Indice dei contenuti
- 1 Dritto e rovescio, 23 aprile 2020, premier Conte protagonista di una soap opera
- 2 Dritto e rovescio, tutte pazze per il premier Conte
- 3 Dritto e rovescio, 23 aprile 2020, le dichiarazioni della Meloni
- 4 Dritto e rovescio, Meloni: “Non stiamo chiedendo l’elemosina”
- 5 Dritto e rovescio, 23 aprile 2020, le principali tematiche trattate
- 6 Dritto e rovescio, il collegamento con Al Bano Carrisi
Dritto e rovescio, premier Conte protagonista di una soap opera. Oggi, 23 aprile 2020, in prima serata su Rete4 è andata in onda una nuova puntata di Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico-sociale condotto da Paolo Del Debbio. Attualità, crisi economica, le decisioni del Consiglio Europeo, l’ipotesi della fase 2, sono alcuni dei temi trattati.
Dritto e rovescio, 23 aprile 2020, premier Conte protagonista di una soap opera
Fulcro della puntata è stato però un ironico commento di Giorgia Meloni. Paolo Del Debbio ha intervistato la leader di Fratelli d’Italia, che parlando del premier ha detto: “Conte ormai è il protagonista di una soap opera. La cosa più divertente che ho letto ultimamente su di lui viene da Twitter. Un signore ha scritto: nella prossima puntata de ‘Il Decreto’ Conte si innamora”.
La Meloni ha lasciato sottintendere, piuttosto chiaramente, di considerare le conferenze stampa di Conte un mezzo con il quale il premier ha cercato di attirare l’attenzione su di sé, tralasciando alcuni doveri del suo compito istituzionale.
“Conte ci ha abituato a puntate settimanali di conferenze in cui ci spiegava i cavilli dei suoi decreti inefficaci. Il fatto che oggi abbia pubblicato solo un video di 3 minuti tradisce una cosa molto chiara: Conte si vergogna del risultato del Consiglio Europeo e non è in grado di rispondere alle domande dei giornalisti” – ha continuato la Meloni.
Dritto e rovescio, tutte pazze per il premier Conte
Comunque la si pensi in merito, è certo che Conte, conferenza stampa dopo conferenza stampa, ha davvero attirato molta attenzione su di sé. In questo drammatico frangente, a guardar con occhio più leggero e frivolo i protagonisti del panorama politico Italiano, è emerso il carismatico fascino del premier, che ha conquistato diversi consensi – soprattutto femminili. Un po’ come il principe delle fiabe (o il bello di una soap in costume) Conte è “accorso in nostro aiuto” ed ecco che la favola è servita.
Celeberrime sono ormai le bimbe di Conte, un vasto gruppo di fan che si sono sintonizzate adoranti davanti al piccolo schermo solo per ammirare il loro idolo per qualche minuto e si sono poi riversate in rete per commentarne l’avvenenza.
Dritto e rovescio, 23 aprile 2020, le dichiarazioni della Meloni
L’intervento della Meloni è continuato con commenti sulla situazione economica Italiana e sul consiglio Europeo.
“Lo Stato deve dire agli imprenditori “Chi resiste è un eroe”. Guardi il decreto liquidità. Aiuta le banche e pochi altri. I soldi li devi ridare in 6 anni, tempi insufficienti. Ti danno – con una garanzia dello stato – al massimo 25000 considerando il tuo fatturato dell’anno precedente. Dopo di che c’è una postilluccia di cui ci siamo accorti e che abbiamo denunciato: le banche sono autorizzate con la garanzia dello stato a rientrare dei vecchi prestiti. Le banche pacchia ed alle microimprese arrivano le briciole.
