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Giovedì 5 agosto, in diretta dalle 23.05 su Rai 2, debutta E la chiamano estate. Al timone Federico Quaranta. Il conduttore è accompagnato da Laura Forgia. E Manila Nazzaro, reduce dall’esperienza di Temptation Island 7.
Il programma racconta come gli italiani stanno affrontando l’estate 2020, ai tempi del Coronavirus. E in quali luoghi della nostra penisola trascorrono le vacanze.
La prima puntata è dedicata alla Puglia, in particolare al Salento. Si parte da Lecce per raggiungere Santa Maria di Leuca. Ospiti i Sud Sound System, band che unisce il genere reggae con il ritmo della pizzica.
E la chiamano estate diretta 5 agosto, prima puntata, il Salento
Nella diretta del 5 agosto, Federico Quaranta e Laura Forgia sono alla stazione, muniti di mascherina e valigie. La tappa del loro primo viaggio è il Salento.
Si parte dalla Porta Napoli di Lecce. E’ in stile barocco ed è stata realizzata nel Cinquecento. I due conduttori visiteranno il territorio separatamente, dividendosi i compiti. Mentre la Forgia si sposterà verso Gallipoli, Quaranta da Lecce si avvicinare al mare Adriatico.
Federico Quaranta visita piazza Duomo di Lecce, realizzata con la celebre pietra leccese. Essa costituisce la base della maggior parte delle costruzioni del centro storico. Visita anche la chiesa di San Matteo che presenta la facciata composta da spazi concavi e convessi. Segue anche il convento dei celestini, realizzato tra il Cinquecento ed il Seicento.
Il conduttore, avvalendosi dall’oste e poeta Oliviero Carlino, racconta brevemente la storia del Castello di Acaya. E’ un antico feudo che è stato di proprietà degli Acaya per ben tre generazioni.
Successivamente Federico Quaranta ed Oliviero Carlino illustrano alcuni piatti e prodotti tipici del territorio, come le sagne ncannulate e le friselle.
E la chiamano estate i Sud Sound System
Federico Quaranta incontra i Sud Sound System. La band è nata nel 1988 in un periodo storico particolare per la Puglia, che era sotto lo stretto controllo delle organizzazioni mafiose.
Hanno iniziato la loro carriera trattando temi sociali. E mai avrebbero immaginato,all’epoca, di riempire le piazze. Secondo i componenti della band la musica ha aiutato questo territorio, salvando molti giovani dalla malavita. Inoltre spiegano di essere fieri di cantare anche in dialetto. E’ un elemento caratterizzante della loro stile musicale.
Laura Forgia a Gallipoli
Laura Forgia si trova a Gallipoli. E’ soprannominata anche la perla dello ionio.
L’ex professoressa dell’eredità si aggira tra i negozi di souvenir della città, scoprendo le tipiche spugne di Gallipoli. E delle statue di donna, realizzate in terracotta. Secondo una credenza popolare più la donna raffigurata è in carne, più porterà abbondanza.
Fa visita poi ad una coppia di artisti che realizza svariati oggetti con la ceramica: dalle rose, ai pesci, agli alberi.
Federico Quaranta torna dai Sud Sound System. Ma stavolta si trovano nella località balneare Torre dell’Orso. Qui, da giovani, i componenti della band trascorrevano le giornate d’estate.
Invece Laura Forgia visita uno stabilimento balneare d’eccezione, dotato della beach spa. E del servizio food box, dove dei runner consegnano il cibo ordinato dai clienti.
E la chiamano estate diretta 5 agosto Otranto
Federico Quaranta raggiunge Otranto, la città più ad est d’Italia. Rispetto agli anni passati, a causa del covid 19, è semi deserta. Otranto era uno dei punti di partenza dei pellegrini per raggiungere la Terra Santa.
Ad Otranto si trova la chiesa di SS Maria Annunziata e il Castello Aragonese. Esso fu distrutto dall‘Impero Ottomano nel 1480 . E ricostruito qualche anno dopo da Alfonso d’Aragona. Oggi il castello è un circuito museale, dove vengono ospitati eventi e mostre.
Successivamente incontra Rocco, un gestore di un agriturismo. Racconta che i visitatori scelgono la sua masseria per il piacere di immergersi nella natura. Suo padre, alla veneranda età di 96 anni, è un instancabile lavoratore. E cerca ancora di rendersi utile nell’attività di famiglia. A pochi passi dalla masseria si trova un museo della pietra. Qui si possono osservare dolmen e menir.
E la chiamano estate stagione balneare
Laura Forgia intervista il proprietario di uno stabilimento balneare che racconta in quale modo sta affrontando l’estate 2020.
Innanzitutto porge molta attenzione al distanziamento sociale e al rispetto nelle regole. Ma allo stesso tempo deve fare i conti con una stagione iniziata in netto ritardo insieme agli anni scorsi. E con un radicale cambiamento del turismo. Quest’anno infatti non ci sono turisti stranieri, ma solo italiani.
Attraverso l’aiuto di un guida, Federico Quaranta visita il Sentiero delle Cipolliane. Il percorso naturalistico è caratterizzato anche da grotte ed insenature realizzate dall’azione degli agenti atmosferici. E’ presente anche la Torre Palane, fortificazione costruita per salvaguardare le coste pugliesi dall’attacco dei Saraceni e dei Turchi.
L’ultima tappa del loro viaggio è Santa Maria di Leuca. Federico Quaranta visita la Basilica de Finibus Terrae. Mentre Laura Forgia fa un giro in barca. I due conduttori si incontrano a cena, degustando del tipico vino rosato salentino.
E la chiamano estate il nostro commento
La prima puntata di E la chiamano estate, ha mostrato sin da subito alcuni punti di debolezza. La trasmissione ha avuto la presunzione di voler concentrare, in circa un ‘ora di trasmissione, troppi servizi e interviste agli abitanti del luogo.
Ne è venuto fuori un racconto superficiale e frettoloso. E così i telespettatori non riuscivano a seguire con la giusta attenzione la storia del territorio salentino.
Inoltre Federico Quaranta e Laura Forgia, hanno condotto la puntata separatamente, dividendosi i luoghi da visitare. Si sono incontrati all’inizio della trasmissione. E si sono rivisti nel finale. Mentre nella conduzione individuale raccontavano il territorio in maniera abbastanza naturale, nei frammenti in cui erano insieme non si percepiva alcuna affinità tra di loro. Per tale ragione la coppia è apparsa alquanto forzata.
Inoltre Federico Quaranta ha tentato di trasformarsi in una sorta di Alberto Angela, imitandone lo stile divulgativo. Siamo ancora lontani dalla professionalità di Angela, difficilmente imitabile.
Trasmissione rilassante ha fatto conoscere tratti del Salento che sembra tutti sappiamo ma non conosciamo bella