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Nelle ultime settimane, Nutella è tornata ad affollare in modo massiccio gli spazi pubblicitari televisivi. Lo ha fatto con lo spot tv dei Nutella B-ready, risalente ad un anno fa ma ancora fresco, anche se non particolarmente originale.
Spot TV Nutella B-ready – Com’è nata la pubblicità
L’azienda di Alba viene da una grande sponsorizzazione a Sanremo 2020 oltre che dal successo planetario dei Biscuits, ed ora ha evidentemente deciso di rilanciare anche i Nutella B-ready. Snack che ha sempre garantito ottimi numeri all’azienda fin dalla prima commercializzazione nel 2014.
La cialda leggera e friabile con dentro la celebre crema alla nocciola è diventata da subito un prodotto particolarmente appetibile durante le pause lavorative o di studio. I Nutella B-ready racchiudono le proprietà inconfondibili dei prodotti Ferrero e allo stesso tempo rappresentano un tentativo riuscito di rinnovare gli scaffali del marchio.
Hanno raccolto anche alcune critiche per gli ingredienti della ricetta e l’apporto di grassi. In particolare, si è parlato – talvolta con allarmismo – dell’olio di palma utilizzato da Nutella, in un dibattito che ha cambiato la produzione di molte aziende, non della Ferrero. La tesi sostenuta dalla multinazionale è che l’olio di palma non sia più dannoso di altri se utilizzato nelle giuste quantità.
Altro discorso è quello riguardante l’impatto delle piantagioni di nocciole e di palme da olio. Da anni si discute di quanto costi la produzione delle industrie dolciarie in termini ambientali, di sfruttamento del territorio e di vera e propria colonizzazione di intere aree nei paesi in via di sviluppo.
In ogni caso, lo spot tv dei Nutella B-ready tornato in onda recentemente, cerca di suscitare la golosità, con l’immagine aziendale classica legata agli iconici prodotti Ferrero.
Il video della pubblicità dei Nutella B-ready
Il video della pubblicità dura trenta secondi ed è girata in un grosso open space, particolarmente luminoso. Un gruppo di professionisti – forse architetti o progettisti – lavora attorno ad un desk, alla luce di una vetrata a tutta parete. Attorno, pareti bianche e lignee, fuori un bel parco fitto di alberi. Ambiente ideale, si direbbe.
La responsabile del progetto, tuttavia, entra e mette sotto pressione i tre al lavoro, due uomini e una donna: “Ragazzi, la consegna è fra due ore”, dice in tono piuttosto perentorio. A poco servono le rimostranze dei lavoratori, che le ricordano la scadenza fissata per il giorno successivo.
“Domani è un altro giorno”, rincara la responsabile mentre si allontana.
I progettisti, evidentemente già stressati dai ritmi sostenuti, rischiano di cadere nello sconforto per il sforzo in più che li aspetta. Ci pensa uno di loro a risollevare gli animi, lo stesso che aveva provato a ribattere alla responsabile: “Tranquilli ragazzi, abbiamo Nutella B-ready!”.
La scatola di snack che prende dal cassetto fa tornare il sorriso sul volto di tutti. Riporta sui suoi passi perfino la direttrice del progetto. Si palesa al tavolo con un’espressione che cerca di rimanere impassibile, ma cede di fronte alla golosità: “Per me niente?”. “Certo”, le risponde l’uomo mentre fa per darle uno snack, per poi ritrarlo proprio quando lei sta per afferrarlo.
Intavola una breve trattativa che in cambio del B-ready prevede più tempo per lavorare al progetto e riesce a strappare una dilazione della scadenza. “Ma sei un king”, lo celebra il collega esultante.
Il significato della pubblicità di Nutella B-ready
La pubblicità di Nutella B-ready si regge su un’idea tutt’altro che originale. L’irresistibilità di un prodotto particolarmente buono, in cambio del quale si fanno sacrifici, concessioni o follie, fa parte di uno schema consolidato di promozione di un gran numero di prodotti. Non solo alimentari.
Ma tanto basta per evocare l’immagine del brand Nutella. Universalmente famoso e con tratti a dir poco definiti e riconoscibili, non ha bisogno di estrarre dal cilindro chissà quale diavoleria per trasmettere la propria idea di prodotto.
Il resto lo fanno il linguaggio e la situazione rappresentata nello spot tv dei B-ready. Le scadenze che pressano, un bell’open space che però non evita lo stress, la condivisione informale e unificante con i colleghi delle difficoltà cui si va incontro, il break necessario a ricaricare le pile: circostanze in cui giovani e lavoratori – il target principale dei Nutella B-ready – possono riconoscersi con molta facilità.
E quel “Ma sei un king”, che suggella il tutto con un linguaggio nato nell’ambiente del rap e poi esteso a tutti i registri. Tentativo giovanilistico non proprio efficace, sebbene anch’esso fonte di immedesimazione.
Lo spot tv, dunque, oltre a generare riconoscimento, nel complesso prova a suscitare una certa simpatia, per quanto figlia di un’idea inflazionata e inevitabilmente poco pungente.
pubblicita veramente irritante, con quel personaggio con la barbetta e le bretelle stucchevole, fa delle facce che i primati non farebbero per pudore ma tant è.