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Il Festival di Sanremo 2021 ha bisogno del pubblico in presenza allo storico teatro Ariston. Del resto, il Festival della canzone Italiana vive delle reazioni del pubblico, e non può fare a meno degli applausi e delle sincere reazioni live alle esibizioni. Tuttavia, le normative vigenti anti-Covid rappresentano uno scoglio difficile da superare per gli organizzatori.
Così è nata l’ipotesi del presidente, dimissionario, della concessionaria Rai Pubblicità, Antonio Marano. Che vorrebbe porre in isolamento il pubblico di Sanremo 2021 per tutto il tempo necessario ad effettuare i tamponi laringofaringei. Si tratta del metodo più sicuro, che permetterebbe quindi agli spettatori di vivere il Festival di Sanremo 2021 in totale serenità e sicurezza.
Seguendo la particolare idea di Marano, le 400 persone selezionate per partecipare al Festival dal vivo dovrebbero essere isolate su una nave da crociera ormeggiata al porto di Sanremo.
Dopo aver annunciato i nomi dei 26 big in gara al Festival di Sanremo 2021, Amadeus e gli organizzatori dell’evento si sono confrontati con l’annoso problema. Come garantire la presenza di pubblico all’Ariston senza snaturare un evento così importante per la musica italiana?
La risposta giunge nel corso di una riunione qualche giorno fa. Il 25 dicembre, infatti, dilaga da Dagospia la notizia che gli organizzatori di Sanremo 2021 avrebbero pensato di porre il pubblico dell’Ariston, 400 persone selezionate, in isolamento su una nave da crociera. Nello specifico, la nave Smeralda della compagnia Costa Crociere.
Queste sono le procedure teorizzate nel dettaglio. I 400 fortunati sarebbero accolti sulla nave prima del festival. Lì resterebbero per tutto il tempo necessario a eseguire i tamponi e assicurarne la negatività. Quindi, la nave li dovrebbe ospitare dal 2 al 6 marzo. Ovvero per tutta la durata del Festival di Sanremo 2021.
Ogni sera speciali vetture saranno predisposte per trasportare in tutta sicurezza gli ospiti dalla nave all’Ariston. In questo modo, dovrebbe essere garantito l’isolamento del pubblico dal virus.
Se tutto fosse gestito nel migliore dei modi, si costruirebbe intorno alla nave e al Festival una sorta di “bolla” di isolamento dal mondo esterno. All’interno della quale il pubblico potrebbe muoversi e vivere completamente al sicuro dalla minaccia Covid 19.
Nella “bolla” anche giornalisti e addetti ai lavori
Ovviamente, non sarà solo il pubblico a doversi isolare, qualora l’idea andasse “in porto”. Anche tutti i giornalisti e gli addetti ai lavori subirebbero la stessa sorte. Solo così si potrà garantire alla bolla di non scoppiare. Inoltre, è in corso di definizione anche la scelta di una location adeguata per ospitare le sale stampa. Infatti, le sale del teatro Ariston non si prestano al distanziamento imposto dalle normative.
Al riguardo, gli organizzatori stanno varando diverse ipotesi. Si potrebbe utilizzare il Palafiori di Sanremo, che sarebbe collegato in diretta h24 con il teatro Ariston. Fra le altre strutture proposte c’è anche il Casinò della cittadina. Infine, secondo le prime indiscrezioni, il Casinò sarà anche la location del Dopo Festival.
Sanremo 2021 pubblico in sala, l‘esempio dell’NBA
L’idea è stata accolta con entusiasmo dagli organizzatori, che si sono subito messi al lavoro per verificarne la fattibilità. La Smeralda è infatti una nave varata da pochissimo, il cui personale potrebbe essere selezionato previo tamponamento.
Inoltre l’idea di un Sanremo “in barca” non è una soluzione inusuale. Infatti, negli Stati Uniti è stata impiegata una modalità del tutto simile per consentire lo svolgimento della finale di NBA.
La lega americana del basket ha speso circa 180 milioni di dollari per garantire la sicurezza dei suoi giocatori. Che sono stati ospitati, per tutta la durata del campionato, negli hotel di Disney World, a Orlando.
In quel caso, tuttavia, non tutti hanno seguito alla perfezione le regole di isolamento imposte. Il cestista Lou Williams ha infatti cercato di eludere la sorveglianza e uscire “dalla bolla”. Che accadrebbe se simili eventi si verificassero a Sanremo 2021?
I detrattori di Sanremo “in barca”
Non tutti sono d’accordo con l’idea di Antonio Marano. Le ragioni dei dissensi sono diverse, ve ne proponiamo alcune.
Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai si dichiara contrario alla proposta. Con un post sui social, Anzaldi afferma che il pernottamento degli ospiti sulla Smeralda alzerebbe eccessivamente i costi del Festival. Inoltre, la corsia preferenziale così tracciata per far funzionare Sanremo 2021 rappresenterebbe, a suo giudizio, un aggiramento della legge. “Il presidente Barachini pretenda trasparenza dai vertici del servizio pubblico” tuona Anzaldi.
Infine, preoccupano possibili falle nell’isolamento del pubblico. Basterebbe un singolo errore per trasformare una bolla di isolamento dal mondo in un nuovo cluster di contagi. Pronto ad esplodere alla conclusione del Festival, quando i 400 spettatori torneranno alle loro vite usuali.
Anche il sindaco della città Alberto Bianchieri si è opposto alla versione “in barca“. Bianchieri non è tuttavia contrario all’idea nella sua interezza. Infatti, ha proposto che il pubblico sia posto in isolamento in alcuni hotel selezionati di Sanremo, piuttosto che sulla Smeralda. Gli hotel saranno blindati e messi in sicurezza, sempre nel totale rispetto delle normative.
Al momento l’idea dell’isolamento sulla nave da crociera è l’unica in grado di garantire una parvenza di normalità nel teatro Ariston. Una normalità di cui, stando ai vertici Rai e ad Amadeus, Sanremo 2021 vorrebbe farsi portatore “sano“.