C’è qualcosa che lega la Carrà a Fazio: intanto proprio la Carrà nel lontano 1983, quando inaugurò la fascia oraria di mezzogiorno, allora occupata solo dalle barre colorate e dal monoscopio, con Pronto Raffaella? (ricordate, fra i vari giochi, quello più famoso, di quanti fagioli fossero contenuti in un barattolo?), con la regia di Gianni Boncompagni, tenne a battesimo, in una delle prime puntate, un timido Fabio Fazio, di professione imitatore. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Ed ora eccoli di nuovo insieme al 64° Festival di Sanremo: lei come ospite, lui come conduttore. Abbiamo scambiato ieri quattro chiacchere con lei.
Raffaella, l’anno scorso era stata invitata da Fazio al Festival di Sanremo?
“Sì,è vero. Fazio mi aveva invitato, ma ero molto impegnata. Quest’anno si festeggiano i 90 anni della radio ed i 60 della tv ed in mezzo ci sono pure io. Era doveroso partecipare”.
Si parla tanto di Rufus Wainwright, nel mirino dei cattolici per blasfemia. Lei, nella conduzione del suo Festival del 2001, ebbe un caso analogo con Eminem. Che ne pensa?
“Ricordo le tensioni di quei giorni, le preoccupazioni della Rai. Mi informai attentamente, dribblai le pressioni, mi confrontai con lui e chiesi anche la presenza di un traduttore slang, per essere sicura che rispettasse i patti, Eminem non tradì la mia fiducia, anzi ebbe un successo strepitoso. Sono convinta che anche con Rufus Wainwright andrà così. E comunque un po’ di suspense a Sanremo fa sempre bene”.
Ieri tutto era incentrato sulla eventuale partecipazione di Grillo al Festival. Lei l’ha incontrato?
“No, ma se avessi avuto modo di incontrarlo, avrei parlato alla sua umanità. Gli avrei detto che è un uomo fantastico, solo che dovrebbe ammorbidire i toni. Tutto ciò, comunque, non significa perdere valore, anzi, al contrario”.
Ha visto che il suo brano Far l’amore è stato inserito nella colonna sonora del film La grande bellezza, tema e fil rouge anche di questo Festival?
“Sì, i primi dieci minuti del film sono accompagnati da questa canzone, remixata da Bob Sinclair, un motivo in più per essere stata sul palco. Posso dire di essere andata ad Hollywood come cantante. Ora abbiamo vinto anche l’Oscar inglese e chissà che non si centri anche la statuetta la notte del 2 marzo. Spero che sia un piccolo viatico per la sorte del cinema italiano”.
E dopo Sanremo, che impegni l’attendono?
“Dal 12 marzo sarò su Raidue nella seconda edizione del talent The Voice. Stiamo registrando le prime blind audition. In giuria siamo un quartetto pazzesco, con Piero Pelù, che è fortissimo, la new entry J-Ax che è molto divertente e Noemi ancora più forte dell’anno scorso. Ma sul palco non l’ho citata: è in gara e rispetto le regole”.