Indice dei contenuti
# Cartabianca, il talk di approfondimento politico, economico e sociale condotto da Bianca Berlinguer torna questa sera, martedì 15 settembre, su Rai 3 alle 21.20. Come ogni settimana, si confronta con Fuori dal Coro di Mario Giordano, in onda su Rete 4, e DiMartedì con Giovanni Floris, previsto su La7.
Gli argomenti principali della puntata sono due: la ripresa delle scuole ai tempi del Covid-19 e le prossime elezioni regionali. Gli argomenti sono strettamente legati fra loro, dato che le cabine elettorali saranno disposte, come di consueto, nelle aule scolastiche. Pertanto, la settimana prossima la didattica sarà nuovamente interrotta.
Le scuole hanno riaperto ieri, lunedì 14 settembre 2020. Come è stata gestita la riapertura? Il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina è presente in studio per rispondere a questa e altre domande.
Vi ricordiamo che è possibile seguire #Cartabianca anche in streaming su internet, tramite il servizio gratuito RaiPlay.
# Cartabianca 15 settembre, la diretta
La puntata inizia con un’intervento di Mauro Corona, alpinista e scrittore.“Le ho scolpito un bastone per la sua vecchiaia!” scherza Mauro Corona. Poi, però, mostra un bastone da passeggio scolpito a mano.
La scuola elementare di Erto, dove vive Corona, non è stata riaperta. “Questa apertura di scuola durerà pochissimo. Basta un colpo di tosse.” dichiara Corona. “Mi è piaciuto vedere non tanto i bambini che andavano a imparare. Mi è piaciuto vederli felici perché si ritrovavano, rivedevano gli amici.” continua.
Quindi, la conduttrice commenta con Corona la vicenda di Maria Paola Gaglione. “La storia di Maria Paola mi ha particolarmente colpita.” afferma la conduttrice. Maria Paola è morta in un incidente causato dal fratello, che l’ha speronata in scooter per, a sua detta, “darle una lezione”. La ragazza, infatti, era innamorata di Ciro, un trans. “Questo è il prodotto dell’ignoranza, nel senso di ignorare la natura dell’uomo. Se io sono un farabutto, non posso insegnare a mio figlio a non essere ignorante. E’ ereditario.” commenta Corona.
Poi, si parla dell’isola di Lesbo, colpita da una tragedia quando, la settimana scorsa, è scoppiato un tremendo incendio in uno dei campi profughi più grandi d’Europa. “Non se ne è parlato abbastanza. Però sappiamo quando a Ronaldo nasce un bambino.” afferma Corona.
Alla fine del suo intervento, Corona consiglia vari libri. L’amore non basta di Luigi Ciotti, e anche “siccome ci chiuderanno di nuovo” commenta Corona, lo scrittore consiglia anche Testacoda di Francesca Petrucci. “I miei libri non leggeteli, comprateli e basta.” conclude Corona.
# Cartabianca 15 settembre, l’intervento del ministro Lucia Azzolina
“Sarà un anno complesso, ma ho visto trasformarsi le tante comprensibili ansie in emozione. Io stessa ero molto emozionata ieri” commenta Lucia Azzolina, ministro dell’istruzione, appena entrata nello studio di # Cartabianca stasera, 15 settembre 2020.
Segue un servizio girato a Codogno, focolaio italiano dell’epidemia, dove sono intervistate mamme, insegnanti e alunni in procinto di iniziare il primo giorno di scuola. Al momento, purtroppo, pare non siano arrivate abbastanza mascherine per tutti gli alunni e gli studenti. Ma tutti gli intervistati sono comunque entusiasti e propositivi.
Di recente in Piemonte è obbligatoria la misurazione della temperatura a scuola, oltre che a casa. L’ordinanza è stata impugnata dal ministro. “L’indicazione della misurazione della temperatura a casa è stata studiata già da giugno dal comitato scientifico. Se un bambino sta male già a casa non ha senso che esca. L’indicazione è stata firmata da tutte le regioni. Cambiare le regole è stata una decisione che tutto il Piemonte ha accolto molto male” commenta la Azzolina al riguardo.
