Indice dei contenuti
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- 2 Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – La tragedia di Rigopiano e il caso Mollicone
- 2.1 Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – La puntata inizia con lo scherzo al calciatore dell’Inter Stefano Sensi
- 2.2 Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Il caso dell’omicidio di Serena Mollicone
- 2.2.1 Le accuse al carrozziere Carmine Belli
- 2.2.2 Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Il servizio con Nadia Toffa sull’oncologia pediatrica e i bambini malati di Taranto
- 2.2.3 Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Servizio su Venezia come salvarla dall’acqua alta le alternative al Mose
- 2.2.4 Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Il servizio sulla tragedia di Rigopiano
Le Iene Show diretta 24 novembre. Questa sera, alle 21:10 su Italia1, va in onda una nuova puntata domenicale di Le Iene Show. È il turno della conduzione tutta al maschile, affidata a Giulio Golia, Matteo Viviani e Filippo Roma, con Nina Palmieri, Roberta Rei e Veronica Ruggeri ad occuparsi, principalmente, dei servizi.
Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – La tragedia di Rigopiano e il caso Mollicone
Tra le principali vicende affrontate in diretta a Le Iene Show del 24 novembre ci sarà la tragedia di Rigopiano. Il 17 gennaio 2018, una scossa di terremoto generò la valanga che travolse il resort Rigopiano – situato ad alta quota nel comune abruzzese di Farindola (Pescara) – causando 29 morti. La tragedia colpì molto l’opinione pubblica, sia per il drammatico bilancio delle vittime, sia perché ci furono non poche incertezze nei soccorsi.
Su queste esitazioni, apparentemente incomprensibili, torneranno Le Iene nella puntata del 24 novembre 2019. Veronica Rei e Marco Fubini hanno realizzato un lungo servizio che proverà a rimettere ordine nella vicenda.
Inoltre, faranno ascoltare testimonianze inedite dei volontari della Croce Rossa che hanno risposto alle prime, drammatiche richieste d’aiuto. Richieste rimaste inascoltate che avrebbero potuto, forse, ridimensionare la portata della tragedia.
Un altro servizio servizio centrale della puntata sarà quello sul caso dell’omicidio di Serena Mollicone, la giovane studentessa di Arce (Frosinone) uccisa nel 2001 in circostanze ancora poco chiare. Tra i casi di cronaca nera più foschi degli ultimi decenni. Se ne occuperà la iena Veronica Ruggeri che è tornata nel piccolo comune ciociaro per le novità.
Infine, il calciatore dell’Inter Stefano Sensi sarà la vittima dello scherzo della serata. Anche la sua fidanzata ha partecipato allo scherzo.
Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – La puntata inizia con lo scherzo al calciatore dell’Inter Stefano Sensi
Dopo i saluti di rito, la diretta de Le Iene Show del 24 novembre 2019 inizia con lo scherzo al calciatore dell’Inter Stefano Sensi. L’autore è Sebastian Gazzarini, ma il personaggio chiave è Giulia, la fidanzata di Sensi.
Giulia prova a convincerlo a posare come modello per la sua linea di costumi. Lui si nega categoricamente, temendo di non poter fare il modello e di fare una brutta figura con i colleghi. Ma dopo un lungo lavorìo da parte della fidanzata e l’avallo da parte del Procuratore (complice), Sensi si convince.
L’arrivo sul set fotografico non è dei migliori. Gli fanno indossare due costumi: uno dorato e uno argentato, minimali e lucidi. Inoltre, lo cospargono di olio e gli mettono un accenno di rossetto, cosa che lo imbarazza.
La situazione degenera quando Stefano Sensi viene accusato di aver allungato le mani su una modella. La prima ad accusarlo è proprio la fidanzata Giulia, poi tutti sul set confermano le molestie.
Nasce una discussione veemente con Giulia, che si mostra al contempo ingelosita e sconcertata dal comportamento indecente del fidanzato.
