Indice dei contenuti
- 1 Le Iene Show 15 ottobre 2020, la diretta
- 2 Le Iene Show 15 ottobre 2020, i vaccini e il Covid-19
- 3 Le Iene Show 15 ottobre 2020, lo scherzo a Enzo Miccio
- 3.1 Le Iene Show 15 ottobre, il pizzo e la mafia a Palermo
- 3.2 Le Iene Show 15 ottobre, il business dei vigili antidroga
- 3.3 Le Iene Show 15 ottobre, i test pungi-dito per il Covid sono affidabili?
- 3.4 Business fra tossici e pensionati
- 3.5 Violentata dal nonno a 13 anni
- 3.6 La risposte del vertice della Magistratura a Palamara
- 3.7 I licenziamenti dell’Arcivescovo
- 3.8 Lo scherzo a Chiara Bordi, terza classificata a Miss Italia
- 3.9 I Death Game sui Social
- 3.10 L’intervista a Myss Keta
- 3.11 Il centro massaggi in Svizzera che mette in crisi le prostitute regolari
Le Iene Show tornano con il secondo appuntamento settimanale del giovedì questa sera, 15 ottobre, alle 21.20 su Italia 1. Avrebbe dovuto condurre il trio al femminile composto da Nina Palmieri, Roberta Rei e Veronica Ruggeri. Ma Roberta Rei è positiva al Covid, e viene sostituita da Matteo Viviani.
Fra i servizi proposti nel corso della puntata, un’indagine fa luce sugli accordi economici fra spacciatori e agenti di polizia. Infatti un informatore complice delle Iene ha registrato a Milano una conversazione con tre vigili del reparto antidroga della Polizia Locale. Il complice del programma avvisa i vigili di una partita di droga (finta) che sarebbe stata consegnata il giorno dopo. I vigili gli propongono 10.000 Euro se riuscirà a far avere loro la droga. L’indagine è curata da Luigi Pelazza.
Quindi, le Iene hanno giocato un brutto tiro a Enzo Miccio, il noto wedding planner e presentatore su Real Time. La fidata assistente di Miccio fingerà di avere una relazione con il promesso sposo di una cliente dell’agenzia, e sarà scoperta da Miccio e dalla futura sposa in flagrante. A giudicare dalle anticipazioni presenti sul sito ufficiale Iene.it, Enzo Miccio sembra non apprezzare la rivelazione.
Le Iene Show 15 ottobre 2020, la diretta
La puntata inizia con la condivisione degli aggiornamenti dei servizi andati in onda in puntate precedenti.
Quindi, entra in studio il trio di conduttori di questa sera. Anche stasera, incredibilmente, c’è una variazione nella formazione dei conduttori, a causa del contagio di un’altra Iena: Roberta Rei, sostituita da Matteo Viviani.
Poi, va in onda il primo servizio della serata. Riguarda il cambiamento nel regolamento di prescrizione della cosiddetta pillola del giorno dopo alle minorenni. Infatti non è più necessaria la prescrizione del medico per acquistarla in farmacia. Una complice maggiorenne, che si finge minorenne, si reca in vari esercizi commerciali per verificare quanti farmacisti si siano aggiornati.
Le Iene Show 15 ottobre 2020, i vaccini e il Covid-19
Le Iene indagano sulle carenze di dosi vaccinali contro la comune influenza, e l’anti-pneumococco. In alcune Regioni il vaccino è facilmente reperibile. In molte altre, come la Lombardia, invece no. Indagando sulla questione, Le Iene scoprono che il problema sarebbe stato organizzativo: le gare d’appalto per l’acquisto dei vaccini sarebbero state fatte in ritardo. Oltretutto i vaccini arrivati, o che dovrebbero arrivare, in Lombardia sono forniti da società non approvate dall’Aifa.
Poi, si parla anche del vaccino anti-Covid. Quando sarà pronto, sarà distribuito gradualmente, iniziando da anziani e altre categorie a rischio. I giovani in salute, per esempio, potranno accedervi solo nel 2022. La rapidità con la quale si sta sviluppando il vaccino è dovuta all’indubbia emergenza, ma la Russia, che ha approvato oggi il suo secondo vaccino anti-Covid, preoccupa i medici di tutto il mondo. Per accelerare la produzione on sarebbero state rispettate le dovute procedure di sicurezza. Il vaccino cinese, il più prossimo al completamento, dovrebbe arrivare in Cina a gennaio/febbraio.
