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Martedì 9 giugno, in diretta dalle 20.35 su Rai1, è andato in onda Con il cuore nel nome di Francesco.
Dal piazzale della Basilica Superiore di San Francesco D’Assisi, Carlo Conti conduce il consueto evento benefico organizzato dai Frati Francescani. Il conduttore è affiancato da Gianni Morandi. La serata è dedicata alla promozione della raccolta fondi per alcuni progetti dedicati alla solidarietà. Sul palco si alternano storie e testimonianze di fraternità religiosa e civile. E’ possibile donare, fino al 15 luglio, inviando un SMS o chiamando da rete fissa il numero 45515.
Con il cuore nel nome di Francesco diretta 9 giugno storie solidarietà
Carlo Conti e Gianni Morandi introducono la puntata indossando le mascherine. Per rispettare le regole sul Covid 19, per la prima volta nella storia dell’evento, il piazzale della Basilica è completamente vuoto. Sullo sfondo si può ammirare il grande prato verde che circonda il palco. E da dove appare in rilievo la scritta “PAX”, ovvero Pace.
Al rientro dalla pubblicità, Gianni Morandi canta dal vivo Il mondo cambierà. Prima di iniziare i conduttori ricordano il numero solidale 45515.
Sale sul palco Padre Mauro Gambetti. Racconta che la solidarietà non si è fermata nemmeno con il Coronavirus. Attraverso dei progetti ha cercato di sostenere le persone che si sono trovate in difficoltà economiche. Le mense francescane si sono riunite ed hanno collaborato in sintonia.
Sul palco si esibisce nuovamente Gianni Morandi con Occhi di ragazza (1970). Successivamente la signora Luisa racconta la sua testimonianza. E’ stata un‘insegnante per 20 anni. E dopo la pensione ha scelto di continuare a dedicarsi all’Istituto Paritario dove ha lavorato per anni. La scuola però è chiusa dal 24 febbraio. Le aule sono vuote e gli insegnanti sono in cassa integrazione. E non si sa in quale modo potrà ripartire a settembre. Necessita di alcuni fondi per poter sopravvivere.
Dopo il racconto della signora, Gianni Morandi interpreta altri due: successi Scende la pioggia (1968) e Un mondo d’amore (1967). Esibirsi senza il pubblico in platea genera un’atmosfera surreale. Ed un silenzio quasi assordante.
Successivamente Carlo Conti dedica un minuto di silenzio a tutte le vittime del Coronavirus. E Gianni Morandi si esibisce in Se non avessi più te (1966).
Con il cuore nel nome di Francesco Don Alberto
Sale sul palco Don Alberto Debbi. Dopo essersi laureato in medicina e aver praticato la professione, ha deciso di lasciare tutto per indossare le vesti ecclesiastiche. In occasione della pandemia è tornato in ospedale per curare i malati. Don Alberto è specializzato in Pneumologia e ringrazia chi gli ha concesso l’occasione di poter aiutare gli altri nelle corsie della struttura sanitaria.
Gianni Morandi si esibisce in un medley cantando Chimera, La fisarmonica, Ma chi se ne importa. E Non son degno di te.
I conduttori leggono alcune testimonianze di persone che hanno scritto ai Frati Francescani.Margherita non si vergogna di essere povera perché nella vita ha cresciuto con dignità i figli. Ciò che aveva di più prezioso era la salute, ma ultimamente sta avendo qualche problema. Nino invece, a quasi 60 anni, è disperato perché non può più pagare gli studi ai figli. Dopo aver perso il lavoro 10 anni fa, ha svolto molti lavoretti che sono ora sospesi per la pandemia.
Gianni Morandi e Lisa Manara cantano sul palco In amore. Morandi con questo brano arrivò secondo, in coppia con Barbara Cola, al Festival di Sanremo del 1995. Quella edizione fu vinta da Giorgia con Come saprei.
