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La seconda puntata di Maledetti Amici Miei è andata in onda giovedì sera, alle 21:20 su Rai2. Il quartetto formato da Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo, Alessandro Haber e Sergio Rubini è tornato in scena per un nuovo spettacolo tra teatro, cinema e televisione. Insieme a loro, i compagni d’avventura Max Tortora e Margherita Buy.
Lo schema è rimasto quello della prima puntata, con i protagonisti a costruire lo spettacolo partendo dagli aneddoti della loro carriera e dall’amicizia che li lega da decenni.
Ma alla seconda puntata ha partecipato un cast di ospiti tutto al femminile. Oltre a Monica Bellucci e Nina Zilli, Valeria Solarino ha recitato un testo inedito sull’amicizia scritto dallo scrittore Edoardo Nesi.
Maledetti Amici Miei ha dimostrato di essere uno spettacolo leggero, ma solido e credibile, per certi versi inusuale nella tv degli ultimi anni. Al di là degli apprezzamenti, però, gli ascolti dell’esordio sono stati al di sotto delle aspettative. Mentre la critica ha accolto positivamente la prima uscita, pur non potendo fare a meno di notare alcune sbavature.
Di seguito il racconto in diretta della seconda puntata di Maledetti Amici Miei.
Per l’anteprima, stavolta i quattro protagonisti si sono fatti trovare sul cornicione del palazzo che fa da (bella) scenografia, curata da Flaminia Suri. Sono nascosti.
La puntata la lancia Fiorello, con un video registrato dal tetto della sede Rai – in omaggio al programma – in cui scherza sui trucchi necessari a risollevare gli ascolti. “Troppi commenti positivi sui social”, secondo lui. Un programma funziona solo quando viene stroncato, dice. Intanto, in chiusura lancia il suo di show, in onda a novembre su Rai1 e Raiplay. L’evento televisivo di questo autunno.
Entra Monica Bellucci, ma non trova nessuno. È spaesata e delusa, però ne approfitta per fare il giuramento d’ordinanza dello spettacolo: promette di dire solo la verità.
La sigla di Paolo Conte
Poi, Giovanni Veronesi, Alessandro Haber, Rocco Papaleo e Sergio Rubini scendono come al solito ai piani bassi del palazzo, per raggiungere Paolo Conte nel suo studio. Se nella scorsa puntata Alessandro Haber era caduto malamente sulle scale, questa volta rimane chiudo in ascensore.
Paolo Conte canta “Via con me” come siglia d’apertura, sempre magnifico. Al termine, Sergio Rubini prova ad avvicinarlo: “Ormai possiamo dire di essere amici, no?”. La risposta del cantante gli nega la gioia.
Prima Alessandro Haber – con una poesia scritta da giovanissimo per una ragazza con cui aveva appena rotto – poi Sergio Rubini aprono la puntata, presentandosi a vicenda ed introducendo Giovanni Veronesi.
Il primo vero monologo della seconda puntata è il suo. Di fatto, è un racconto delle vicende rocambolesche legate alle riprese di “Per amore, solo per amore”, film del 1993 con Diego Abatantuono, Penelope Cruz e lo stesso Alessandro Haber.
La parte centrale del racconto è il taglio, in fase di montaggio, di una scena in cui compariva la comparsa raccomandata dal produttore Aurelio De Laurentiis. Un aneddoto tutto sommato divertente, ma l’inizio di questa puntanta arranca in quanto a ritmo.
L’ultimo ad entrare in scena è Rocco Papaleo. Il suo monologo salta sempre dalla malinconia all’ironia dissacrante. Parla di treni, desideri, amori, figli e donne. Soprattutto donne.
Maledetti Amici Miei – Il momento di Nina Zilli
Subito dopo, arriva Nina Zilli. Insieme all’ottima resident band – formata da Roberto Dell’Era, Federico Poggipollini, Beppe Scardino, Simona Norato, Valeria Sturba e Sergio Carnevale – canta una bella versione di “My baby just cares for me” di Nina Simone.
La cantante poi si racconta simpaticamente a Giovanni Veronesi, che le chiede di raccontare qualche suo famoso “vaffa”. Lei ricorda di quando il chitarrista della sua prima band la mortificò per una canzone che aveva scritto e lei mandò al diavolo il gruppo. Quella canzone era “50mila”, forse il brano di maggior successo della Zilli, di certo quello grazie al quale l’ha conosciuta il grande pubblico.
