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Fratelli di Crozza rilancia dopo l’esordio della scorsa settimana, la seconda puntata arriva perfino al di sopra delle aspettative. 1,3 milioni di telespettatori incollati allo schermo, 5,5% di share e record di ascolti. Sembra pagare, dunque, la scelta di mantenere il format di Canale Nove sostanzialmente intatto rispetto alle due passate edizioni.
In realtà, il lavoro c’è stato ed è evidente, ma ha a che fare più con l’affinamento della caratterizzazione delle parodie e con il loro arricchimento, che con la ricerca di nuovi impulsi nel meccanismo dello show. L’inserimento di nuove imitazioni e l’inesauribile fonte di spunti, rappresentata dalla politica nazionale di questi mesi, fanno il resto.
Fratelli di Crozza – L’imitazione di Jovanotti
Non che alla prima uscita tutto sia sembrato funzionare alla perfezione. Jovanotti, il Ministro Gualtieri e l’imprenditore Brunello Cucinelli sono parse novità interessanti. Ma è stato inequivocabile l’apprezzamento del pubblico. Tanto è bastato, evidentemente, per scongiurare la morsa della ripetitività, sempre in agguato per uno spettacolo sulla piazza ormai da anni.
Venerdì sera, intanto, era attesa la parodia del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella nuova versione ribattezzata “The new Conte”. Non è arrivata. Imprescindibile, al contrario, la riproposizione della parodia del Direttore Vittorio Feltri in chiusura di puntata. Ormai un must, consacrato dalle reazioni divertite del pubblico.
Di seguito potrete ripercorrere la diretta di Fratelli di Crozza.
La prima parodia della puntata di Fratelli di Crozza è dedicata a Matteo Salvini. In settimana, l’ex Ministro dell’Interno è intervenuto più volte sulla polemica legata ai tortellini bolognesi senza maiale. È nata dalla proposta di un parroco bolognese per la festa di San Petronio: preparare tortellini senza maiale per andare incontro ai cittadini bolognesi di origine islamica.
Il leader della Lega è insorto insieme a molti italiani per denunciare un presunto delitto ai danni della tradizione e della storia bolognese.
Maurizio Crozza, nel monologo iniziale, fa notare una palese contraddizione in casa Lega. Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha aperto al vino analcolico per di conquistare i mercati arabi. In questo caso, nessuna levata di scudi indignata a difesa del made in Italy. In nome del denaro…
Fratelli di Crozza – L’imitazione del Ministro Roberto Gualtieri
Fratelli di Crozza ricorda che quella appena passata è stata anche la settimana del Note di Aggiornamento al DEF (che delinea la linea economica del Governo per i prossimi mesi). È stato scongiurato l’aumento dell’IVA ed è stato prefigurato un rapporto deficit/PIL al 2,2%. Forse anche grazie a quello che Crozza chiama “un nostro infiltrato” in Europa, cioè Paolo Gentiloni.
Il regista dell’operazione, in ogni caso, sarebbe il Ministro dell’Economia Gualtieri. Con le sue canzoni in pieno stile bossa nova, Crozza-Gualtieri risponde alle domande della spalla Andrea Zalone per cercare di spiegare il documento. Dietro un provvedimento apparentemente positivo per il nostro Paese, però, ci sono molte incognite legate alla reale applicazione delle misure previste. Come nel caso della lotta all’evasione.
L’imitazione del Ministro Gualtieri si basa su un’idea che viene resa molto bene (quella di “parlare” con le canzoni”), ma ugualmente si rivela non granché efficace nel suscitare vere risate.
Fratelli di Crozza – L’imitazione di Silvio Berlusconi
Fratelli di Crozza continua con un secondo monologo. Il comico genovese parte dalle nuove misure pensate per favorire la riduzione dell’uso del contante per ironizzare su Silvio Berlusconi. Il Cavaliere si è lamentato in maniera decisamente poco credibile delle sue difficoltà come di tutti gli anziani nell’uso del bancomat. A dargli manforte è arrivato nientemeno che Matteo Renzi.
Ora, le difficoltà degli anziani nell’uso dei bancomat sono realissime. Si fa molta più fatica a pensare a quelle di Berlusconi.
