Sono trascorsi dieci anni dalla morte di Gianni Agnelli avvenuta il 24 gennaio 2003. Ma il suo ricordo non si è mai affievolito sia nei mass media che tra gli italiani. L’Avvocato è oramai un personaggio entrato a far parte, di diritto, della storia del nostro paese. Lo speciale vuole ricordarne la figura sotto un’ottica inedita, evidenziando il contributo che ha dato alle nuove tendenze nel campo del costume. Ma naturalmente saranno approfonditi anche i suoi meriti nei settori dell’industria, della politica e dello sport. Inoltre si ricorderà che Agnelli è stato ambasciatore d’Italia nei principali incontri internazionali e nella promozione del “made in Italy”.
Lo speciale con cui Rai Storia ripercorre la vicenda umana e professionale di Agnelli, dal titolo “L’Avvocato”, come era universalmente denominato, è un racconto in prima persona della vita del Presidente della Fiat attraverso le interviste da lui rilasciate e con l’ausilio di molte immagini di repertorio. Rivedremo un incontro con Enzo Biagi datato 1988. In quell’occasione Agnelli svelò all’amico e giornalista molti aspetti della sua vita privata e pubblica in una sorta di intervista-confessione che avvenne nel programma Dinastie.
Si parte dalla famiglia di Agnelli, dalle sue origini, soprattutto dal nonno Giovanni, “Il Senatore” fondatore della Fiat. Così in uno scorrere di ricordi, Agnelli racconta i personaggi che lo hanno influenzato. Tra questi il successore del nonno alla presidenza del gruppo torinese, Vittorio Valletta che del giovane “Avvocato” diventato a 24 anni vicepresidente, fu padre putativo. Il ricordo più doloroso riguarda il padre, scomparso tragicamente in un incidente aereo avvenuto nel 1935. Sono seguiti, poi, gli anni di formazione che hanno preceduto la sua nomina a Presidente della Fiat nel 1966.
Poi il racconto diventa più intimista: Gianni Agnelli ricorda l’incontro con la moglie Margherita, la nascita dei figli e gli anni d’oro del gruppo automobilistico. Successivamente, negli anni ’70, già alla guida della Fiat, l’Avvocato affronta il periodo caldo delle lotte sindacali e viene chiamato alla Presidenza alla Confindustria.
Gli anni Ottanta caratterizzati dall’edonismo lo innalzano a simbolo del made in Italy. E Agnelli si trasforma in un’icona di stile, di eleganza e di saggezza che coltiva molteplici passioni, dallo sci alla Formula 1, dal calcio alla Ferrari alla Juventus. A chiudere la puntata, un bilancio della sua esperienza e un chiaro messaggio alle generazioni future: non bisogna in alcun modo sprecare quanto di buono hanno realizzato i capitani d’industria durante il Novecento.
L’Avvocato verrà repòlicato nei giorni successivi da Rai Storia.