E’ accaduto in particolare con le serie divertenti, o annunciate come tali che, poi, invece, si sono rivelate piatte e prive di appeal. Probabilmente nell’adattamento si sono perse molte sfumature di significato, particolare che può uccidere un prodotto come la sitcom basata su modi di dire, doppi sensi e giochi di parole. Ad ogni modo, noi giudichiamo il prodotto come si è presentato allo spettatore italiano. E questa è la nostra classifica delle peggiori serie tv di importazione viste del 2013.
2 Broke girls, trasmesso da Italia Uno. Due ragazze di estrazione sociale diversa e con caratteri agli antipodi, lavorano insieme in una tavola calda. Lo sviluppo della vicenda è prevedibile: mano a mano, le due supereranno le difficoltà e diventeranno due fidate amicheTrama già vista insomma, ma non è questo il problema: la puntata passa senza lasciare segno. E per ridere bisogna metterci davvero la buona volontà.
Spostandoci dalle generaliste, su Deejay tv va in onda Melissa&Joey, incentrata su due amici trentenni che condividono l’appartamento. Lei è un volto che gli spettatori di Italia Uno conoscono da anni, perché era la strega Sabrina. Ma l’amore per un personaggio della propria infanzia o adolescenza non basta per apprezzare una serie priva di guizzi. Le puntate potrebbero essere scambiate una con l’altra; nemmeno ce ne accorgeremmo.
Un’altra serie bocciatai è Diario di una nerd superstar, in onda su Mtv. Giunta alla terza stagione, la vita di Jenna Hamilton procede tra scuola e amori adolescenziali.
La protagonista è sempre la stessa, ed è lodevole che gli autori non abbiano scelto di far entrare la blogger outsider tra le cheerleader del liceo, ma la scrittura di questa terza stagione sembra aver tolto smalto ad alcuni comprimari, in particolare Jake. Fidanzato che qualsiasi ragazza vorrebbe nella seconda stagione, tappetino senza personalità in questa. L’escamotage di far morire uno dei personaggi secondari poi, non ha rimescolato le carte in tavole, ed è sembrato solo un modo per inventarsi qualcosa di nuovo. Soprattutto perché nella serie la protagonista non aveva alcun tipo di rapporto con lui.
Passando al genere del teen drama invece, la sesta e ultima serie di Gossip Girl ha proseguito sulla china deludente delle stagioni precedenti. Ormai la serie aveva detto tutto quello che aveva da dire, tanto che gli ascolti in America erano scesi. Rimanevano soltanto due validi motivi per sintonizzarsi su Italia Uno e arrivare fino in fondo con la sua visione: i curati outfit delle protagoniste e l’identità della famigerata blogger.
Infine, un prodotto visto su Retequattro: Tierra De Lobos. A metà tra soap e western, la storia dei fratelli Cesar e Roman Bravo sembrava improvvisata da modelli travestiti da attori, al limite di un filmato amatoriale. La componente voyeuristica poi ha solo aggiunto un ulteriore elemento che rendeva l’insieme ancora più grottesco. Dimenticabilissimo.