Fantastico 7, del 1986, fu un vero spettacolo e rimarrà nei ricordi della tv. Forse fu l’edizione meglio riuscita. A condurla ancora Pippo Baudo con Lorella Cuccarini e Alessandra Martines. Il Trio Marchesini, Lopez e Solenghi ed un fantastico Nino Frassica si esibivano in siparietti comici. La sigla iniziale Tutto matto veniva cantata e ballata dalla Cuccarini, mentre quella finale, L’amore è, veniva ballata e cantata dalla Cuccarini e dalla Martines.
Fantastico 8, del 1987, era condotta dall’enigmatico Adriano Celentano con Marisa Laurito, Heather Parisi, Maurizio Micheli e Massimo Boldi. Quella edizione non passò del tutto inosservata, fu al centro di numerose critiche, a causa dei monologhi e delle lunghe pause di silenzio di Celentano, troppo pesanti per una trasmissione che puntava tutto sull’allegria.
Fantastico 9, del 1988, aveva come conduttori Enrico Montesano e la cantante Anna Oxa. Le sigle di Montesano furono molto apprezzate, da Non mi lasciate solo a Buon appetito all’Italia che va, così come la sigla finale, Caro pigiama, dove Montesano e i ballerini erano tutti in pigiama a dare la buonanotte agli italiani.
Fantastico 10, del 1989, venne condotta da Massimo Ranieri, Anna Oxa, Giancarlo Magalli, Andy Luotto ed Alessandra Martines. La trasmissione prevedeva una gara tra le varie pellicole del cinema italiano che sarebbe andata a decretare il miglior film italiano di sempre. Tale idea nacque da una collaborazione tra la Rai, la Lotteria Italia e L’Anica per supportare l’industria cinematografica italiana in quegli anni in crisi. Ma questa formula non ebbe molto successo.
Fantastico 11, del 1990, vide il ritorno alla conduzione di Pippo Baudo con una gara tra venti giovani studenti, ognuno proveniente da ogni regione italiana, che si sfidavano tra loro rispondendo a domande di cultura generale. Con Baudo, Marisa Laurito, nel ruolo della primadonna, mentre i siparietti comici erano affidati a Giorgio Faletti.
Fantastico 12, del 1991, condotto da Raffaella Carrà e Johnny Dorelli, con gli interventi comici di Gianfranco D’Angelo, coincise con l’ultima edizione canonica del programma, che registrò ancora una volta un ulteriore calo degli ascolti rispetto all’edizione precedente, come era avvenuto del resto l’anno prima. Questo dimostrava che il varietà aveva fatto ormai il suo corso. Tale edizione fu mal gestita anche per via dei cattivi rapporti che si erano creati fra la Carrà e Dorelli. Non mancarono, comunque, momenti memorabili: il primo riguardante l’ospitata di Roberto Benigni che simulò un amplesso con la conduttrice; il secondo quando ci fu come ospite Corrado, partner storico della Carrà in due edizioni di Canzonissima e nel Fantastico 1982. Alla sua vista la conduttrice si commosse fino alle lacrime provocando l’ironia del presentatore romano che esclamò: “Non mi era capitato di essere ricevuto da una che piange”.
L’ultima puntata di Fantastico andò in onda il 6 gennaio 1992 e molti critici con la fine della trasmissione videro la fine del varietà televisivo italiano inteso in senso classico.
Nel 1997, la Rai decise di tornare sulla formula di Fantastico. Ci fu il ritorno di Enrico Montesano che condusse, sempre dal Teatro Delle Vittorie, Fantastico Enrico, accanto a Milly Carlucci, con la partecipazione di Fausto Leali, Amii Stewart e Mario Merola. Il varietà non riscosse il successo sperato tanto che alla fine della quinta puntata Montesano abbandonò il programma e fu sostituito da Giancarlo Magalli, cambiando anche titolo: solo Fantastico. Ma, nonostante il cambio di conduzione e di formula, il varietà continuò quell’anno ad essere battuto da La corrida, in onda su Canale 5, sicché rimase l’ultima e la più sfortunata edizione del programma.