“Se un bambino è messo in isolamento in quanto positivo, l’intera famiglia del bambino va in quarantena?” chiede la conduttrice. “Non è un automatismo, è deciso dalle ASL caso per caso. Le scuole e le ASL conoscono la procedura” risponde il ministro. Riguardo la fornitura di banchi ancora non sufficiente, la Azzolina commenta “Abbiate pazienza. Faranno la differenza nell’arredo scolastico”.
Al riguardo dei concorsi per i nuovi insegnanti, la Azzolina si dichiara positiva. “Si stanno facendo le nomine in questi giorni” afferma.
# Cartabianca 15 settembre, criticità e dubbi sulla scuola
“Per quanto riguarda la mancanza di insegnanti di sostegno?” chiede la Berlinguer. “Le rispondo da insegnante di sostegno. Il bambino entra a scuola anche senza insegnante di sostegno, perchè c’è comunque una classe e un insegnante per lui. La scuola non deve rifiutarsi di accettare il bambino se non c’è l’insegnante di sostegno, sarebbe gravissimo” risponde la Azzolina. “Comunque, abbiamo dato la priorità alla nomina degli insegnanti di sostegno” continua.
“Amo la scuola, vengo da quel mondo. Vorrei lasciarla migliore di come l’ho trovata”. Alla minaccia di Matteo Salvini di votare la sfiducia contro di lei, il ministro Azzolina risponde “Salvini lo conosciamo. Chiede le dimissioni di tutti i membri del governo un giorno sì e l’altro pure. Ma quali sono le proposte di Salvini sulla scuola? Io non ne ho sentita nessuna.” continua poi.
“Dopo la mia esperienza politica tornerò a scuola come dirigente scolastico” conclude la Azzolina.
Il vice-ministro Pierpaolo Sileri e l’infettivologo Massimo Galli
Entra in studio il vice-ministro della salute Pierpaolo Sileri, per commentare le affermazioni del ministro Roberto Speranza, secondo il quale “saremo fuori dell’emergenza entro 6 mesi”. In collegamento c’è anche Massimo Galli, infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano. Il dottor Galli non pensa che l’emergenza sia prossima a finire. E anche il vice-ministro Sileri pensa che ci vorrà più tempo. “Realisticamente penso dovremo convivere con il virus per tutto il 2021” afferma.
“Contrari o favorevoli alla riduzione dei tempi della quarantena?” chiede la Berlinguer ai suoi ospiti. Galli risponde “Solo se supportati da dati.”. “Dobbiamo ridurre le quarantene non ai positivi, ma ai contatti dei positivi.” commenta poi Sileri.
“Abbiamo un numero alto di contagi, ma basso di decessi. Cosa è successo rispetto a qualche mese fa?” chiede la conduttrice. “Qualche mese fa facevamo test solo ai malati molto gravi, soprattutto anziani. Persone che non ce la potevano fare. I nostri numeri, quelli che potevamo conoscere, alzavano la letalità. I positivi di oggi hanno età diverse.” risponde Galli.
“Andrà a votare per il referendum?” chiede la Berlinguer. “Sì, ma un po’ seccato” risponde Galli. “Non abbiamo un trend in discesa, forse era meglio rinviare le elezioni.” continua. “Tutto sarà controllato: mascherina, lavaggio delle mani. Non vedo grandi rischi” commenta Sileri. “Dobbiamo essere bravi a monitorare.” termina.
Enrico Lucci intervista Nicola Zingaretti
“La politica è diventata spettacolo. Grillo attraversa lo stretto di Messina, Salvini mangia di tutto e indossa felpe.” esordisce Enrico Lucci in un servizio. “Ma Nicola Zingaretti è rimasto indietro” commenta il giornalista.
