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Il viaggio della puntata parte dal Lazio, dalla sala dei mappamondi di Palazzo Farnese a Caprarola. Antica fortezza, la struttura è poi divenuta un palazzo in cui sono custodite mappa che mostrano come, secondo gli antichi, era fatto il mondo. Esiste un gene del viaggiatore? Noi italiani, popolo di repubbliche marinare, navigatori ed esploratori, abbiamo una nostra predisposizione.
Giacobbo si sposta quindi a Verona, dove si domanda se Shakespeare avesse copiato: non era infatti il primo ad aver narrato di Romeo e Giulietta. Si va poi in Sicilia, per parlare del primo vero messaggio in bottiglia e, a ncora, sulle tracce di Romeo e Giulietta, a Lecce.
Ci si interroga ora su Cristoforo Colombo, collegandosi ai cavalieri templari. L’ipotesi è che Colombo avesse un parente templare che sapeva già del nuovo continente: l’attenzione è su delle carte che vennero regalate a Colombo, e sulla croce templare ch eil navigatore avrebbe avuto sulla nave.
A gettare un mistero sulla faccenda, la scomparsa di molti documenti dell’ epoca. Da Santa Fè, vicino Granada, il conduttore cerca informazioni in merito: tra la regina Isabella di Castiglia e il navigatore, vi sarebbe stato un accordo reso pubblico solo in un secondo momento. Venne istituita anche un’apposito commissione, affinché Colombo fosse accreditato come scopritore, piuttosto che come eretico.
Si va ora in Italia, ad Amelia in Umbria. Qui vi fu il primo vescovo di origine americana: nella cappella della chiesa sono sepolti tutti i personaggi della famiglia Geraldini, le cui tombe mostrano sculture con volti tipici degli indiani. La domanda quindi è se conoscessero gli indigeni dell’America ancora prima della sua scoperta.
Non solo: Giacobbo si riallaccia a Kennedy, il cui cognome era Fiztgerald. Solo un’assonanza? Oppure un legame parentale da ricercare? Dunque Kennedy era di origine italiana?
Si parte ora per la Francia, per Avignone: è qui che il re e il Papa “hanno fatto di tutto er interrompere la storia dei cavalieri del tempio”. Con il trasferimento del papato in Francia, il papa Clemente V fu costretto a subire le decisioni del re Filippo il bello, che decise di impossessarsi delle ricchezze dei templari: iniziò quindi con un ordine che sanciva l’arresto dei cavalieri residenti in Francia, accusati di eresia. Così, subendo le pressioni del re, il Papa ordinò la confisca dei loro beni in tutta Europa.
Secondo una pergamena custodita ad Avignone, il Papa non li avrebbe affatto ritenuti eretici. Ma alla fine cedette l’ordine al re, non riuscendo ad affrontare il ricatto dello scisma. I due, nemici in vita, morirono nello stesso anno, tanto che qualcuno iniziò a parlare di maledizione.
I sette Papi che si sono succeduti ad Avignone erano tutti francesi.
Giacobbo si dirige ora al Louvre. Si esplorano i misteri della Gioconda, a partire dalla “proprietaria” del volto. Impossibile fossare un premio assicurativo per l’opera, dato che nessuno potrebbemai pagare tanto: è stata prestata una sola volta, per essere esposta a Washington, e vennero chiesti 100 milioni di dollari.
Il sistema che protegge Monna Lisa mantiene una certa temperatura (20 gradi) e umidità. Girando per le stanze del Louvre, mostrandocene le opere contenute, il conduttore ripercorre il rocambolesco furto della Gioconda, seguendo “minuto per minuto” le vie in cui il quadro è uscito dal museo.
Una curiosità: con un piccolo quadro Leonardo avrebbe guadagnato quanto in sei anni di lavoro.
La puntata prosegue alla scoperta dei “misteri d’Egitto” a Parigi. Si parla della piramide di Cheope, e viene rispolverato un filmato del 2007, quando Giacobbe vi entrò: ci si interroga sul seth, chiamato la torre dell’eternità:i faraoni tenevano molto ad avere una raffigurazione del seth sulla loro tomba.
Si cambia completamente argomento: i premi Nobel rubati alle donne. Lise Meitner, che aveva studiato la fissione nucleare, non vinse erò l’ambito premio riconosciuto dall’Accademia di Stoccolma: il suo lavoro non venne mai riconosciuto, tanto che il Nobel venne dato sempre a uomini, a partire dal compagno della donna.
Altra figura non riconosciuta, Rosalind Franklin: è lei all’origine della scoperta del dna.
La puntata si conclude qui.