Il varietà ha segnato anche l’addio alla danza per Sandra Mondaini con la registrazione del balletto di chiusura della trasmissione, Occhi rosa per te, duetto con Heather Parisi.
Di fatto il programma sembrava un addio alle scene della coppia. Giocato dagli autori, Alessandro Continenza e lo stesso Vianello, per intero sul contrasto generazionale tra la Mondaini, Raimondo Vianello e Gianni Agus e la sempre più emergente Parisi, con continui sketch in cui a quest’ultima si fa spocchiosamente ricordare il proprio vantaggio generazionale, con movimenti rapidi e sgambate improponibili ormai alla Mondaini.
Indiscusso protagonista di questo varietà è stato Raimondo Vianello, che si esibiva in numerosi e divertenti sketch a tema, spalleggiato da Enzo Liberti, Sandra Mondaini e Gianni Agus. Un ascensore luminoso, posto al centro della scena, portava sul palcoscenico le primedonne della trasmissione: in apertura Heather Parisi cantava la sigla, la spumeggiante Ti rockerò, da lei ballata e cantata con il corpo di ballo della trasmissione, canzone che raggiunse come altri singoli della showgirl i primi posti delle classifiche di vendita. Poi arrivava Sandra Mondaini. Ambedue le primedonne incarnavano, rispettivamente, la novità e la tradizione e si esibivano ogni settimana con il corpo di ballo del varietà, mentre scritte luminose sottolineavano il tema della coreografia. Molti sketch settimana per settimana erano improntati sulla rivalità fra le due primedonne: la freschezza della Parisi, sex-symbol del programma e la lunga carriera ormai al “tramonto” della Mondaini. Poi c’erano i tentativi improbabili di corteggiamento verso la Parisi da parte di Vianello e le proteste di Gianni Agus, che ricordava a più riprese la propria grande esperienza a confronto di quella allora breve della Parisi. Insomma ogni scusa era buona per mettere a confronto le diverse generazioni.
All’inizio di ogni puntata Vianello intratteneva la platea con un monologo che introduceva il soggetto della serata. Le scenette spesso erano presentate con dei filmati. Anche il “dietro le quinte”, esperimento per altro già collaudato in altre trasmissioni della coppia Vianello – Mondaini (Tante scuse – Di nuovo tante scuse) diventava protagonista dello spettacolo: la telecamera entrava nei camerini, dove si assisteva a feroci ed esilaranti battibecchi tra la Mondaini e la Parisi, tra Vianello ed Agus.
La sigla di chiusura, cantata dalla Mondaini, era Si chiama Zorro, con Vianello improbabile nei panni di uno spadaccino mascherato e la Mondaini in quelli di una donzella che doveva liberare. Il varietà fu seguito, a puntata, in media da circa 21 milioni di spettatori.