Cominciamo con Andrea Marconetti, tecnico informatico. “Mia madre e le mie nonne mi hanno sempre coinvolto nella preparazione dei loro piatti. Mi piaceva essere in cucina con loro, seguendo attentamente le varie fasi che andavano dal dosaggio degli ingredienti, al loro assemblamento, fino alla pietanza pronta in tavola. Col trascorrere degli anni, mi sono reso conto che questa passione mi gratificava e mi dava sensazioni forti che provo ancora oggi. L’amore, quasi la devozione, con cui preparo le singole ricette, li vivo come una forma di affetto verso le persone a cui sono destinati i miei piatti. E’ come se dovessi accudirle e far sentire loro la mia presenza cordiale e amichevole.
La frase che mi rappresenta è : “è l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi”, Seneca. Il mio sogno nel cassetto è trasformare la passione per la cucina in un vero lavoro, cambiando attività. Il piatto del cuore: coniglio in salmì alla cannella, che mia madre prepara per il pranzo domenicale di famiglia. E ancora, risotto allo zafferano e fegatini che, invece, preparava mia nonna. L’ingrediente che non può mancare nella mia cucina: burro e aglio. La mia passione è iniziata un po’ per gioco e un po’ per necessità. Il mio motto: non far altro che essere te stesso.
Maurizio Rosazza Prin. “Cerco di trasferire in ambito culinario, le caratteristiche della mia professione. Esercito il lavoro di pubblicitario. Ho a che fare con la fantasia, i colori, le invenzioni di una professione molto creativa. La cucina per me è divertimento, un gioco in cui alterno i sapori degli ingredienti senza trascurare il loro aspetto cromatico. L’unica cosa che mi permette di vivere è la fantasia, croce e delizia della mia esistenza, sia per me che, per coloro che mi circondano. Mi aiuta molto una buona dose di autoironia.
Il piatto del cuore: i pizzoccheri. L’ingrediente che non può mai mancare nella mia cucina sono le spezie. La mia passione per la cucina nasce fin da quando ero bambino. Lentamente, l’ha nutrita e coltivata. Il sogno nel cassetto: moltii sogni, ma nessuno in particolare. Il mio motto: anche il menefreghismo e la leggerezza, uniti all’impegno e alla determinazione, possono produrre un piccolo successo.
Infine ecco Tiziana Stefanelli.”Ho iniziato a cucinare da bambina e già da adolescente diventavo la cuoca ufficiale delle feste in famiglia. Avvocato ai fornelli, ho coltivato questa grande passione per la cucina. Ho studiato le ricette di chef famosi realizzandole e modificandole con l’esperienza acquisita anche durante i tanti viaggi. Ho cercato di trovare uno stile personale che si evolve con me. Creatività, precisione e competenza, sono le basi del mio successo. Sarò io il prossimo MasterChef.
Il film che mi rappresenta: Ratatouille. Sogno nel cassetto: comprare il ristorante dove mio marito mi ha dato il primo bacio. Il piatto del cuore: spaghetti ai ricci di mare con uovo di quaglia, punte di asparagi e mandorle. Ingrediente che non può mare mancare nella mia cucina: l’allegria! Come nasce la mia passione: da bambina, guardando cucinare nonna Nella. Il mio motto: chi vede l’invisibile può fare l’impossibile.