Ciononostante, anche una volta che avremo a disposizione il primo vaccino non è detto che il pericolo sia scongiurato. Bisognerà valutarne l’efficacia a lungo termine. Per questo, le Iene ricordano che per ora l’unica difesa contro il virus è il rispetto delle normali norme di sicurezza: mascherina e distanziamento sociale.
Le Iene Show 15 ottobre 2020, lo scherzo a Enzo Miccio
Il servizio successivo è lo scherzo fatto a Enzo Miccio, il wedding planner. Uno scherzo elaborato che coinvolge la fidatissima assistente di Miccio, Carolina Gianuzzi. Carolina fingerà di avere una relazione con un nuovo cliente importante di Miccio.
Colti in flagrante, Carolina e il futuro sposo rischiano di creare un caso mediatico che può rovinare l’agenzia di Miccio. Cosa si dirà di lui se la sua assistente fosse marchiata come “rovina famiglie”?
Preso dal panico, Miccio cerca di nascondere la verità, affronta la famiglia della sposa con la sua assistente, e confessa il tradimento, nonostante le raccomandazioni di Miccio. Si scatena una lotta fra i familiari e Miccio, che è costretto a fuggire in tutta fretta, a bordo dell’auto del promesso sposo fedifrago.
Il wedding planner non la prende bene, e insulta la sua assistente. Si dispera, urla, e addirittura teme per la sua incolumità, quando i parenti della sposa iniziano inferociti a seguirlo in auto. “Adesso mi butto dalla macchina” grida terrorizzato.
“Mi avete fatto morire” commenta Miccio quando scopre dello scherzo.
Le Iene Show 15 ottobre, il pizzo e la mafia a Palermo
Grazie all’atto di coraggio di molti negozianti, a Borgovecchio, Palermo, è stata smantellata una cosca mafiosa che chiedeva il pizzo ai negozianti. Uno in particolare, è riuscito a registrare un mafioso nell’atto di chiedere il pizzo, e grazie alla sua testimonianza oltre 20 mafiosi sono stati arrestati.
Molti negozianti intervistati, non ammettono di aver pagato il pizzo. Nemmeno adesso che la polizia ha arrestato molti dei mafiosi responsabili nella zona. “Il coraggio spesso non basta se sei da solo” afferma uno dei negozianti.
Il pretesto con il quale erano chiesti i soldi del pizzo ai negozianti era semplice: i mafiosi fingevano di chiedere fondi per finanziare la festa del quartiere. Ma in realtà, la maggior parte del denaro finiva nelle casse della Mafia.
Seguono ulteriori aggiornamenti sui servizi delle Iene mandati in onda durante precedenti puntate.
Le Iene Show 15 ottobre, il business dei vigili antidroga
Luigi Pelazza ha condotto un’indagine che riguarda lo spaccio di droga a Milano. Stando a Mohamed, un ex-spazziatore e collaboratore della polizia, alcuni vigili del reparto antidroga di Milano gli avrebbero proposto di collaborare. Sfruttando le soffiate di Mohamed, i vigili avrebbero condotto controlli a campione, sicuri di trovare droga e soldi. Ma poi, i vigili avrebbero trattenuto una parte dei soldi e della droga rinvenuta durante le retate.
Le Iene inventano una storia che Mohamed racconta ai vigili corrotti. Ci sarebbe un carico di droga molto ricco in una casa provata, insieme a 250.000 Euro. L’obiettivo è tendere una trappola ai tre vigili, e coglierli sul fatto.
Contattati da Mohamed, i vigili si riuniscono, e le loro testimonianze non lasciano dubbi: il testimone delle Iene non ha mentito. I vigili, infatti, parlano di strategie per trattenere parte della droga e dei soldi senza destare poi sospetti.
Il piano delle Iene subisce un intoppo: i vigili stanno per arrestare uno degli attori coinvolti. Allora, Pelazza interviene per fermarli, e parlare con loro. Ovviamente, ignari delle registrazioni fatte dalle Iene, i tre vigili negano tutto.
Le Iene Show 15 ottobre, i test pungi-dito per il Covid sono affidabili?
Giulio Golia, risultato positivo al Covid-19 recentemente, ha deciso di testare alcuni dei test più facilmente reperibili in farmacia: i test pungidito. Ma non solo: spiega anche i vari tipi di esame a cui si può venir sottoposti per valutare la positività.