Dopo lunghi minuti di rimprovero, Stefano Sensi scoppia a piangere e fa per andarsene. Giulia riesce a calmarlo in extremis e si scusa per essere stata troppo frettolosa nell’accusa.
Tornano a casa insieme e lo scherzo sembra finito, ma non è così.
La fine dello scherzo delle Iene a Stefano Sensi
Dopo circa un giorno, il Procuratore chiama Stefano Sensi informandolo di una storia virale su Instagram. La modella che ha posato con lui ha realizzato un video in cui ha parlato delle avances di Sensi e delle molestie. Ha anche pubblicato la foto incriminata. È uno scatto modificato, in cui la mano è effettivamente sul sedere della ragazza.
In casa Sensi il nervosismo prende piede. Giulia torna ad accusarlo, mentre il Procuratore lo informa che le immagini sono arrivate a Le Iene Show. Sensi è arrabbiato e incredulo per le accuse totalmente inventate, ma non sa come tirarsene fuori.
Quando le Iene suonano alla porta – accompagnati dalla modella molestata – lui decide di non aprire e di chiedere consiglio al Procuratore, ma poi lo fa Giulia. Lui cerca di negarsi, però dopo pochi minuti non può fare a meno di affrontare gli autori dello scherzo. Le Iene prima provano ad incalzarlo con le accuse, come loro solito, poi si rivelano e mettono fine allo scherzo a Stefano Sensi.
Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – La storia di Veronica con le ossa di cristallo per osteogenesi imperfetta
Veronica ha trent’anni ed è malata di Osteogenesi imperfetta, una malattia genetica molto rara che colpisce le ossa. È detta anche “Sindrome delle ossa di cristallo”. A Le Iene Show 24 novembre 2019 ne parla in diretta la iena Nina Palmieri.
Veronica è in cura al Policlinico Umberto I di Roma, l’unico centro in Italia ad occuparsene. Almeno per ora, visto che rischia di chiudere.
Lo stesso destino di Veronica è toccato al piccolo Pietro, un bimbo calabrese di 6 anni, anche lui in cura a Roma. Purtroppo, chi è malato di osteogenesi imperfetta rischia fratture ad ogni minima sollecitazione. Senza contare che, una volta fratturate, le ossa tornano a calcificarsi in maniera anomala e dannosa per il malato.
Al Policlinico Umberto I, il punto di riferimento è la Dott.ssa Martini, altamente specializzata nella cura della malattia. Solo lei ed un altro medico in Italia conoscono le tecniche più innovative ed efficaci attualmente disponibili, che però ancora non garantiscono la guarigione.
Ora, nel nuovo piano sanitario dell’Umberto I, il centro dedicato all’osteogenesi imperfetta non compare più. Il caso è arrivato perfino in Parlamento, ma senza sortire effetti. Nina Palmeri ha provato ad inseguire in strada il Direttore Sanitario dell’ospedale romano, che ha negato qualsiasi chiusura.
Le Iene Show – Filippo Roma servizio sugli operatori ecologici dell’Ama a Roma
Filippo Roma continua a Le Iene Show del 24 novembre 2019 la sua serie di servizi sul problema dei rifiuti a Roma. Per la diretta di questa sera, ha seguito alcuni operatori ecologici dell’Ama durante i turni di lavoro.
Prova a dimostrare che non lavorano, fanno tragitti inutilmente lunghi durante gli spostamenti, vanno a comprare pizza o a sbrigare faccende private in orario di lavoro.
Il primo inseguimento nascosto finisce con l’immancabile rincorsa all’operatore dell’Ama. Filippo Roma prova a chiedergli perché, in sei ore di lavoro, abbia lavorato, di fatto, poche decine di minuti.
Lo stesso che accade con un secondo inseguimento. “Sarà ora di fare qualcosa contro tutto questo ‘fancazzismo'”, dice la iena. Nemmeno dal Centro di raccolta rifiuti Ama di riferimento si sbilanciano sulle immagini.
