Ultima puntata questa sera 23 giugno di Le iene show. Il programma ideato da Davide Parenti si accomiata dai telespettatori e da appuntamento al prossimo autunno. Intanto l’appuntamento è su Italia 1 alle 21.25.
Le iene show 23 giugno scherzo a Patrick Pugliese
L’ultimo scherzo della stagione è stato fatto a Patrick Ray Pugliese.
Pugliese è il concorrente che vanta più presenze nella casa del Grande Fratello. Con la complicità della fidanzata, Le iene gli hanno fatto credere di essere stato tradito.
Stefano Corti e Alessandro Onnis gli hanno inculcato il dubbio che la sua fidanzata non è stata fedele durante la sua ultima permanenza nella casa del Grande Fratello. Le iene hanno fatto arrivare alla giovane dei regali da uno spasimante anonimo. L’ex gieffino a reagito con rabbia. I telespettatori lo sentiranno affermare:
“È un bastardo perché sa che sei fidanzata”. Ma non sono queste le uniche frasi con cui Patrick ha reagito.
Gli altri servizi
Si fanno accompagnare dal “Rambo” locale, un ex poliziotto che abita a 300 metri dal campo e lotta contro la discarica abusiva, per evitare di essere aggrediti come puntualmente accade. Ed entrano nel campo rom dove si bruciano auto abbandonate, tra montagne di rifiuti, liquidi maleodoranti, roghi tossici, topi e serpenti in mezzo ai bambini che giocano. Ma il Comune, ancora una volta, dov’è?
Quando le iene si addentrano nel campo, come già successo con Valle dell’Aniene, mentre divampa un incendio a una baracca, vengono aggrediti e un uomo cerca anche di spaccare la telecamera.
Ecco la testimonianza di Luigi, un cittadino che vive sul posto:
“I roghi si ripetono tutti i giorni. Sono loro che non hanno orari, di giorno, di notte. Si sente scaricare, ho fatto anche delle riprese, si vede che dai furgoni buttano giù roba a non finire. Buttano materassi, scarti di armadi. Qualche anno fa sono andati lì e per terra c’era eternit, oltre mille macchine bruciate che più volte le hanno portate via… Sono macchine provenienti dall’hinterland laziale, le macchine vengono spogliate con il tempo e con comodità visto che il comportamento loro non è controllato… O rubi una macchina per fare una rapina o rubi una macchina perché ci devi commerciare con i pezzi, con calma smontano quello che gli serve…”.
E’ l’ennesima testimonianza che a Roma in tema di aree protette molto, troppo, non funziona proprio benissimo.