Il tampone rapido, in assenza di sintomi, dovrebbe essere valido all’80%. Che diventano 100% se sono presenti i sintomi. Il tampone molecolare, di contro, è molto più efficace. Infine, c’è il test pungidito, il meno affidabile. Che si limita a stabilire se si è entrati o meno in contatto con il virus in passato. Il test pungidito è la versione semplificata del test quantitativo, che si fa effettuando un prelievo di sangue.
I test effettuati da Giulio Golia a casa, in autonomia, rivelano che i test pungidito sarebbero ancor meno affidabili del previsto. Il test andrebbe fatto assistiti da operatori sanitari, ma Golia lo fa guidato via Skype da un esperto infermiere.
Su sei test effettuati, solo uno ha rilevato la positività, comprovata da un tampone molecolare. Il che è grave, perché significa che anche quando si risulta negativi ai test che valutano la presenza di anticorpi, è possibile essere contagiosi. E nonostante ciò, seguendo la normativa, uscire di casa liberamente. “Non servono a nulla i pungidito” afferma il Professor Andrea Crisanti, microbiologo.
Infine, Golia parla dell’app Immuni, grazie alla quale è possibile, teoricamente, aiutare il sistema sanitario a rintracciare i positivi, grazie alla segnalazione fatta in autonomia dai positivi stessi tramite l’applicazione. Purtroppo, rimbalzato di numero di telefono in numero di telefono, La Iena Golia non riesce a segnalare la sua positività. Rendendo di fatto inutile l’applicazione, almeno nel suo caso.
Business fra tossici e pensionati
Alcuni anziani di Torino hanno trovato il modo giusto per fare la spesa e risparmiare, approfittandosi di alcuni giovani tossicodipendenti. I giovani vanno a rubare generi alimentari nei supermercati, e poi li rivendono agli anziani a metà prezzo. Tutto per ottenere il denaro necessario a comprarsi la droga.
Gli anziani sanno benissimo come i giovani si procurano le merci. Ma nonostante tutto proseguono imperterriti.
Le immagini mostrate poco dopo sono molto forti. Il tossicodipendente che ha aiutato le Iene a girare il servizio non riesce a resistere alla tentazione, e si fa una dose davanti al giornalista delle Iene. Che, poi, si presenta davanti agli anziani per parlare con loro. Ovviamente, nessuno ammette di sapere la provenienza delle merci.
Violentata dal nonno a 13 anni
Giorgia ha deciso di togliersi un peso dal cuore parlando con le Iene, e denunciare le violenze subite dal nonno acquisito quando aveva 13 anni. “L’abuso non è solo fisico, diventa morale” denuncia Giorgia. Il signor Pippi, come viene chiamato il nonno acquisito in paese, aveva 70 anni quando violentò Giorgia, che di anni ne aveva solo 13. In realtà, Giorgia aveva già denunciato alla madre e ai parenti il comportamento del nonno acquisito. Ma nessuno le ha mai creduto.
Le molestie si sono succedute a lungo, dapprima accarezzando la bambina, toccandola, mostrandosi nudo. E poi, purtroppo, anche violentandola fisicamente. Solo anni dopo Giorgia ha scoperto che non era l’unica donna della famiglia ad aver subito violenze. Così, parte la denuncia, e la condanna. Che, però, non hanno seguito: Pippi non ha ripercussioni.
La madre di Giorgia, intervistata, afferma che “Giorgia non può capire quello che sto passando. Io ho creduto a mia figlia da subito, ma ci sono rimasta male. Non ho altro da dire”. In aula, stando alle trascrizioni del processo, la madre si dimostra però distaccata e fredda. E Pippi minimizza l’accaduto.
Contattato dalle Iene l’anziano ride e afferma “State attenti, non voglio parlare nè discutere. Era solo una sceneggiata. La mia coscienza è a posto davanti a Dio e al mondo. Il giudice può dire quello che vuole”.
La risposte del vertice della Magistratura a Palamara
Luca Palamara ha fatto dichiarazioni molto pesanti all’inviato delle Iene. Il servizio di martedì scorso rivela che, secondo Palamara, i magistrati che non hanno l’appoggio di una fazione politicizzata non hanno speranze di ottenere incarichi prestigiosi. Di più, dichiara che il meccanismo sia una prassi, e che lui non era l’unico a metterla in pratica.
David Ermini, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura risponde ad alcune affermazioni. Ma non sa spiegare come mai solo Palamara sia stato indagato e rimosso dal suo incarico, mentre gli altri 5 partecipanti alle riunioni illecite invece no.