Il problema esiste senza alcun dubbio. Eppure, inseguire gli operatori ecologici dell’Ama, irridendoli e facendoli passare come un unico, indistinto gruppo di ‘fancazzisti’, è probabilmente poco più che spettacolo.
Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Il caso dell’omicidio di Serena Mollicone
Veronica Ruggeri è andata ad Arce (Frosinone) per le ultime sul caso dell’omicidio di Serena Mollicone. Il 1 giugno 2001, la diciottenne Serena Mollicone scomparve senza lasciare traccia, per poi essere ritrovata morta due giorni dopo in un fossato, con mani e piedi legati. A diciotto anni di distanza, ancora non se ne conosce l’omicida.
Ma negli ultimi mesi la Procura di Cassino ha riaperto il caso perché sembra aver raccolto nuovi elementi che suffragherebbero la tesi del padre di Serena Mollicone: sua figlia fu uccisa nella caserma dei Carabinieri del paese. Guglielmo Mollicone conferma le sue accuse a Veronica Ruggeri per Le Iene Show 24 novembre 2019. “Marco Mottola, figlio del Maresciallo dei Carabinieri Franco Mottola, era un amico molto stretto di sua figlia, ma era anche implicato in giri di droga”, dice.
Tutti lo sapevano, ma lo notizia sembrava rimanere sotto traccia anche perché il Maresciallo Mottola proteggeva il figlio. Marco Mottola avrebbe ucciso Serena Mollicone dopo le minacce della ragazza di denunciarlo per le sue implicazioni nei giri di droga.
Il cellulare scomparso delle figlia Serena – poi ritrovato magicamente in un cassetto, dopo la visita in casa dei Carabinieri – la testimonianza di una barista, le ricostruzioni confuse della prima ora e alcune stranezze nelle indagini condotte dal Maresciallo Franco Mottola vennero notate subito da Guglielmo Mollicone. Eppure, nei primi giorni non pensò ad una connessione così stretta con i Mottola. Il quadro iniziò ad essergli più chiaro a mente fredda.
Le accuse al carrozziere Carmine Belli
Il primo ad essere arrestato per l’omicidio fu il carrozziere Carmine Belli, che aveva detto di aver visto Serena Mollicone la mattina della scomparsa, al bar. Era un personaggio chiacchierato per accompagnarsi a ragazze molto giovani, ma Guglielmo Mollicone non ha mai creduto all’accusa.
Belli fu scarcerato dopo 18 mesi, dopo esser stato accusato per aver avuto in tasca un biglietto dello stesso dentista di Serena Mollicone e, in casa, una busta dell’Eurospin identica a quella che aveva in testa il cadavere della giovane Mollicone. Inoltre, secondo il Maresciallo, aveva descritto troppo bene l’abbigliamento della ragazza.
Tuttavia, Veronica Ruggeri ha colto un particolare non secondario, a telecamere spente. Carmine Belli sembra non saper spiegare parte della sua testimonianza – in particolare, quella riguardante il colore dei vestiti – come se gli fosse stata imbeccata dagli inquirenti.
L’ultimo tassello della storia riguarda il Brigadiere Tuzi, collaboratore di Mottola. Dopo la scarcerazione, andò da Carmine Belli, lo abbracciò e si scusò con lui, per poi scomparire. Fu trovato morto pochi giorni dopo. Si venne a sapere che da lui era stata vagheggiata la notizia fondamentale di tutto il caso: la mattina dell’uccisione, Serena Mollicone sarebbe entrata in caserma, per non uscirne mai più da viva. “È stato ucciso per tappargli la bocca”, dicevano i suoi amici il giorno delal morte.
Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Il servizio con Nadia Toffa sull’oncologia pediatrica e i bambini malati di Taranto
Nadia Toffa, prima di morire, ha fatto in tempo a dedicarsi con tutta sé stessa a Taranto e alle implicazioni sulla salute delle micidiali polveri provenienti dalle attività dell’Ilva. In particolare, aveva preso a cuore i pazienti dell’Oncologia Pediatrica dell’ospedale di Taranto.