L’Italia esce sconfitta dal Consiglio Europeo. Vorrei essere contenta, ma non lo sono. Non è Conte nella sua debolezza a pagare, ma tutti noi. Oggi li devo fare io nomi e cognomi: Giuseppe Conte, Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio, Matteo Renzi”
Dritto e rovescio, Meloni: “Non stiamo chiedendo l’elemosina”
La leader di Fratelli d’Italia si è poi espressa sul tema MES: “L’Italia ha messo 15 miliardi di euro nel fondo. L’Europa ora ci propone di prendere in prestito 36 miliardi di euro che dovremmo restituire con gli interessi nel giro di un anno. Quindi dovrei prendere i soldi miei, restituirli con gli interessi e dire pure grazie. E’ una trappola per topi. Il formaggio sono i 36 miliardi, il topo entra nella gabbia e scatta la tagliola. Sa cosa significa questo? Che tra un anno c’entra la troika dentro casa. Quando è successo in Grecia, è aumentata la mortalità infantile ed hanno dato via tutti i gioielli di famiglia.
Io sono una patriota e mi sto battendo capendo che i miei avversari sono molto più potenti di me. Non accetto che l’epidemia di Coronavirus venga utilizzata come mezzo per mettere in ginocchio l’Italia. Chiedo che esista un’Europa vera. Ora sono tutti slogan. Noi non stiamo chiedendo l’elemosina, pretendiamo semplicemente che l’Europa ci riconosca quanto ci spetta. Sa l’Italia quanto trasferisce all’Unione Europea in sette anni? 100 miliardi di euro”.
Dritto e rovescio, 23 aprile 2020, le principali tematiche trattate
Non solo premier Conte e dichiarazioni della Meloni, il programma di Paolo Del Debbio si è poi soffermato su altre tematiche di grande attualità: la crisi economica provocata dal lockdown, i problemi burocratici che stanno ritardando l’erogazione di sussidi e cassa integrazione a imprese e lavoratori, le decisioni del Consiglio Europeo in merito agli aiuti economici per i Paesi colpiti dall’emergenza sanitaria di Coronavirus, le polemiche tra i governatori delle regioni del nord e quelli del sud sulla fase 2, il problema del turismo e quello dei commercianti che non sanno se riusciranno ad aprire le proprie attività.
“Non abbiamo ancora aperto i nostri negozi ed abbiamo già iniziato a spendere per poter ricominciare a far venire la gente dentro i nostri negozi abbiamo dovuto comprare tutti questa roba: guanti, mascherine, prodotti per sanificare il pavimento, disinfettanti e quant’altro..non se ne può più. Ci avete dato una paghetta da 600 euro e solo questi prodotti sono costati quasi 1000 euro. Così non si può più andare avanti. Abbiamo bisogno di un’iniezione importante di liquidità, se no molte delle attività dovranno chiudere” – ha detto Paolo Angius, negoziante di Cagliari.
Dritto e rovescio, il collegamento con Al Bano Carrisi
Giorgio Mulè si è invece espresso in merito all’indennità di 600 euro da parte dell’INPS: “4500 Italiani aspettano ancora i soldi di marzo, passano il turno ed aspettano il mese di maggio. I prestiti sono fermi, i soldi sono insufficienti. Il calendario della politica non è quello della vita reale. Stasera abbiamo votato il primo decreto, il Cura Italia. Abbiamo votato stasera perchè è arrivato adesso alla Camera. Le proposte ve le abbiamo date una per una, perchè non ci avete voluto ascoltare? Se ci fosse stata la volontà della maggioranza del governo, avremmo messo da parte le fazioni politiche. Oggi parliamo di fase 1 e stiamo ancora alla fase 0. Non ci sono neanche le mascherine”
Una famiglia di Napoli ha fornito la sua testimonianza sulle problematiche quotidiane che gli Italiani si trovano ad affrontare in questo periodo.
Al Bano Carrisi è intervenuto raccontando di aver perso un caro amico, il compositore Detto Mariano, a causa del Coronavirus: “Era pieno di allegria, di idee, di cose positive”.
Il cantante ha poi parlato della difficoltà di chi coltiva la terra e non ha manodopera per occuparsi del raccolto ed ha aspramente criticato chi continua a parlare di divario tra nord e sud Italia.