubo della doccia è un prolungamento fallico”, dice lo scrittore. E poi: “le malattie sono una convenzione borghese. Io se ho mal di gola mi arrotolo un montone intorno al collo”.
Siamo in chiusura: si conclude con un riferimento a Veronica Lario. L’ex moglie di Berlusconi rischia di vedersi ridurre la cifra mensile dalla nuova sentenza della Cassazione che non tiene più conto del reddito del coniuge più forte economicamente.