Il ricordo di Lucio Dalla
Al rientro dalla pubblicità, Morandi interpreta Vita. Si tratta del brano del 1998 in duetto con Lucio Dalla. L’esibizione è un espediente per ricordare il cantante bolognese, scomparso il 1 marzo del 2012. Entrambi tifosi del Bologna, andavano spesso allo stadio ed hanno realizzato una tournée insieme. Gianni Morandi ricorda che da piccolo Dalla voleva essere un “cane” per poter fare i suoi bisogni dappertutto in piena libertà. Mentre vengono proiettate le immagini di Dalla sulla facciata della Basilica, Morandi canta Piazza Grande, Futura e Caruso.
Carlo Conti si collega con Fra Marcello, presidente dell’Opera San Francesco di Milano. Durante l’emergenza sanitaria gli ospiti non potevano consumare i pasti in mensa. I volontari hanno avuto un ruolo fondamentale nell’aiutare i cittadini in difficoltà. Non potendo accogliere le persone in struttura, si sono attrezzati realizzando il servizio d’asporto. Morandi regala al frate l’interpretazione di Oh mia bela madunina, scritta da Giovanni D’Anzi nel 1934.
Interpreta poi Se perdo anche te. Il brano del 1967 è una cover in italiano di A Solitary Man, singolo di Neil Diamond.
Carlo Conti legge invece un messaggio di Luca, che gestisce un ristorante in Umbria. E i suoi dipendenti sono ragazzi diversamente abili. Il locale è chiuso da mesi e spera di ripartire al più presto con i fondi raccolti dalla maratona dei Francescani. Gianni Morandi dedica loro la canzone Il mio Amico. Per rendere il clima più allegro, Morandi canta anche Banane e lampone.
Con il cuore nel nome di Francesco diretta 9 giugno Fra Aquilino
Fra Aquilino ha 84 anni ed è il cappellano della parrocchia dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei più colpiti dal Coronavirus. Il frate ricorda i momenti terribili dell’emergenza sanitaria. Le persone che morivano non potevano, purtroppo, avere accanto i propri famigliari. E la camere mortuarie non erano adornate nemmeno con un fiore. In passato Fra Aquilino è stato anche missionario in Brasile.
Al termine della testimonianza, Gianni Morandi canta Canzoni Stonate; firmata da Mogol. Carlo Conti legge altri messaggi di persone comuni. C’è il lavoratore stagionale che non potrà lavorare in estate per la drastica riduzione del personale. E la fioraia, che dopo essere stata chiusa tre mesi, trascorre le giornate incassando poco o nulla.
Con il cuore nel nome di Francesco gli ex calciatori Stefano e Graziano
Don Stefano e Don Graziano si sono conosciuti tra i banchi di teologia. Entrambi, prima di intraprendere la carriera ecclesiastica, erano del calciatori professionisti. Il primo ha giocato nel Pescara, nell’Ancona e nella Vis Pesaro. All’età di 21 anni ha subito un infortunio ma ha successivamente ripreso a giocare. Don Graziano invece ha giocato nel Bologna e nel Rimini.
Carlo Conti e Gianni Morandi cantano insieme C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Il brano racconta dei soldati che combattono nella guerra in Vietnam.
Il cantante bolognese interpreta poi Una vita che ti sogno. I protagonisti dei messaggi letti sono una parrucchiera che non sa quando riaprirà le saracinesche della sua attività. Un’ altra signora attende da mesi la cassa integrazione. Mentre a suo marito sta scadendo il contratto di lavoro e non verrà rinnovato.
Don Giampaolo è direttore dell’Antoniano, nato nel 1953 come pensa dei poveri. Alessandra racconta il sostegno che ha ricevuto. Mentre Sabrina Simoni, direttrice dell’omonimo coro, ha preparato una sorpresa per Morandi. Un gruppo di voci bianche canta Si può dare di più.
Gianni Morandi interpreta Andavo a cento all’ora, Se puoi uscire una domenica sola con me. E Fatti mandare dalla mamma. Seguono In ginocchio da te, Bella signora e Varietà.
Con l’aiuto di Padre Enzo, i conduttori visitano l’interno della Basilica. In chiusura Gianni Morandi e Lisa Manara cantano Grazie perché.
Termina cosi Con il cuore nel nome di Francesco.