“I 5 stelle sono migliorati con voi al governo? In meglio o in peggio?” chiede Lucci. “Per me sono cambiati in meglio” risponde Zingaretti.
Lucci intervista il politico su vari argomenti di attualità, fra i quali il referendum costituzionale. “La riduzione dei parlamentari deve essere accompagnata da riforme” commenta Zingaretti al riguardo.
“Devi provare qualcosa per renderti più popolare” dice Lucci porgendo a Zingaretti delle cuffie da DJ, un Mojito e un maritozzo con la panna. Che Zingaretti, nonostante la riluttanza iniziale, finisce per assaggiare.
Le opinioni di Beppe Severgnini, Andrea Scanzi e Lucia Annunziata
La giornalista Lucia Annunziata e lo scrittore Beppe Severgnini sono intervistati stasera, 15 settembre, a # Cartabianca, su vari argomenti di attualità.
Mentre Beppe Severgnini, nel suo libro Neoitaliani, descrive una popolazione migliorata dopo l’emergenza. Composta, appunto, da neoitaliani, Italiani rinnovati e diversi. Scanzi e la Annunziata non sono d’accordo. I fatti recenti di cronaca lo dimostrerebbero, secondo Scanzi. “Penso a Willy, Mariapaola. Dire che siamo migliorati forse non è esatto” afferma Scanzi.
Riguardo alla stabilità del governo e alle votazioni regionali, la Annunziata pensa che “Nessuno si prenderà la responsabilità di far cadere il governo. Ma sul piano delle regionali, 4-2 si regge. Se cade la Toscana, in particolare, sarà devastante. Porterà a un sostanzioso rimpasto.”. Inoltre, la Annunziata ritiene che, con l’Europa alle spalle, non c’è alternativa a Conte al momento.
“La Toscana è la regione chiave” concorda Andrea Scanzi “Ma se salta la Toscana è Zingaretti ad avere più problemi. Se la perdesse non sarebbe più accettato nel partito. E se perde Zingaretti, perde anche Conte.” afferma il giornalista.
Severgnini, invece, pensa che Conte non sia in pericolo. “C‘è un aspetto teatrale nella politica italiana. Il soprano che vuole saltare dalla torre e poi non lo fa. Salvini, Di Maio e i 5 stelle hanno più volte dichiarato di voler uscire dall’Europa. Poi sono arrivati i guai, e l’Europa c’è stata per noi. Credo che l’Europa, se Salvini fa lo scherzo di tornare al governo, ci prende per le orecchie.”.
La tragedia sull’isola di Lesbo
La settimana scorsa sull’isola di Lesbo una serie di incendi ha distrutto buona parte del campo profughi più grande d’Europa. Sono moltissimi gli sfollati che non hanno un posto dove stare. Un servizio riprende la condizione dei profughi, fra cui ci sono moltissimi bambini, oggi, ad una settimana dall’incendio. Nel campo di Moria venivano accolti profughi in fuga dalla guerra, che non possono tornare indietro senza rischiare la vita.
“Non si possono accettare situazioni come questa” commenta Alessandro Giuli di Libero. “E’ mancata l’Europa, che si sta disinteressando di queste situazioni.” continua. Oliviero Toscani, fotografo, commenta che “anzichè pensare a riempire gli stadi di calcio, dovremmo pensare a come svuotare i campi profughi. Anche lei lo mette in fondo al suo programma, perchè non è una notizia interessante. Non siamo civili.”.
Secondo Giuli, la soluzione è ridistribuire i migranti tra i vari paesi europei, e agire per fermare le guerre che li costringono alla fuga. Andrea Scanzi, ancora presente in studio, è d’accordo con Toscani. “Un tempo se ne parlava. Oggi no. Il Covid ha cambiato le priorità, non si sente mai parlare di Lesbo nemmeno al bar” commenta.
“Noi parliamo di banchi di scuola, ma c’è gente che muore di fame. Non si tratta di essere italiani o francesi o altro: è questione di umanità.” conclude Toscani.