Non solo aveva realizzato più di un servizio su di loro. Due anni fa, aveva anche promosso una raccolta fondi attraverso la vendita di magliette, grazie alla quale è stato possibile aprire il nuovo reparto di Oncologia Pediatrica. Dove i bambini malati possono curarsi senza spostarsi di diversi chilometri, come accadeva prima.
Una delle bambine che Nadia Toffa aveva incontrato due anni fa, ora è guarita. Nel servizio de Le Iene Show 24 novembre parla insieme alla madre della sua esperienza e ricorda teneramente Nadia Toffa: “Le direi come sempre di non preoccuparsi, che i capelli ricresceranno più forti di prima”. Poi si commuove, essendo perfettamente a conoscenza della triste sorte di Nadia Toffa.
Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Servizio su Venezia come salvarla dall’acqua alta le alternative al Mose
Giulio Golia si occupa di Venezia e dell’eccezionale acqua alta che dieci giorni fa ha creato gravi danni alla città. Il suo servizio per la diretta de Le Iene Show 24 novembre 2019 si concentra sul Mose, sui ritardi decennali dei lavori, costati già miliardi di euro.
Il dubbio sollevato da Giulio Golia è che, in realtà, per salvare Venezia dall’acqua alta, il Mose non sia la scelta giusta. Servono alternative al Mose.
Come spiegano gli esperti di idraulica, in molti casi simili, sistemi come il Mose sono stati bocciati. Germania, Inghilterra, l’olandese Rotterdam, hanno scelto sistemi più efficaci, meno costosi e più sicuri.
Uno dei problemi del Mose, infatti, sarebbe anche che è progettato per poche chiusure l’anno ed è soggetto a forti fenomeni corrosivi, con costi di manutenzione altissimi.
Questo perché l’innalzamento del livello del mare è ormai costante, così come il fenomeno dell’acqua alta ha subìto un notevole incremento per via dei cambiamenti climatici. Le chiusure sarebbero, dunque, centinaia l’anno, dice un esperto del CNR.
Un altro esperto, dell’Università di Padova, parla invece di una soluzione alquanto singolare. Per salvare Venezia, bisognerebbe sollevare di qualche centimetro la città. Come? Pompando acqua di mare sotto le sue fondamenta.
Perché andrebbero riempite le falde acquifere: sono state svuotate per permettere le attività industriali e il terreno su cui poggia Venezia è sprofondato.
L’ex Governatore del Veneto, Giancarlo Galan, è andato a processo per implicazioni in presunte irregolarità nella gestione dei finanziamenti e dei lavori del Mose. Giulio Golia lo rincorre, ma non riesce a trovarlo. Non resta che chiamarlo al telefono, senza però ottenere altro che risposte vaghe sulla sua richiesta di patteggiamento. L’attuale Governatore, Luca Zaia, resta altrettanto sul vago e parla solo di leggi sui lavori pubblici.
Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Il servizio sulla tragedia di Rigopiano
Il 17 gennaio del 2018, una valanga innescata da una scossa di terremoto travolse l’hotel in alta quota di Rigopiano. Quella tragedia causò 19 morti e 11 feriti.
Al momento della valanga, l’hotel era isolato già da ore a causa di una nevicata eccezionale: la strada era ostruita da un muro di neve alto circa due metri.
L’indignazione dell’opinione pubblica è montata da subito per via delle telefonate emerse durante le indagini. Pare che ai soccorsi fossero arrivate numerose chiamate dagli ospiti della struttura di Rigopiano. Rimasero inspiegabilmente inascoltate.
Tra queste ci sono circa una decina di chiamate di Gabriele, un volontario della Croce Rossa che era bloccato nel resort, poi morto sotto la valanga, che iniziò a chiamare i soccorsi ben 5 ore prima della valanga.
Il servizio di Roberta Rei per Le Iene Show 24 novembre 2019 porta come testimonianza le dichiarazioni dei colleghi di Gabriele. Ripetono oggi di aver sempre comunicato a tutti gli organi competenti le chiamate ricevute, senza che nessuno li prendesse sul serio.
