Linea Bianca torna oggi sabato 26 dicembre 2020 alle 26 14.00. L’appuntamento è su Rai 1 con Massimiliano Ossini che questa volta, in compagnia di Giulia Capocchi, si reca in Sardegna sul monte Gennargentu. Siamo in presenza della montagna sarda per antonomasia, vastissimo territorio in gran parte incontaminato e selvaggio, situato nella zona centro-orientale della Sardegna, in provincia di Nuoro.
Linea Bianca 26 dicembre, il monte Gennargentu
Ossini, insiee ai suoi compagni di viaggio, propone un inedito viaggio “al contrario”. Infatti si cimenta in una spettacolare scalata della Pedra Longa.
Siamo a quota 1 .834 metri sul livello del mare. Qui su Punta La Marmora, la vetta più alta del Gennargentu,la puntata si apre con Lino Zani ed una guida alpina. Il maestoso nuraghe domina le oltre duecento capanne a pianta circolare, di cui attualmente sono rimaste le basi in pietra. Ci sono poi i resti dell’antico pozzo sacro.
Oltre la bellezza delle costruzioni, il telespettatore si trova immerso in una zona ricca di sorgenti e vegetazione. E può ancora ammirare il fascino del villaggio nuragico di Ruinas, uno dei più alti della Sardegna, individuato da Orazio Ferreli nel 1950.
Un esempio di coraggio e determinazione: a Villagrande Strisaili, nel cuore del Gennargentu, per raccontare la storia di Simona Mighela, allevatrice ogliastrina che ha sfidato la neve. Una significativa testimonianza di come, in una società dove ancora dominano stereotipi e pregiudizi di genere, una donna riesca ad affrontare le situazioni più difficili ed estreme.
Le altre tappe, la gastronomia
Massimiliano Ossini si reca poi nei pressi di un torrione dalla singolare conformazione, un inconfondibile monumento naturale dal 1993, simbolo dell’Ogliastra.
E poi, a cavallo, lungo i sentieri del Perda ‘e Liana, spettacolare scenografia che ha conquistato Aurelio Galeppini, autore delle imprese di Tex, il cow boy invincibile.
E tra i tesori della gastronomia sarda, i telespettatori conoscono molti prodotti.
Il pistoccu è preparato con farina di grano duro ed un po’ di patate, infornato una prima volta, poi sfogliato e ricotto.
La turredda, focaccia di semola con l’aggiunta di zucca bollita sale ed olio extravergine di oliva.
Conosceremo l’arte secolare della preparazione del pane. Una passione tramandata di generazione in generazione.
Ancora: nel bosco di Santa Barbara per la raccolta delle erbe officinali e per la preparazione delle tisane curative.
Infine a Villagrande, con le donne sarde, nei tipici costumi della tradizione.
La puntata, come tutte le altre, è fruibile anche su RaiPlay.