Ecco il nostro commento sulle 13 canzoni in gara nella seconda serata di Sanremo 2021.
ORIETTA BERTI – “Quando ti sei innamorato” -> VOTO 4: Orietta Berti è una signora cantante, ma francamente la sua esibizione è anacronistica. La canzone è enfatica, a tratti pomposa. Se l’avesse cantata nel ‘65 forse avrebbe ottenuto consensi, oggi risulta ridondante.
BUGO – “E invece sì” -> VOTO 6: “Dov’è Bugo?” Il cantante ci riprova. Lasciata da parte le querelle con Morgan, Bugo si mette in gioco da solo ed il suo tentativo è apprezzabile. La canzone è carina, non un pezzo miliare della musica italiana, ma è eseguita con tanta dolcezza. Voto d’incoraggiamento.
GAIA – “Cuore amaro” -> VOTO 7: Dopo l’incredibile successo di “Chega”, Gaia torna a proporre ritmi freschi, esotici, spagnoleggianti. La sua padronanza del palco fa il resto. Il brano sarà certamente un successo radiofonico.
Sanremo 2021: il nostro commento sulle 13 canzoni della seconda serata
LO STATO SOCIALE – “Combat pop” -> VOTO 7: Lo Stato Sociale fa festa sul palco dell’Ariston in un tripudio di costumi, saltelli e giochi di prestigio. La scelta di relegare il frontman Lodo Guenzi in una scatola è rischiosa e non del tutto riuscita, ma questi ragazzi sono simpatici ed è impossibile rimanere fermi e non ballare quando si esibiscono.
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – “Amare” -> VOTO 7 e mezzo: Sconosciuta al grande pubblico, La Rappresentate di lista sale sul palco un po’ intimorita. La meravigliosa musica di Dardust però trascina in un mondo altro, fatto di sonorità oniriche, e ben presto anche la voce si fa più sicura e gioiosa. Brano godibile.
MALIKA AYANE – “Ti piaci così” -> VOTO 5: Con questo suo nuovo brano, Malika sprona all’auto-accettazione di sé, all’amore per sé stessi, ed anche solo per questo andrebbe lodata, ma purtroppo il brano non coinvolge come dovrebbe. L’intento è nobile, ma l’idea ricorda un po’ troppo “Fatti bella per te” di Paola Turci.
ERMAL META – “Un milione di cose da dirti” -> VOTO 8: Ermal Meta si conferma un perfetto cantautore dei sentimenti. Il brano è poetico, il ritornello aggancia l’ascoltatore e si fa canticchiare. “Tu diventi più bella ad ogni tuo respiro e mi allunghi la vita inconsapevolmente. Avrei un milione di cose da dirti, ma non ti dico niente”. Emozione assicurata.
EXTRALISCIO FEAT DAVIDE TOFFOLO – “Bianca luce nera” -> 8: Bianco e nero, genio e follia. Extraliscio e Davide Toffolo portano sul palco i contrasti di un folk universale dalle influenze caraibiche ed emiliane al tempo stesso. Apprezzatissimi per l’originalità e l’estro.
RANDOM – “Torno a te” -> VOTO 7: Lanciato da Amici speciali di Maria De Filippi, Random ha fatto tanta strada in poco tempo. Spontaneo ed ingenuo, propone un brano leggero, destinato a far sognare gli adolescenti.
FULMINACCI – “Santa Marinella”-> VOTO 7: Il filone del cantautorato indipendente romano negli ultimi anni ci ha regalato delle perle, Fulminacci è una di queste. “Santa Marinella” è un brano delicato, un acquerello dai toni tenui sfumati di dolcezza.
WILLIE PEYOTE – “Mai dire mai (La locura)” -> VOTO 7: Dimenticate le sonorità melodiche e nazional popolari, Willie Peyote è fuori dagli schemi e propone un brano dirompente. “Mai dire mai (La locura)” ti entra in testa in pochi secondi e ti ritrovi a canticchiarne il ritornello, giorni dopo averla ascoltata, mentre sei in fila al supermercato.
GIO EVAN – “Arnica” -> VOTO 6 e mezzo: Originale, istintivo, quasi tribale, Gio Evan canta l’amore nella sua quotidianità. Il suo è un amore che purtroppo non trova il suo lieto fine, ma vive di rimpianti. Già noto come poeta sul web, Gio conquista il palco dell’Ariston con un pezzo orecchiabile e radiofonico.
IRAMA – “La genesi del tuo colore” -> VOTO 7 e mezzo: Irama riesce a rimanere in gara per il rotto della cuffia. Uno dei membri del suo staff è risultato positivo al Covid 19 e lui ora è costretto in albergo in quarantena. Grazie ad Amadeus può però rimanere in competizione: il presentatore e direttore artistico ha infatti cambiato il regolamento affinché Irama potesse partecipare con la registrazione della sua esibizione alle prove generali. Il brano è d’impatto, coerente con il repertorio musicale di Irama. E’ ritmato, trascinante, fa ballare. Non vincerà (forse) il Festival, ma meritava di essere ascoltato.