Da quando è emersa l’esistenza delle telefonate, si è capito non solo che molti responsabili dei soccorsi le ignorarono, ma anche che in tanti hanno provato ad insabbiarle in sede processuale. Il perchè non è ancora dato sarperlo. Anche uno dei responsabili del sistema di emergenza non spiega a Roberta Rei perchè quelle chiamate furono ignorate.
Il racconto dei sopravvissuti
Il servizio prosegue, poi, con il racconto dei Vigili del Fuoco impegnati nelle 60 ore di soccorsi disperati e difficilissimi. E con quello straziante dei sopravvissuti. Praticamente tutti loro hanno perso i propri cari: una compagna, un marito, una figlia…
Soprattutto, ciascuno di loro conferma le chiamate incessanti ed inascoltate ai soccorsi.
Roberta Rei porta Stefano, un sopravvissuto che ha perso la moglie (oltre all’uso del braccio) dalla responsabile della Prefettura che al telefono gli aveva risposto seccata, negando qualsiasi problema all’hotel Rigopiano.
Una trovata spettacolare del tutto inadatta al tema…
Il vero problema – e il servizio lo centra – è che tutti i responsabili sono ancora oggi al loro posto. Il motivo è che il processo sul depistaggio è ancora in corso e fin quando non saranno accertate le responsabilità non ci saranno i presupposti legali per allontanarli.
Resta la sensazione, non proprio rassicurante, che sarebbero sempre loro a dover gestire un’eventuale emergenza, oggi.
Il servizio sui tombaroli
Il servizio successivo de Le Iene Show 24 novembre è sui cosiddetti tombaroli. Veri e propri archeologi clandestini perennemente impegnati nella ricerca di reperti archeologici di valore. Poi, li rivendono al mercato nero.
Il testimone del servizio è un tombarolo romano ed è specializzato nella ricerca di corredi funebri di epoca etrusca. Durante le riprese – in maniera alquanto sorprendente – scova un corredo di 7 o 8 pezzi di una tomba etrusca. L’abilità del tombarolo consiste, oltre che nel conoscere la possibile collocazione delle tombe etrusche, nel trovare gli strati di tufo nel terreno. Lì introduce una sonda metallica (una sorta di piccola trivella) finché non si imbatte in qualche reperto. “Il petrolio sta per finire, di questi reperti ne abbiamo scoperti neanche il 30%”, dice il tombarolo.
Le Iene Show 24 novembre 2019 diretta – Lo scherzo all’attore Fortunato Cerlino il Pietro Savastano di Gomorra
Il secondo scherzo della serata è quello all’attore Fortunato Cerlino, il Pietro Savastano di Gomorra.
Mattina presto, Stazione Termini di Roma. Cerlino sale su un treno diretto a Milano, dove lo aspettano per una presentazione del suo libro. Tra i suoi vicini di posto (tutti complici), c’è una escort con il suo aguzzino.
Quando l’uomo si addormenta, la donna invia un pizzino a Cerlino in cui chiede aiuto: l’uomo la schiavizza e la minaccia. Inoltre, gli chiede di consegnare un robot giocattolo al fratello – è per il figlio e ci tiene molto a farglielo avere – che troverà in stazione a Milano.
Dopo la sorpresa iniziale ed un fitto scambio di pizzini, Cerlino esorta la escort in maniera molto dura a denunciare il suo sfruttatore. Prende in carico, inoltre, il robot. Il problema – ma lui non lo sa – è che il giocattolo è pieno di cocaina. Dopo l’intervista a Radio 105, Fortunato Cerlino va a consegnarlo al fratello della escort (che nel frattempo lo ha contattato in radio). Inevitabilmente, al momento della consegna arrivano i Carabinieri e scoprono la droga.
Con l’immancabile saluto a Nadia Toffa, i tre conduttori chiudono la puntata.
La diretta de Le Iene Show 24 novembre 2019 finisce qui.