Nina Zilli poi si congeda presentando emozionata Antonello Venditti. Sembra un colpo di scena, ma in realtà Venditti non c’è: il cantautore romano viene annunciato per dopo la pubblicità, ma al rientro tutti si comportano come se l’esibizione fosse finita e lui fosse andato via.
Lo spazio di Max Tortora
Arriva, invece, Max Tortora.
Scherza sul mancato arrivo di Venditti, poi chiama al piano il Maestro Stefano Scartocci. Dai Kool & the Gang alla sigla di “Lunedì film” cantata da Lucio Dalla, a Fred Bongusto, Angelo Branduardi, Fabio Concato, Frank Sinatra, il suo numero è una rivisitazione parodistica di grandi successi.
Il segreto? Cambiare parti dei testi con assonanze, storpiature, caricature degli interpreti. Racconta pure una storia dei Bee Gees alquanto rivista dalla sua fantasia, nel loro fantomatico appartamento romano.
“Me li fai i Pooh?”, lo prega Giovanni Veronesi prima che vada via. Allora Max Tortora veste i panni di Roby Facchinetti e rivede completaemnte il testo di “La donna del mio amico”. In mezzo ci mette anche qualche verso che crea un parallelismo tra lo scioglimento dei Pooh e l’abbandono dei The giornalisti da parte del frontamna Tommaso Paradiso.
Eccola Margherita Buy, affacciata alla finestra della mansarda dal palazzo di fianco. Parla del lievito madre con Giovanni Veronesi, gli spiega entusiasta cosa sia, la bontà, l’utilità. Anche il lievito madre, però, non è che sia immune dall’ansia. Anzi, la alimenta in chi deve preoccuparsi che continui a lievitare.
Anche la “maestra d’ansia”, in questa puntata, non è che si asia dimostrata aprticolarmente brillante.
Maledetti Amici Miei – Arriva Monica Bellucci
Appena dopo, a Maledetti Amici Miei è il momento di Monica Bellucci. Giovanni Veronesi, Sergio Rubini, Alessandro Haber e Rocco Papaleo la accolgono adoranti. Ansiosi di fare bella figura e metterla a suo agio, mentre sembrano increduli davanti alla fortuna di averla lì davanti.
Scena un po’ telefonata….
Il momento amarcord lo apre Giovanni Veronesi. Si parte da una serata glamour passata insieme su uno yacht di lusso al largo della Sardegna.
“Mi hai fatto fare scene molto spinte nei tuoi film”, continua Monica Bellucci. Veronesi tira in ballo il presunto sogno erotico da cui nacque la scena hot di “Manuale d’amore 2”. Protagonisti, Riccardo Scamarcio su una sedia a rotelle e la stessa Bellucci.
Il passaggio va anche in onda (probabilmente con qualche mugugno da parte del pubblico più pudico).
Alessandro Haber è il “fortunato” di questa sera, chiamato a replicare la scena. O, meglio, parte di essa, visto che si riduce tutto ad un bacio.
La bellezza di Monica Bellucci ha un lato negativo: i commenti per lo più sessisti e volgari con cui viene apostrofata per strada. Giovanni Veronesi ne legge alcuni insieme a lei, per lo più in romanesco, non si capisce bene perché.
Tra tante cose rozze, la dedica con i fiocchi per lei arriva da Nina Zilli e dalla resident band. Versione da riascoltare di “I’d rather go blind” di Etta James.
Si chiude, così, al meglio un momento in cui purtroppo Monica Bellucci è stata coinvolta come avviene troppo spesso, cioè alludendo continuamente ai desideri sessuali che proiettano su di lei gli uomini.
Maledetti Amici miei – Alessandro Haber canta Tenco
Maledetti Amici Miei prosegue con una nuova performance canora di Alessandro Haber. Dopo l’apprezzata “Margherita” della prima puntata, Haber interpreta “Vedrai Vedrai” di Luigi Tenco e “La valigia dell’attore” di Farancesco De Gregori.