I licenziamenti dell’Arcivescovo
Il servizio successivo tratta degli strani licenziamenti di 42 lavoratori assunti a tempo indeterminato all’Opera Pia gestita dal cardinale Corrado Lorefice. I licenziamenti giunsero inaspettati, e i lavoratori chiesero spiegazioni. Ma ancora oggi non hanno ricevuto risposte. Già due anni fa Le Iene avevano parlato con i licenziati per capire cosa fosse successo. Anche perchè due anni fa gli ex-lavoratori attendevano il pagamento di mesi di stipendio arretrati.
Filippo Roma, che ha curato il servizio, si chiede come mai non siano state cercate soluzioni alternative al licenziamento dei lavoratori. Specialmente perché l’Opera Pia possiede numerosi beni mobili e immobili.
Oggi, i licenziamenti sono stati dichiarati illegittimi, e l’Opera Pia è stata condannata a reintegrare i lavoratori, e pagare dei risarcimenti. Eppure, la sentenza non è stata rispettata. Oltre al danno, poi, la beffa: il monsignor Lorefice avrebbe espresso solidarietà ai lavoratori licenziati dalla Rinascente a Roma. Ma quando Filippo Roma prova a parlare con lui, Lorefice si nega ancora una volta. Così come si nega ai lavoratori che decidono di organizzare un sit-in davanti alla sede dell’Opera Pia.
Lo scherzo a Chiara Bordi, terza classificata a Miss Italia
“Tutti parlano di Chiara, terza classificata a Miss Italia, per via della sua protesi” spiega l’inviato delle Iene. “Oggi vogliamo vedere cosa ha nel cuore” continua. Così, viene organizzato uno scherzo a Chiara, molto legata al suo ragazzo: Matteo. Lo scherzo è semplice ma crudele: il ragazzo di Chiara fingerà di dover partire per lavoro, e stare lontano dall’Italia, in Cina, per 1 anno e mezzo.
Chiara, diciottenne, non prende bene la notizia. Inizia a piangere, pensando che la sua storia possa finire. “Sono contentissima per te e tutto, ma io domani che devo fare? Ti saluto e non so quando ti rivedo?” dice Chiara.
Anche la sorella di Chiara è complice dello scherzo. Chiara si confida con lei piangendo, senza sapere che le telecamere delle Iene sono in agguato. Lo scambio di battute tra Chiara e il ragazzo prosegue anche via messaggio. Finché, il giorno dopo, Chiara si incontra con il batterista del gruppo di Matteo, il quale gli dice che Marco non vuole più partire per andare in tournee. Inaspettatamente Chiara incontra Matteo, e vorrebbe convincerlo a partire per non perdere l’occasione della sua vita. Ed è in questo momento che lo scherzo viene rivelato.
I Death Game sui Social
Il suicidio del giovanissimo Napoletano che avrebbe seguito un gioco della morte ha scosso il paese. Le Iene si sono sentite con il padre di un bambino il cui figlio avrebbe messo online dei video inerenti Jonatan Galindo. Ha paura che suo figlio possa seguire le orme del bambino che, dopo un numero imprecisato di sfide, si sarebbe suicidato scrivendo ai genitori un biglietto “Devo seguire l’uomo nero col cappuccio”.
L’intervista a Myss Keta
Le Iene intervistano il fenomeno della musica rap Myss Keta, che all’ultimo Festival di San Remo ha partecipato al Dopo Festival con Nicola Savino e cantato sul palco in compagnia di Elettra Lamborghini.
La rapper parla di vari argomenti: della sua popolarità, della scelta di usare la mascherina per coprire il volto, di femminismo. Ma anche del suo orientamento politico. “Il mio cuore batte a sinistra” dice.
“Credo nella libertà totale delle persone. In futuro non voglio avere figli, ho già i miei Ketamini” continua.
Il centro massaggi in Svizzera che mette in crisi le prostitute regolari
In Svizzera la prostituzione è legale. Le ragazze che scelgono la professione di prostitute sono regolamentate e pagano le tasse, ricevendo anche i contributi e la pensione.
Il gestore di un centro regolare e specializzato denuncia la concorrenza sleale di un centro massaggi con ragazze cinesi . Che, oltretutto, si trovano poco oltre il confine svizzero, in Italia.
Così, un inviato delle Iene si finge un cliente per indagare.
In conclusione di programma, viene comunicato un cambio nella messa in onda del programma la settimana prossima: Le Iene del martedì andranno eccezionalmente in onda di mercoledì.