Ma gli ultimi giorni di Berlusconi sono stati movimentati anche perché è comparso tra gli indagati per gli attentati contro Maurizio Costanzo del 1993. Inoltre, qualcuno ha vociferato di una presunta crisi con la giovane compagna Francesca Pascale. Come se non bastasse, in tanti lo hanno criticato per i video di alcune barzellette quantomeno di dubbio gusto pubblicati su molti siti. Dulcis in fundo, Berlusconi ha rivendicato di “aver legittimato in politica il ritorno dei fascisti e l’ascesa della Lega“.
L’imitazione messa a punto da Maurizio Crozza riprende ed esaspera tutte queste notizie. In particolare, grazie anche alle incursioni pungenti di Andrea Zalone, si concentra sui Parlamentari di Forza Italia allettati dalle sirene di Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi. A proposito di legittimazioni, il Berlusconi presentato da Crozza rivendica “tutte le mutandine legittimate dal ’94 ad oggi”.
Fratelli di Crozza – Il PD e l’imitazione del Governatore della Campania Vincenzo De Luca
Fratelli di Crozza ricorda come, negli ultimi giorni, il Partito Democratico sia stato al centro delle cronache per un ulteriore avvicinamento al Movimento 5 Stelle. Ha introdotto per i suoi candidati alla Regione Umbria una penale in caso di dissidenza nei confronti del partito. Una trovata in pieno stile grillino. Non a caso, era stata introdotta dalla Casaleggio Associati per vincolare l’operato dei cinque stelle.
Si è fatto sentire anche il Governatore Vincenzo De Luca. Ha rivendicato la paternità del nome “Italia Viva”, dato al nuovo partito di Matteo Renzi. Pare lo avesse usato per una sua iniziativa del 2014.
Per di più, De Luca è stato protagonista di un singolare paragone tra l’aeroporto di Milano Malpensa e quello di Napoli Capodichino. Neanche a dirlo, a dar retta alle sue parole lo scalo napoletano sarebbe un gioiello particolarmente virtuoso rispetto a quello milanese. “Imparagonabile”. L’imitazione di questa sera batte proprio su tali uscite.
Fratelli di Crozza – L’imitazione di Falvio Briatore
Ma Vincenzo De Luca ha ipotizzato pure la creazione di un partito tutto suo. Come aveva già fatto pochi mesi fa Giovanni Toti uscendo da Forza Italia e come ha annunciato di voler fare Flavio Briatore. L’imprenditore ha annunciato la nascita del “Movimento del fare”.
In un video di qualche giorno fa, Briatore ha parlato di quest’iniziativa in maniera molto vaga. Ha parlato genericamente di “voglia di fare”, di una struttura in “dream team” e di progetti legati al turismo. Vuole rivoluzionare soprattutto la Sardegna.
Si è lasciato andare anche ad affermazioni piuttosto arroganti, come: “Il sud è da sempre sbagliato. Dovrebbe essere la Florida d’Europa“.
L’imitazione di Maurizio Crozza gioca su queste uscite. Mette in risalto come Briatore prenda in considerazione azioni scollegate dalla natura geografica, ambientale e socio-culturale di alcuni luoghi.
Settimane nere anche per Placido Domingo. Il leggendario tenore e Direttore d’Orchestra spagnolo è stato accusato di numerosi episodi di molestie sessuali risalenti agli ultimi decenni. Come conseguenza, Domingo si è dimesso da Direttore della Los Angeles Opera.
L’imitazione di Placido Domingo propone il tenore ossessionato dal sesso e dalle donne.
Ripercorre le tappe della sua carriera da un punto di vista ben diverso da quello cui eravamo abituati. Sempre segnato da comportamenti ben al di là del consentito sul palco e dietro le quinte dei più grandi teatri del mondo.
In chiusura, a Fratelli di Crozza arriva l’immancabile imitazione del Direttore Vittorio Feltri. Andrea Zalone lo pungola sulla nuova sentenza che potrebbe rivoluzionare le attuali norme sul fine vita. Crozza-Feltri riesce a trasformarla in un’invettiva razzista contro i meridionali e in una sessista e offensiva contro Lilly Gruber.
Infine, dileggia i giovani per mostrare la sua avversione all’ipotesi di un voto esteso ai sedicenni.
Prima dei saluti, Maurizio Crozza rivolge un pensiero alle forze dell’ordine. Oggi pomeriggio, nella Questura di Trieste, due agenti di Polizia sono stati uccisi da una coppia di rapinatori che erano stati arrestati ed hanno tentato la fuga.
La seconda puntata di Fratelli di Crozza finisce qui.