I compagni d’avventura lo prendono in giro, prima di iniziare. Rocco Papaleo legge un presunto sms di protesta inviato da Francesco De Gregori, che lo intima di non cantare la sua canzone. Allora, Haber ci cimenta solo con “Vedrai, vedrai”.
Infine, Sergio Rubini lo introduce con una presentazione sanremese e Rocco Papaleo si improvvisa Direttore d’Orchestra.
L’interpretazione di Alessandro Haber è di nuovo più teatrale che realmente canora, ma ancora una volta molto intensa.
Come non l’avessimo fatto già abbastanza, è il caso di sottolineare pure in questo caso la bravura della resident band, forse tra le cose migliori dello spettacolo.
Per un giovane pugliese, quarant’anni fa, non doveva essere facile farsi strada nel mondo del cinema. Lo racconta Sergio Rubini con un monologo, ricordando i primi passi al limite del grottesco fino alla parte in un colossal come “La passione di Cristo” diretto da Mel Gibson. Che diventa l’occasione per dirne quattro agli americani, poco eleganti, secondo Rubini.
Maledetti Amici Miei – Suona la sirena e inizia la trasgressione
Suona la sirena: inizia la seconda serata ed è il momento della liberazione, della trasgressione senza freni. Qualche “vaffa”, frasi scurrili, baci e balletti ammiccanti. Alessandro Haber esagera più di tutti, scende i calzoni e fa vedere il sedere. Hanno preso un po’ troppo sul serio i consigli dati da Fiorello ad inizio puntata sulla necessità di alimentare le polemiche?
Giovanni Veronesi prova a risvegliare i “ricordi torbidi” di Alessandro Haber.
L’attore inizia il monologo ricordando un’avventura sessuale imprevista, consumata da giovane nell’androne di un palazzo, con una donna adulta. Haber poi la ricollega ai pensieri imbarazzanti sui piaceri sessuali di sua madre, dopo aver incontrato la figlia di quella donna ed essersi messo nei suoi panni.
Pensieri che lo hanno turbato per anni, fino ad una sorta di illuminazione: le donne hanno il diritto di vivere la propria sessualità in maniera libera, senza per questo dover essere malviste e apostrofate. Prima di essere madri e mogli, sono donne.
Il monologo è apparentemente un esercizio sboccato, ma in realtà è tutt’altro. Con una gran prova da attore da parte di Haber.
Maledetti Amici Miei – La chiusura
Torna Nina Zilli. Per lei, c’è una dedica da parte di Rocco Papaleo. Le canta “Pane e olio” di Rita Marcotulli e dello stesso Papaleo, introdotta con un altro passaggio tratto da “Alba barra tramonto”, da “Basilicata coast to coast”.
Altro momento notevole, grazie alla band ma anche a Rocco Papaleo e alla stessa Nina Zilli, che sul finale si inserisce nella canzone. Un bel congedo.
“Perché hai deciso di fare il regista?”, domandavano da giovane a Giovanni Veronesi. Lui racconta l’aneddoto di Massimiliano, un ragazzo affetto da sindrome di Down. Ruotando di pochi gradi il punto di vista e guardando la realtà con gli occhi della fantasia, gli mostrò come il mondo cirostante poteva cambiare completamente. Di fatto, poteva essere ricreato. Si poteva fare persino con un evento tragico come la guerra in Ruanda. Basta questo a spiegare la grandezza della professione.
Infine, l’attrice Valeria Solarino – che tra l’altro è la compagna di Giovanni Veronesi – arriva per la chiusura di puntata. Recita “L’amicizia” di Edoardo Nesi. Un passaggio che sfuma nella sigla cantata da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.
La seconda puntata di Maledetti Amici Miei finisce qui.
Serata in crescendo. Inizio con ritmo non esaltante e testi non particolarmente brillanti, sostituiti via via da fasi più interessanti ed intense, fino ad una parte finale particolarmente densa. Non entusiasmante la partecipazione di Monica Bellucci, presentata purtroppo come la maschera di se stessa. Mentre Nina Zilli e la band di casa hanno regalato più di una perla.
Difficile che il secondo atto possa spostare di molto l’asticella degli ascolti rispetto alla prima puntata. Eppure, Maledetti Amici Miei si conferma uno spettacolo costruito molto bene per il suo genere. Di livello superiore rispetto agli standard attuali dell’intrattenimento televisivo.