Massimo Reale da anatomopatologo nella serie Rocco Schiavone ad attore teatrale. Reale infatti in questo periodo e fino al 6 gennaio 2020 è in scena al Teatro Ciak di Roma con il capolavoro di Alfred Hitchcock, Delitto perfetto.
Massimo Reale – intervista all’attore in scena con Delitto perfetto
Ecco l’intervista rilasciata da Massimo Reale a maridacaterini.it
Ci spiega intanto qual è il suo ruolo?
«In Delitto perfetto io sono un marito avido di soldi sposato con una donna ricca. Le mie intenzioni però sono di uccidere mia moglie per gelosia ma anche per ereditare un ricco patrimonio. Voglio tentare un delitto perfetto. La vicenda però presenta subito molti inconvenienti».
Dov’è ambientata la vicenda teatrale?
«Siamo negli anni ’50 e i protagonisti fanno parte dell’alta borghesia inglese. Oltre che dalla fame di denaro sono mossi da sentimenti inconfessabili di odio e di rancore. Noi raccontiamo questa vicenda come un vero e proprio femminicidio, ispirandoci purtroppo ai tanti fatti reali avvenuti nella nostra società».
Sarete in scena anche durante le feste?
«Recitiamo durante tutte le festività, compresa la sera del 31 dicembre. Cerchiamo in questo modo di tenere compagnia agli spettatori con una piéce teatrale rivista e adattata anche ai tempi moderni».
Quali saranno i suoi progetti futuri?
«Dopo la conclusione di Delitto perfetto sarò a Siena, protagonista di uno spettacolo dal titolo L’uomo sottile. E la storia di un fantino del Palio del quale però non viene specificata la contrada. Lo spettacolo è già andato in onda lo scorso anno con grande successo, e quindi lo riprendiamo».
Massimo Reale – il successo ottenuto dalla serie Rocco Schiavone
Ci sarà nella quarta stagione di Rocco Schiavone?
«Certamente. Io sarò di nuovo l’anatomopatologo Fumagalli che aiuta il vicequestore Rocco Schiavone ad individuare gli assassini di turno. Fumagalli attraverso le sue autopsie riesce a fornire a Schiavone indizi importanti per arrivare alla verità».
Quanto ha contribuito Rocco Schiavone ad aumentare la sua popolarità?
«La serie molto amata dal pubblico italiano mi ha dato non solo la popolarità ma anche la stima del pubblico. Tutto questo serve per crescere professionalmente sempre di più».
Che rapporto ha con la tv come spettatore?
«Amo il piccolo schermo. Sono fan di Chi l’ha visto? e seguo Lilli Gruber. Guardo Inoltre molti prodotti di fiction perché mi piacciono le storie televisive. La qualità della fiction italiana si è alzata. Anche Netflix oggi propone prodotti di grande qualità. Insomma l’offerta generale è altissima».
Perché si definisce un fan di Chi l’ha visto?
«Il programma di Federica Sciarelli racconta un’Italia popolare, la provincia misteriosa e nascosta che viene raramente raccontata in tv. Inoltre Chi l’ha visto? ha aiutato molte famiglie a ritrovare i propri cari rendendo così un servizio al pubblico».
Ci racconta quali sono i suoi hobby?
«Innanzitutto sono un nuotatore e per anni ho amato l’equitazione. Sono anche uno psicologo abilitato e faccio consulenze. Il mestiere dello psicologo mi affascina perché richiama il teatro della mente».
Qual è il libro che ha attualmente sul comodino?
«Mia suocera beve, di Diego De Silva».